(Fonte immagine: "Frate Indovino", calendario 2019) |
Direi
che possiamo revisionare la geografia climatica!
- Italia: periferia nord del Sahara.
- Italia: piccola India del
Mediterraneo, con lunghe siccità alternate a violenti "monsoni" (siamo
passati da 4 a 2 stagioni).
- Le Alpi: piccolo Himalaya d'Europa,
sbarrano i “monsoni mediterranei” che "scaricano" sull'Italia.
- Fiume Po: piccolo Gange italiano.
- Mar Mediterraneo: piccolo Oceano
Indiano, con il suo clima "tropicale".
Soltanto una "piccola"
differenza:
il Sahara e le Indie sono alle
latitudini tropicali; l'Italia invece è alle latitudini medie
"temperate".
Causa (una delle cause):
l'Anticiclone delle Azzorre non
si espande più regolarmente verso l'Italia.
Questo anticiclone era lo “scudo
climatico” del Mediterraneo, un climatizzatore naturale: da un lato teneva
a bada l'atroce Anticiclone africano - portandoci estati dal caldo moderato e
gradevole -, dall'altro regolava l'afflusso delle correnti artiche e
atlantiche. Così avevamo un giusto equilibrio tra sole, piogge e neve; tra
caldo e freddo, mitigati fra loro.
Oggi questo scudo non copre quasi più
l'Italia e al suo posto si alternano correnti roventi da Sud e correnti gelide
da Nord, senza stagione: per cui - tanto in Estate quanto in Inverno - l'Italia
è esposta a sbalzi termici violenti nel giro di poche ore.
Risultato.
L'Italia è diventata una linea di “trincea
climatica” lungo la quale si scontrano violentemente - e si “coalizzano” -
due opposti:
il rovente Anticiclone africano e le
fredde - o gelide - correnti atlantiche e artiche.
Metaforicamente, immaginate di
immergere un ferro rovente nell'acqua fredda.
Lo Scirocco e l'Anticiclone africano “spargono
benzina” - surriscaldando la nostra atmosfera e i nostri mari -, mentre le
correnti fredde Artiche e sub-artiche provocano la “scintilla” che innesca l'«esplosione climatica» -
da ondate di calore a ondate di gelo, e viceversa -:
valanghe, piogge violente, trombe
d'aria, fiumi che straripano, frane, allagamenti, mareggiate violente, mini-uragani
mediterranei, “bombe di neve” e “bombe d'acqua”.
È l'energia termica accumulata dai
nostri mari che, saturi di calore, la liberano violentemente in atmosfera.
E così, mentre il Texas - zona
subtropicale - è stato colpito da neve e gelo estremo, l'Italia - zona "ex temperata" - registra temperature da mese di aprile inoltrato.
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Possiamo quindi riconoscere due stagioni prevalenti:
- sei mesi di Estate, da aprile a settembre, rispettivamente con qualche intervallo di Primavera e di Autunno;
- sei mesi di Primavera, da ottobre a marzo, con qualche intervallo di Autunno e Inverno.
Mauro