Meno
«giri», più efficienza
«Essere colti non significa
ricordare tutte le nozioni, ma sapere dove andare a cercarle»
(Fonte: Your Edu Action
https://www.facebook.com/yeaction/photos/a.471177396359595/2349452251865424 )
Prendo spunto da questa citazione
attribuita a Umberto Eco per una spontanea riflessione personale e più generale.
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Parole sante, quelle citate più sopra!
Ovviamente più cose si apprendono
meglio è, ma non si può essere onniscienti! Non siamo enciclopedie con le
gambe!
Per questo è importante conoscere e
saper utilizzare gli strumenti di accesso alla Conoscenza.
Da un lato i libri e la
documentazione materiali ma, dall'altro, da più di vent'anni ci vengono sempre
più in aiuto le tecnologie digitali:
la disponibilità online della Conoscenza,
grazie alla digitalizzazione dei patrimoni archivistici e librari, ci
permette di accedere alle fonti in modo più veloce ed efficiente; i contenuti
sono consultabili a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Da diversi anni ho sperimentato il
beneficio delle risorse digitali, che ottimizzano i tempi di lavoro,
soprattutto grazie all'opera di molte Università e Biblioteche straniere che
sono molto più avanti rispetto all'Italia in termini di disponibilità e
accessibilità digitale ai contenuti.
Lo stesso discorso vale per le videoconferenze
e il telelavoro di cui, già da qualche anno, ho avuto modo di
riscontrare la maggiore praticità e l'ottimizzazione dei tempi:
maggiore efficienza,
grazie alla possibilità di condividere contenuti in tempo reale con altri relatori
o colleghi;
maggiore produttività,
con la possibilità di poter fare più cose nella stessa giornata dalla stessa
postazione di lavoro;
maggiori velocità
e ordine nella comunicazione.
Pertanto, se potessi decidere come
investire i molti fondi europei per il rilancio, investirei primariamente in
due settori:
ricerca scientifica
a tutto campo e digitalizzazione a tappeto di tutto il territorio
nazionale, con connessioni ad alta velocità fin nei borghi più isolati.
Risultati possibili:
incentivazione spontanea del
commercio online anche da parte delle attività commerciali
già esistenti, con aumento del bacino di clienti ed estensione oltre l'ambito
territoriale;
minori spostamenti
evitabili e quindi minore inquinamento atmosferico;
ripopolamento dei borghi
grazie alle modalità di telelavoro che renderebbero meno necessari il
pendolarismo o l'abbandono dei centri minori;
maggiore produttività,
al netto della stanchezza fisica dovuta a continui spostamenti.
Lo penso già da moltissimi anni, e ne
sono ancora più convinto ora, dal momento che le circostanze storiche ci «invitano» a un netto cambio di
alcuni stili di vita ormai obsoleti.
Più efficienza con meno spostamenti.
Mauro Rosati