lunedì 21 dicembre 2020

Hiemis Solstitium

 

Solstitium


Solstitium - Sol stat

9d - 15n / Iter: SE>S>SW


Oggi inizia l'Inverno astronomico nell'emisfero boreale; quest'anno con un "giorno di anticipo" perché anno bisestile.


Sole allo "Zenith" sul Tropico del Capricorno.

Nel nostro emisfero boreale, la notte raggiunge la durata massima rispetto al dì, mentre il Sole percorre un itinerario approssimativo da Sud-Est (dove sorge) a Sud-Ovest (SW; dove tramonta), passando ovviamente per il Sud (dove raggiunge il punto più alto della giornata).
A nord del Circolo Polare Artico il Solstizio d'Inverno è il giorno in cui la notte dura 24 ore; ovviamente a sud del Circolo Polare Antartico accade il contrario.


Nella nostra città dell'Aquila, considerando come riferimento la latitudine approssimativa della Torre di Palazzo, il sole raggiunge oggi un'"altezza" massima di 24° 11' 46".

Il risultato si ottiene sottraendo l'inclinazione dell'asse terrestre (che al momento è di circa 23° 27' 00") all'altezza del Sole agli Equinozi (che nella nostra città è di circa 47° 38' 46", sempre con riferimento alla Torre di Palazzo); quindi 47° 38' 46" - 23° 27' 00" = 24° 11' 46".

                                         
Nota 1. Sull'altezza del Sole agli Equinozi, nella nostra città, vedi anche: 

https://pianetalaquila.blogspot.com/2018/09/bentornato-autunno.html?m=1 .

Nota 2. L'inclinazione dell'asse terrestre cambia nel corso dei millenni, oscillando tra un massimo di 24° 20' e un minimo di 21° 55'.

Al giorno d’oggi è, appunto, di 23° 27'.

( Fonte: https://www.treccani.it/enciclopedia/terra_(Enciclopedia-dei-ragazzi)/ )


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L'Inverno meteorologico, invece, dovrebbe essere iniziato già da diverse settimane. Fortunatamente è caduta una discreta quantità di pioggia a inizio mese, ma le temperature non sono basse come ci si aspetterebbe nella nostra zona normalmente: fa friddu ma non è la strina dicembrina!

Sulle montagne circostanti si susseguono spolverate di neve ('ncaciate) che però vengono in parte sciolte da temperature che ogni tanto salgono sopra la media del periodo.

La neve in città è già in ritardo di almeno un mese, mentre sui monti la situazione è quella della seconda metà di ottobre circa.

La scarsità della neve e delle gelate notturne non permette alla terra, alle piante e agli animali, il giusto riposo invernale.

Inoltre, la scarsità della neve rappresenta anche un problema per le riserve d'acqua estive; le montagne, infatti, sono i "serbatoi" delle rispettive Regioni.

Tutto ciò – ovviamente - dipende molto dalle alterazioni del clima provocate da noi esseri umani.
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Per chi gradisse, concludo in musica con un breve estratto dell'"Inverno" di Antonio Vivaldi: https://youtu.be/-ohnlvlGYmo

 


 

Mauro