giovedì 16 ottobre 2025

LE BANDIERE COME FORMA DI EDUCAZIONE CIVICA QUOTIDIANA

 

Fig. 1 - L'Aquila: bandiera civica con colori
e stemma della città.
(Foto: Mauro Rosati, 2021)


Fig. 2 - Nella foto, a destra,
bandiera italiana
consumata e lacera.


Riflettendo - Le bandiere come forma di educazione civica quotidiana


L'art. 292 del Codice Penale italiano contempla il reato di 《vilipendio o danneggiamento alla bandiera o ad altro emblema dello Stato》:
in parole semplici s'intende un'offesa verbale e/o materiale ai simboli della Repubblica Italiana.
L'art. 299 del Codice Penale, invece, illustra il reato di vilipendio verbale nei confronti di bandiere o emblemi di Stati esteri, secondo specifiche prescrizioni.

Ci si riferisce quindi a ingiurie e/o a danneggiamenti volontari.
Tuttavia sorge spontanea una domanda, a puro titolo di riflessione:
in un certo senso, anche se in maniera involontaria, non è 《vilipendio》 anche esporre bandiere e simboli civili in condizioni di vistoso degrado?


Capita purtroppo spesso di vedere bandiere sbiadite, sfilacciate, strappate, esposte davanti alle scuole (fig. 2), agli uffici, e non solo:
https://pianetalaquila.blogspot.com/2025/06/siamo-fatti-anche-di-simboli.html?m=1

In questo caso non sarebbe più dignitoso non esporle per nulla?
Oppure meglio, invece, prestare maggiore attenzione e cura nei confronti di questi simboli che fanno parte della nostra educazione civica quotidiana?
Tra l'altro le bandiere rovinate non vanno buttate come fossero rifiuti indifferenziati bensì dovrebbero essere previste delle procedure specifiche.


E poi, in conclusione di questa breve riflessione, viene in mente anche il nostro simbolo civico, la nostra bandiera cittadina (fig. 1).
Sarebbe educativo e significativo che un vessillo con lo stemma della nostra città-territorio venisse issato davanti a sedi di uffici pubblici e scuole, e in corrispondenza di spazi pubblici (piazze, vie, monumenti) particolarmente rappresentativi.
Viene da pensare, ad esempio,
a Piazza del Duomo (la Piazza Maggiore),
a Viale delle Medaglie d'Oro (il principale viale di accesso alla Fortezza cinquecentesca, in prossimità di un punto particolarmente elevato dell'altura su cui sorge la nostra città),
a Piazzale Caduti del Soccorso, nella Villa Comunale, dove si trova il Monumento ai Caduti.
Ovviamente insieme alle bandiere d'Italia e dell'Unione Europea.

È un uso già in essere da molti anni in tanti Comuni, sia nei nostri Abruzzi, sia in altre Regioni.

Non si tratta né di 《nazionalismo》 né di 《campanilismo》, bensì di semplice dignità collettiva di Comunità nonché di decoro civico.



Mauro Rosati
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