venerdì 28 maggio 2021

Da una citazione di Franco Battiato, uno spunto di riflessione personale

 

Cito in premessa alcune considerazioni di Franco Battiato, nel testo che segue:

«Vede, sto bene con me stesso. Vivo in questo posto meraviglioso sulle pendici del Mongibello. Dalla veranda del mio giardino osservo il cielo, il mare, i fumi dell’Etna, le nuvole, gli uccelli, le rose, i gelsomini, due grandi palme, un pozzo antico. Un’oasi.

Poi purtroppo rientro nello studio e accendo la tv per il telegiornale: ogni volta è un trauma. Ho un chip elettronico interiore che va in tilt per le ingiustizie e le menzogne. Alla vista di certi personaggi, mi vien voglia di impugnare la croce e l’aglio per esorcizzarli. C’è un mutamento antropologico, sembrano uomini, ma non appartengono al genere umano, almeno come lo intendiamo noi: corpo, ragione e anima.

C’è una gran quantità di personaggi che sento estranei a me ed è mio diritto di cittadino dirlo: non li stimo, non li rispetto per quel che dicono e sono. Non appartengono all’umanità a cui appartengo io. E, siccome faccio il cantante, ogni tanto uso il mio strumento per dire ciò che sento.

La musica dovrebbe essere super partes e magari non dovrei occuparmi di materia sociale. Ma sono anch’io un peccatore e la carne è debole» (Franco Battiato)


Fonte:
https://www.facebook.com/yeaction/posts/2362126693931313

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Da questa citazione ho tratto quindi spunto per alcune brevissime riflessioni personali.

 

Concordo con le considerazioni di Franco Battiato sopracitate!

 

Uno dei tanti motivi per cui da alcuni anni ho «chiuso i ponti» con i TG, i talk show (e simili), e con la maggior parte della stampa. Stesse facce, stesse voci - sempre le solite -, la «dittatura» e «propaganda» del pensiero omologato, iper-consumista e iper-liberista.

L'economia e i voti che valgono più della vita umana.

È caduta la vera Libertà, che ha lasciato spazio al libertarismo nell'accezione negativa del termine.

 

Le notizie me le seleziono da solo online«captando» le tendenze di ricerca automatiche e «scartando» l'80-85% circa fatto di «chiacchiere vuote e di pettegolezzi», di «paccottiglia».

 

Stessa cosa per le previsioni meteo.

Ho rimosso tutte le app e le funzioni meteo dai miei dispositivi: anche lì troppo sensazionalismo, troppo «spettacolo».

Il meteo mi può servire per un'escursione in montagna, per una giornata occasionale al mare, per un eventuale orto.

Le previsioni serie e attendibili sono quelle entro le 24-36 ore (85-90 % di attendibilità).

Il resto è «fuffa» acchiappa-clic: personalmente non mi interessa sapere il meteo da qui a una settimana o a un mese, oppure l'ora esatta in cui cade la prima gocciolina d'acqua o il primo fiocco di neve.

 


Mauro Rosati