mercoledì 14 aprile 2021

DA SULMONA A TERNI…IN CARROZZA! E VICEVERSA!

(Fonte immagine: gruppo Facebook «Antrodoco e dintorni»; post di Piero Stocchi)


La prima pagina di questo scritto (inizi Novecento), pubblicato sul gruppo Facebook “Antrodoco e dintorni”, mi ha ispirato una breve e spontanea riflessione – di getto -, buttando lì i pensieri dell’istante.


Per questo il post è breve ma serrato, tante punteggiature intermedie ma quasi nessuna pausa. Ho riportato per iscritto il "treno di sensazioni" che mi ha attraversato la mente pensando alla stupenda ferrovia Sulmona-L’Aquila-Rieti-Terni.


Quindi mi scuso fin d’ora se la lettura dovesse apparire faticosa! 😊

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Veramente una linea ferroviaria bellissima la Sulmona-L'Aquila-Rieti-Terni!


 

Lo posso confermare da utente, almeno per quanto riguarda il tratto che conosco meglio, quello tra L'Aquila e la piana di Rieti.


 

Una ferrovia "ardita" in certi valichi, dove il treno elettrodiesel sembra quasi fermarsi, e allo stesso tempo una grande risorsa turistica se la si riuscisse a valorizzare in tal senso, come già accade in molte zone d'Italia - da nord a sud -.


 

Pensate soltanto ad alcune località che tocca:

visitate Sulmona e poi salite a bordo, attraversando le bellezze paesaggistiche e ambientali della Valle dell'Aterno, toccando le stazioni minori di stupendi borghi; salendo in altimetria arrivate a L'Aquila dove, a due passi dalla stazione ci sono le mura medievali (e anche più antiche) ad accogliervi e a condurvi fino alla celebre Fontana delle "99 cannelle" (Fontana della Rivera) e, a piedi o a motore, potete raggiungere il cuore storico della nostra città; da L'Aquila poi si prosegue verso ovest-nord-ovest toccando altre stazioni che possono condurre verso tanti possibili itinerari culturali e/o naturalistici; quindi, arriva un altro paesaggio bellissimo quando si sale verso il valico "di Rocca di Corno" (insieme alla molto più recente Sella di Corno) e si scende nelle Gole di Antrodoco, attorniati da montagne boscose verdeggianti; poi ecco nuove piccole stazioni e nuovi borghi, Antrodoco, Borgovelino, Castel Sant'Angelo e terme di Cotilia, Cittaducale - tutti meritevoli di menzione -; poi arrivate a Rieti, antica città che vi accoglie con un tratto delle sue mura medievali e vi abbraccia nel suo delizioso centro storico su una collina a ridosso del fiume Velino; e, ancora, di nuovo in viaggio toccando altri borghi notevoli lungo la Valle Santa, Contigliano, Greccio; giungiamo quindi alla celeberrima Cascata delle Marmore, opera di ingegneria idraulica romana dove il Velino si tuffa nel Nera, la cascata "intermittente" che si apre e si chiude artificialmente, una cascata più piccola come portata ma molto più alta di quelle del Niagara; siamo entrati in Umbria e arriviamo infine a Terni, più nota ai molti come città industriale e che invece riserva anche bei viali alberati e un centro storico di tutto rispetto.


 

Ovviamente possiamo percorrere il tragitto anche al contrario!


 

Tutto questo in soli 164 km circa di ferrovia!


164 km che uniscono tre Regioni (Abruzzi, Lazio, Umbria), tre Province (L'Aquila, Rieti, Terni), tre valli fluviali (Aterno, Velino, Nera), decine di Comuni dagli splendidi borghi, quattro deliziose Città ognuna caratterizzata da una sua bellezza caratteristica e peculiare; colline, monti e pianure.

 

 

Mauro Rosati