martedì 18 maggio 2021

Da un sano «localismo» all’«armonia mondiale»: un percorso per gradi


A sinistra: antico stemma di una comunità locale, tutt'oggi carico di significati.

A destra: proposta di Bandiera del Pianeta Terra (di Oskar Pernefeldt; 2015)



Da un sano «localismo» all’«armonia mondiale»: 

un percorso per gradi


Per acquisire un sincero rispetto delle bandiere nazionali e sovranazionali bisogna prima riconquistare il rispetto per i propri gonfaloni, bandiere e simboli locali.


Non si tratta di fanatismo né di campanilismo.



Al contrario, è un percorso graduale verso un reciproco rispetto globale:

- l'insieme delle Culture locali forma gli Stati nazionali;

- l'insieme degli Stati nazionali forma le Unioni sovranazionali;

- le Unioni sovranazionali promuovono il rispetto fra i popoli.


 

Rispetto reciproco, nella ricchezza della diversità: concetto ben diverso da «appiattimento».


Localismo e mondialismodue concetti complementari e non contrapposti.


Il rispetto fra i Popoli si conquista soltanto quando comprendiamo il valore dei nostri simboli locali:
quando prendiamo coscienza dell'importanza dei nostri simboli locali - prima - e nazionali - poi -, allora - per empatia - capiremo e rispetteremo quelli degli Altri, perché comprendendo il valore che hanno per noi capiremo anche quello dei simboli altrui.

Quindi penso sia un gesto vuoto esibire i colori nazionali se poi «sghignazziamo» davanti ai nostri simboli locali, snobbandoli come semplice folklore o, peggio ancora, ignorandoli completamente.

 


 

Per concludere, un paio di «frasi fatte» ma necessarie.



La casa si costruisce dalle fondamenta, non dal tetto.



L'albero è sano quando le radici sono ben nutrite e coltivate, di conseguenza il fusto è robusto, e quindi anche la chioma con i suoi rami.

 

Adesso cambiamo alcune parole della frase precedente:

albero=insieme dei Popoli;

radici=Culture e Simboli locali;

fusto=insieme dei Simboli nazionali;

chioma=comunità e armonia fra i Popoli mondiali.

 


Tutti concetti scontati «a parole», sicuramente, ma ancora poco coltivati nei fatti.



Se iniziamo a considerare bandiere e gonfaloni come qualcosa di più che semplici pezzi di stoffa, se iniziamo a considerare simboli e stemmi come qualcosa di più che semplici «disegnini», forse siamo già saliti sul primo «gradino».

 



Mauro Rosati