Alla luce dell'evidenza dei fatti, le città di oggi, piccole e grandi, non hanno bisogno di nuovi piani di espansione edilizia (considerata anche la situazione demografica stagnante).
Piuttosto, le città di oggi hanno bisogno di piani di risanamento paesaggistico-ambientale e di manutenzione costante e programmata del costruito già esistente. E anche di un censimento e rimozione dei capannoni abbandonati, con recupero del suolo naturale.
Ne beneficerebbe il settore edile con il suo indotto, poiché lavorerebbe costantemente.
Ne beneficerebbero i bilanci comunali perché i Comuni non dovrebbero spendere per portare e gestire l'espansione di ulteriori servizi, così come potrebbero affidare la gestione delle aree verdi ai singoli quartieri già esistenti.
Ne beneficerebbero i cittadini perché corridoi verdi, orti urbani, campagne migliorano nettamente la qualità della vita (meno danni da perturbazioni, meno calore in eccesso, meno disagi in generale, e quindi meno spese collettive).
Suggerisco la lettura del breve articolo che trovate in alto, contenente nuovi e interessanti spunti (Fonte: 《Focus》 n. 350, pp. 42-45).
Mauro