venerdì 2 aprile 2021

VIRGILIO E...IL METANOLO

 

Virgilio e...il metanolo



«quo non mortalia pectora coges, auri sacra fames»


(dove non spingi il cuore degli uomini, maledetta fame dell’oro)

(Virgilio, «Eneide»; libro III)




Metanolo
In campo chimico questo termine indica un alcol naturale. Da non confondere con l'
«etanolo»: un altro alcol la cui fermentazione è la base delle bevande «alcoliche», appunto.


Nel campo della cronaca storica italiana, invece, questa parola richiama alla mente brutti ricordi, legati a uno dei più ignobili casi di frode alimentare:
«il vino al metanolo», uno scandalo scoppiato tra il marzo e l'aprile del 1986.

Chi ha meno di 40 anni, non ha un ricordo diretto di quella storia perché troppo piccolo oppure non ancora nato all'epoca dei fatti.

Anch'io non ricordo direttamente la vicenda, che però ho appreso crescendo e ascoltando i racconti degli adulti.


E quindi - oggi - anche per me la parola «metanolo» è legata strettamente a quell'orribile fatto di cronaca, al di là del suo significato strettamente chimico.


- Per farla breve - in quegli anni, diversi produttori di vino iniziarono a usare il
«metanolo» al posto dell'«etanolo», per aumentare la gradazione alcolica dei vini «a buon prezzo»:

il «metanolo» costava meno dell'«etanolo» e quindi - «maledetta fame dell’oro» - si otteneva lo stesso risultato con meno spesa e più margini di guadagno.

C'era un problema però: il «metanolo» è altamente tossico per l'uomo e il suo uso spregiudicato causò diverse vittime accertate e molte invalidità gravi tra chi aveva bevuto quei vini adulterati.

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A riportarmi alla memoria questa vicenda - inqualificabile come tutti i guadagni a danno degli altri - è stato ancora una volta il calendario della Benemerita, con i suoi paragrafi mensili curati dallo scrittore Valerio Massimo Manfredi - un amalgama tra citazioni letterarie antiche e contemporaneità, con brevi racconti di cronache storiche italiane -.


Da lì ho estratto la citazione virgiliana iniziale e ho preso spunto per questa breve riflessione e questa pillola di storia relativamente recente.

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Ulteriore riflessione. Siamo tra il Giovedì e il Venerdì della Settimana Santa: si ricorda Gesù tradito da Giuda l'Iscariota in cambio dei famigerati
«Trenta denari d'argento».

Sul perché del tradimento esistono alcune sfumature d'interpretazione; una cosa però è certa: c'è di mezzo sempre l'oro - inteso in senso generico-.


Che poi siano oro, argento, bronzo, banconote di carta o moneta elettronica non fa nessuna differenza.

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Riflettendoci - a conti fatti - una frode alimentare, non è essa stessa un tradimento?


Un tradimento della fiducia dei consumatori.



Mauro
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NOTA. Una descrizione chiara e approfondita sullo scandalo del
«vino al metanolo» e sulla differenza tra «etanolo» (o alcol etilico) e «metanolo»
(o alcol metilico), è disponibile per esempio a questo indirizzo:
https://www.ivinidelventaglio.com/curiosita/vino-al-metanolo-perche-fa-male-e-gli-indimenticati-scandali-del-passato/