SIMUL STABUNT
SIMUL CADENT
Tradotto in maniera molto semplice significa: 《Insieme staranno in piedi / insieme cadranno》.
Questo semplice meccanismo sta alla base dei governi regionali e comunali, nei quali il Presidente di Regione oppure il Sindaco vengono eletti direttamente dal popolo (suffragio universale diretto).
Ma che vuol dire, in sostanza?
Facciamo l'esempio delle Regioni.
Nelle Regioni abbiamo:
- il Presidente e la sua Giunta (il Governo della Regione);
- il Consiglio Regionale (il Parlamento della Regione).
Poiché il Presidente della Regione viene eletto direttamente dal popolo, dal suo incarico dipende la sorte di tutti gli organi regionali.
In parole povere: se per qualsiasi motivo cade il Presidente di Regione (sfiducia, dimissioni, ecc...), automaticamente decadono anche la Giunta e il Consiglio Regionale (Art. 126 della Costituzione italiana).
A quel punto si va subito alle elezioni, fissando la prima data disponibile.
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A livello nazionale, invece, purtroppo non è così.
Il popolo non elegge direttamente il Presidente del Consiglio ma elegge soltanto le due Camere del Parlamento, che rimangono in carica per 5 anni - la Legislatura - (Costituzione della Repubblica Italiana; parte II, titolo I, sezione I).
Il Presidente del Consiglio viene nominato dal Presidente della Repubblica e il nuovo Governo riceve la fiducia dal Parlamento (Costituzione italiana; articoli 92-94).
Quindi, finché in Parlamento si trovano maggioranze che li sostengono, il Presidente della Repubblica può nominare tutti i governi che ritiene opportuni (nel limite dei 5 anni ovviamente).
Le Camere del Parlamento decadono solo alla scadenza dei 5 anni oppure se vengono sciolte dal Presidente della Repubblica.
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Quindi è inutile continuare a lamentarci dei 《governi decisi dall'alto》; purtroppo è la Costituzione che lo permette.
Per questo penso:
perché costituzionalisti, giuristi e simili non propongono una buona riforma della Costituzione?
Perché non lo chiediamo anche noi cittadini?
La Costituzione può essere modificata e adattata ai tempi, lo prevede la Costituzione stessa.
Solo due cose "non si toccano" secondo la Costituzione: i Principi fondamentali (articoli 1-12) e la forma di Stato repubblicana.
Quindi, per esempio:
perché non introduciamo l'elezione diretta del Presidente del Consiglio?
Perché - anche a livello nazionale - non introduciamo il principio del 《simul stabunt, simul cadent》, come accade per i Comuni e per le Regioni?
In quel caso, se cade il Governo eletto dal popolo, automaticamente decadono anche le Camere e si va di nuovo alle elezioni.
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Così potremmo forse evitare i teatrini e gli "inciuci" delle consultazioni e delle "esplorazioni" varie.
Lo vogliamo veramente?
Personalmente: sì, lo voglio!
Mauro Rosati