mercoledì 7 luglio 2021

CHARLES BERTY - Ciclista della Resistenza

CHARLES BERTY - Ciclista della Resistenza

Anche la cronaca della tappa di ieri del Tour de France è stata arricchita da una delle tante interessanti pillole di letteratura e storia dello scrittore Fabio Genovesi.

Una storia di sport e Resistenza che riporta agli anni bui della Seconda Guerra Mondiale.
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Charles Berty, classe 1911, era un ciclista francese nativo di Saint-Laurent-du-Pont, nel sud-est della Francia; Dipartimento dell'Isère, Regione di Auvergne-Rhône-Alpes (Alvernia-Rodano-Alpi).
Come suggerisce la parola 《Pont》, il borgo prende il nome da un bel ponte-acquedotto in muratura che attraversa il fiume locale.

Nel pieno della sua carriera ciclistica, il 16 novembre 1938 Charles Berty batté sei record del mondo su pista, presso il velodromo Vigorelli di Milano. (《Ce soir》 del 17/11/1938, pagina sportiva).


Iniziata la Seconda Guerra Mondiale, con la Francia occupata dalle truppe naziste, Berty aderì alla Resistenza. 

La sua attività ciclistica diventò una copertura a supporto delle attività di resistenza.
A Grenoble disponeva di un magazzino di biciclette nel quale nascondeva volantini clandestini.
Le sue uscite di allenamento non destavano sospetti e scalava le Prealpi della Chartreuse, quattro volte al giorno, per localizzare dall'alto gli obiettivi nazisti e per individuare le potenziali aree di paracadutaggio. Inoltre, forniva biciclette ai miliziani della Resistenza.
Denunciato ai nazisti da un vicino di casa - pare per motivi di gelosia - fu arrestato dalle S.S. e deportato nel campo di concentramento di Mauthausen, in Alta Austria. Nel campo fu assegnato ai lavori forzati finché il 18/04/1944, lamentando un dolore a un braccio infiammato a causa della fatica, fu ucciso da un kapò a colpi di calcio di fucile; all'età di 32 anni.


Nel 1948 gli fu intitolato il velodromo di Grenoble, poi demolito nel 2003 e sostituito dallo Stadio odierno. Nel 2010 è stata apposta una targa commemorativa all'ingresso sud del nuovo stadio.
Charles Berty è ricordato anche nel suo paese natale, Saint-Laurent-du-Pont, con una via a lui intitolata: Rue Charles Berty, traversa di Avenue Victor Hugo.
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La vicenda umana di Charles Berty ci ricorda quella di tanti sportivi che videro la loro carriera interrotta o spezzata a causa di quella guerra - e delle guerre in generale -.

Il nostro Gino Bartali, per esempio, oltre a perdere molti anni della sua carriera ciclistica, rischiò anch'egli la vita durante la Seconda Guerra Mondiale facendo la staffetta tra la Toscana, Roma e altre località per trasportare documenti necessari alla fuga di ebrei italiani che rischiavano la deportazione - nel periodo dell'occupazione nazista -. Nelle lunghe distanze percorse gli capitò spesso di imbattersi in posti di blocco delle truppe d'occupazione.


Una piccola galleria fotografica di Charles Berty è disponibile all'indirizzo:


Mauro Rosati
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Sitografia di riferimento:

(cenni biografici; indirizzo consultato il 07/07/2021)

(inaugurazione della targa allo Stadio di Grenoble; indirizzo consultato il 07/07/2021)

(indirizzo consultato in data 07/07/2021)

(Pagina sportiva di《Ce soir》del 17/11/1938; indirizzo consultato in data 07/07/2021)