Cito in premessa alcune considerazioni di Franco Battiato, nel testo che segue:
«Vede, sto bene con me stesso. Vivo
in questo posto meraviglioso sulle pendici del Mongibello. Dalla veranda del
mio giardino osservo il cielo, il mare, i fumi dell’Etna, le nuvole, gli
uccelli, le rose, i gelsomini, due grandi palme, un pozzo antico. Un’oasi.
Poi purtroppo rientro nello studio e
accendo la tv per il telegiornale: ogni volta è un trauma. Ho un chip
elettronico interiore che va in tilt per le ingiustizie e le menzogne. Alla
vista di certi personaggi, mi vien voglia di impugnare la croce e l’aglio per
esorcizzarli. C’è un mutamento antropologico, sembrano uomini, ma non
appartengono al genere umano, almeno come lo intendiamo noi: corpo, ragione e
anima.
C’è una gran quantità di personaggi
che sento estranei a me ed è mio diritto di cittadino dirlo: non li stimo, non
li rispetto per quel che dicono e sono. Non appartengono all’umanità a cui
appartengo io. E, siccome faccio il cantante, ogni tanto uso il mio strumento
per dire ciò che sento.
La musica dovrebbe essere super
partes e magari non dovrei occuparmi di materia sociale. Ma sono anch’io un
peccatore e la carne è debole» (Franco Battiato)
Fonte: https://www.facebook.com/yeaction/posts/2362126693931313
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Da questa citazione ho tratto quindi spunto per alcune
brevissime riflessioni personali.
Concordo con le considerazioni di
Franco Battiato sopracitate!
Uno dei tanti motivi per cui da
alcuni anni ho «chiuso
i ponti» con i TG, i talk show (e simili), e con la maggior parte della
stampa. Stesse facce, stesse voci - sempre le solite -, la «dittatura» e «propaganda» del pensiero
omologato, iper-consumista e iper-liberista.
L'economia e i voti che valgono più
della vita umana.
È caduta la vera Libertà, che ha
lasciato spazio al libertarismo nell'accezione negativa del termine.
Le notizie me le seleziono da solo online, «captando» le tendenze di ricerca automatiche e «scartando» l'80-85% circa fatto di «chiacchiere vuote e di pettegolezzi», di «paccottiglia».
Stessa cosa per le previsioni meteo.
Ho rimosso tutte le app e le funzioni
meteo dai miei dispositivi: anche lì troppo sensazionalismo, troppo «spettacolo».
Il meteo mi può servire per
un'escursione in montagna, per una giornata occasionale al mare, per un
eventuale orto.
Le previsioni serie e attendibili
sono quelle entro le 24-36 ore (85-90 % di attendibilità).
Il resto è «fuffa» acchiappa-clic:
personalmente non mi interessa sapere il meteo da qui a una settimana o a un
mese, oppure l'ora esatta in cui cade la prima gocciolina d'acqua o il primo
fiocco di neve.
Mauro Rosati