martedì 9 febbraio 2021

«L'ULTIMA SPIAGGIA»

(Fonte immagine: La Voce del Popolo - Quotidiano italiano dell’Istria e del Quarnero; 17/08/2019)


«L'ULTIMA SPIAGGIA»
(dal titolo di un documentario del 2016)

La strage della spiaggia di Vergarolla (18/08/1946) - a Pola - secondo la stima delle vittime è considerata il più grave massacro di civili in tempo di pace, nel territorio della Repubblica Italiana.


Nell'agosto del 1946, infatti, la guerra era ufficialmente finita e la Venezia Giulia era formalmente ancora in territorio italiano anche se sotto occupazione alleata.

 

In particolare nel 1945 - dopo la fine della guerra - moltissimi civili italiani della Venezia Giulia - comprese Gorizia e Trieste - erano stati vittime degli eccidi delle foibe (1943-1947) perpetrati dalle milizie di liberazione iugoslave, durante e dopo la liberazione dall'occupazione nazista. Eccidi che si andarono ad aggiungere a quelli già commessi dai nazisti contro le popolazioni di quelle zone.

 

Le Foibe e la strage di Vergarolla furono vicende gravissime prevalentemente ai danni di civili innocenti, etichettati genericamente e semplicisticamente come «fascisti» - anche dai loro stessi connazionali -.

Due vicende trascurate all'epoca da gran parte della politica e della stampa italiane e quindi - di riflesso - dalla stessa opinione pubblica.

 

Vittime civili innocenti non tutelate da nessuno, neanche dal loro stesso Paese.

 

Un Paese che non tentò di rivendicare la tutela dei diritti della maggioranza italiana che viveva a Pola (e non solo) e non tentò convintamente di provare a negoziare la conservazione della Venezia Giulia.

Una regione che da oltre due millenni aveva sempre gravitato nell'orbita del Triveneto - seppur con vicende alterne -.

Già le regioni istituite dal principe Ottaviano Augusto comprendevano la «Venetia et Histria». Dante Alighieri, nella sua «Commedia», cita Pola come confine orientale dell'Italia geografica.

 

E così, con l'esodo degli Italiani Giuliano-Dalmati e con la contestuale divisione dei territori sancita dal Trattato di Parigi del 10 febbraio 1947, della Venezia Giulia rimasero all'Italia soltanto Trieste e Gorizia con la Bassa Valle dell'Isonzo.


Per questo la legge n. 92/2004 ha fissato al 10 febbraio il «Giorno del ricordo al  fine  di  conservare  e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani  e  di  tutte  le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre  degli  istriani,  fiumani  e  dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.»



Oggi una stele apposta nel 1997, nel centro di Pola, commemora quella strage.

In anni recenti, sulla stele è stata aggiunta la dedica «Alle Vittime innocenti», in lingua croata e italiana; ai lati della stele, invece, sono state apposte altre due stele con i nomi e le rispettive età delle vittime.



 

Mauro

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Il documentario «L'ultima spiaggia» (2016) sulla strage di Vergarolla:

https://www.raiplay.it/programmi/lultimaspiaggiapolafralastragedivergarollaelesodo


Per la visione del documentario è sufficiente accedere gratuitamente alla piattaforma RaiPlay mediante registrazione oppure via social.