🚩 L'Aquila, Piazza del Duomo (Piazza del Mercato): la storica Fontana di Pie' di Piazza in una foto datata al 1900.
📍Sullo sfondo, partendo dalla destra, riconosciamo il Palazzo dell'Arcivescovado (da cui il nome della vicina "Via dell'Arcivescovado"), sede dell'Arcidiocesi Metropolitana dell'Aquila e quindi dell'Arcivescovo Metropolita.
↪ Più a valle, a sinistra della foto, intravediamo un laro del complesso di Palazzo de Nardis, che risvolta poi su Via San Marciano.
Nota complementare.
La Diocesi dell'Aquila nasce ufficialmente nel 1257 (regnante papa Alessandro IV) per traslazione della Diocesi di Forcona dentro le Mura della Città, al tempo di Berardo da Padula, ultimo vescovo di Forcona e primo vescovo dell'Aquila. Nel 1876 (regnante papa Pio IX) la Diocesi aquilana viene elevata ad Arcidiocesi, al tempo del vescovo, poi arcivescovo, mons. Luigi Filippi, francescano.
---------------------------------------
Torniamo alla foto.
📍 Un'immagine d'epoca ricca di spunti di osservazione.
Iniziamo dal basso.
📍 La pavimentazione.
↪ A terra, in primo piano, riconosciamo il caratteristico selciato aquilano "a cubetti" (《trovanti》) in pietra calcarea, caratterizzante ampiamente la pavimentazione storica della nostra Città dell'Aquila, insieme ai grandi lastroni (sempre in calcare) che pavimentavano le principali strade carrabili e che tutt'oggi possiamo ancora osservare in diversi spazi del centro cittadino.
📍 La fontana.
↪ La storica fontana si presenta già in gran parte nella veste che conosciamo oggi ma con due importanti differenze:
- alla base della fontana non c'è ancora la grande vasca circolare che vediamo ora poiché la vasca superiore aveva varie funzioni tra le quali l'abbeveramento degli animali, come vediamo in questa foto storica, per cui, se vi fosse stato l'odierno vascone basso, le persone e il bestiame non avrebbero potuto avvicinarsi alla vasca principale situata ad altezza piu comoda;
- alla sommità della fontana vediamo la vasca minore dalla quale zampilla l'acqua; su quella stessa vasca oggi è posizionata la statua bronzea opera di Nicola D'Antino la quale fa coppia con quella della fontana di Capopiazza, raffiguranti insieme i Diòscuri, ossìa i mitologici gemelli Càstore e Pollùce, e che sarebbero state installate soltanto a partire dagli anni '20 del Novecento.
📍 Le Cancelle.
↪ Spostiamo ora il nostro sguardo sulla sinistra, dove intravediamo il tetto di un basso fabbricato:
si tratta dell'aggregato che comprendeva le ben note e storiche botteghe dette 《le Cancelle》; dopo la Prima Guerra Mondiale al posto di quell'aggregato sarebbe stato costruito il Palazzo delle Poste e Telegrafi, l'edificio classicheggiante che vediamo oggi da quella stessa posizione, ad angolo tra Piazza del Duomo e Via dell'Arcivescovado.
Il prospetto delle 《Cancelle》 venne quindi smontato e ricollocato nella retrostante via Simeonibus, dove oggi tutti noi identifichiamo la posizione delle 《Cancelle》.
Nota integrativa.
📍 Infine una breve nota su ciò che non vediamo in questa fotografia: sulla destra, fuori dal campo dell'immagine, c'è la facciata della nostra Cattedrale dei Santi Massimo e Giorgio, che però riconosceremmo solo in parte. All'epoca di questo scatto, infatti, la facciata odierna del Duomo era incompleta poiché mancavano la parte alta e i due campanili, i quali sarebbero stati completati soltanto nel 1928 sulla base del progetto ottocentesco che presenta, nell'impostazione, stringenti somiglianze con il prospetto della chiesa di Trinità dei Monti in Roma. La data di completamento della facciata della nostra Cattedrale Metropolitana è riportata in numeri romani sulla sommità, lungo la balaustra tra i due campanili: A(NNO) D(OMINI) MCMXXVIII .
Come attestano altre foto d'epoca, ai tempi di questa immagine avremmo quindi visto solo la parte inferiore del prospetto della Cattedrale e un piccolo campanile provvisorio sul lato destro.
Mauro Rosati
______________________