giovedì 17 giugno 2021

Tra ZERO e CENTOTTANTA - ANGOLI DI AFFINITÀ


 

Tra ZERO e CENTOTTANTA - ANGOLI DI AFFINITÀ

Ieri, mentre riflettevo «sul più e sul meno» durante le faccende quotidiane, ho avuto improvvisamente la «visione geometrica» di un concetto.

Un concetto che ho compreso gradualmente negli anni, come esperienza di vita, ma che solo da quell'istante si è palesato davanti agli «occhi della Mente» in maniera semplice e chiara: una riflessione «meditativa» che si è tramutata in un banalissimo schema geometrico.

In quell'istante sono forse emerse - contemporaneamente e spontaneamente - l'«anima contemplativa» e l’«anima matematica».

 

Ho visto i rapporti umani come un angolo compreso tra 0° e 180°, la stessa «distanza angolare» che separa il mezzogiorno dalla mezzanotte - 12 ore -, il nord dal sud, l'est dall'ovest - su una rosa dei venti -.

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Nei rapporti umani, dall'amicizia ai legami di coppia, esiste un «angolo» che distanzia due persone: l'ampiezza di quest'angolo determina le possibilità e la qualità di un certo legame.

 

Non esiste l'angolo 0° perché non esistono due persone perfettamente identiche: per quanto si sia affini, c'è sempre un minimo di «scarto».

Non esiste neanche l'angolo di 180° perché anche due «nemici» apparentemente agli antipodi avranno sempre un qualcosa - seppur minimo - che li accomuna.

 

Quindi, tutto si gioca tra 0° e 180°, esclusi gli estremi - appunto - (0°<α<180°, «tradotto» matematicamente).

 

Dall'ampiezza dell'angolo «α» dipende un po' tutto!

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Tra 0° e 90° ci sono tutti i legami più forti, di amicizia o di coppia: in quello spazio - infatti - due individui camminano e guardano pressappoco verso la stessa direzione.

Se poi quell'angolo di distanza è sotto i 45°, c'è un'affinità particolare: è lo spazio ideale per i legami di coppia più forti. Ma si può comunque arrivare fino a 89°!

Se invece parliamo di amicizia, possiamo arrivare a un angolo accettabile di 135°, anche se - superati i 90° - si cammina e si guarda verso direzioni quasi contrarie.

 

Per riassumere un po'!

Le amicizie più forti e più solide sarebbero quelle sotto i 90° di differenza.

I legami di coppia più forti sarebbero quelli sotto i 45° di differenza.

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C'è solo un problema però: non si conosce una formula matematica per calcolare quest'angolo - almeno per quanto ne sappia -. 

Se così fosse, i rapporti umani non sarebbero tanto altalenanti e complessi!

 

Quell'angolo di differenza impariamo a percepirlo pian piano. Soltanto nel corso del tempo e nella graduale conoscenza reciproca, si capisce l'ampiezza approssimativa di questo angolo immaginario!

È come un'immagine sfocata che gradualmente si fa sempre più chiara, e i modi e i tempi non sono uguali per tutti: sia che si tratti di amicizia sia che si tratti di legami di coppia.

 

E - un po' come accade con una bussola -, anche quando l'angolo ci sembra abbastanza chiaro, non è mai completamente definito: proprio come l'ago di una bussola, che indica una direzione ma sempre con una leggera oscillazione, e sempre sensibile a qualche perturbazione magnetica!

 

 

Mauro Rosati