giovedì 27 gennaio 2022

LE COMUNITÀ EBRAICHE DEL 1931 E LA CIRCOSCRIZIONE DI AQUILA

R.D. n. 1279/1931 (Fonte: NormAttiva)
PER LEGGERE CLICCARE SULL'IMMAGINE

 
R.D. n. 1279/1931 (Fonte: NormAttiva)
PER LEGGERE CLICCARE SULL'IMMAGINE

R.D. n. 1279/1931 (Fonte: NormAttiva)
PER LEGGERE CLICCARE SULL'IMMAGINE


LE COMUNITÀ EBRAICHE DEL 1931 E LA CIRCOSCRIZIONE DI AQUILA


Nelle immagini sopra: il Regio Decreto n. 1279/1931 contenente in tabella l'elenco delle Comunità israelitiche riconosciute e delle relative circoscrizioni territoriali.

La tabella ci dà una panoramica della distribuzione delle Comunità ebraiche sul territorio italiano all'inizio degli anni '30 del Novecento.


Come si vede dalla tabella, per esempio, la circoscrizione della Comunità israelitica di Roma comprendeva anche la Sardegna e parte dell'Italia Centrale, con i capoluoghi e le province di: Aquila, Cagliari, Chieti, Frosinone, Nùoro, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Sassari, Teramo, Terni, Viterbo.


Dalle pagine del Decreto si osserva anche come il Ministero della Giustizia avesse competenza anche sui culti. Il Ministro della Giustizia (Guardasigilli) viene infatti indicato come 《Ministro Segretario di Stato per la giustizia e gli affari del culto》.

-----------------------------------------------------


Il presente Decreto n. 1279 del 1931 applicava il dettato degli articoli 2 e 63 del Regio Decreto 1731/1930, i quali a loro volta recitavano:


- art. 2

Sono  riconosciute  quali  Comunità  israelitiche  ai  sensi  del presente decreto  le  Università,  Comunità,  Comunioni, Fraterne, Società  ed  Associazioni  israelitiche,  che  saranno indicate  in apposito elenco da approvarsi con  decreto  Reale,  su  proposta  del Ministro per la giustizia e gli affari  di  culto,  di  concerto  con quello per l'interno, uditi il Consiglio di Stato e il Consiglio  dei Ministri. 

Con  lo  stesso   decreto   sarà stabilita   la   circoscrizione territoriale di ciascuna Comunità.


- art. 63

Con lo stesso decreto Reale, che approva l'elenco  delle  Comunità riconosciute  ai  sensi  del  presente  decreto,  si disporrà in conformità  dell'ultimo  capoverso dell'art.   3 riguardo   alla destinazione  dei  beni  delle  istituzioni  di   cui   all'art.   2, attualmente esistenti, e che non saranno più riconosciute.


-art. 3 

(richiamato dal sopraelencato articolo 63)

Alla istituzione di nuove Comunità si provvede con  decreto  Reale su proposta del Ministro per la giustizia e gli affari di  culto,  di concerto con quello per l'interno, udita l'Unione delle Comunità  di cui all'art. 35 e uditi il Consiglio di  Stato  e  il  Consiglio  dei Ministri. 

Con le stesse forme si procede all'unione di due o  più  Comunità ed alla modificazione delle circoscrizioni. 

In tutti  i  casi,  il  decreto  Reale  provvede  sui  rapporti  di successione ai quali diano  luogo  le  modificazioni  e  l'estinzione delle Comunità. Il decreto stesso può disporre  che  il  patrimonio delle Comunità estinte sia destinato in tutto od in parte a fini  di interesse generale degli israeliti italiani.

-----------------------------------------------------


Gli articoli del Regio Decreto 1731/1930 sono stati abrogati e sostituiti dalla Legge n. 101/1989 《Norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e l'Unione delle Comunità ebraiche italiane》 e successive modifiche e integrazioni (ss. mm. ii.) .

--------------------------------------------------


Come abbiamo visto all'inizio, Aquila con la sua Provincia appartiene alla Comunità israelitica di Roma, insieme ad altre città e province dell'Italia Centrale e della Sardegna.


Ad Aquila la Comunità ebraica era storicamente localizzata nella bellissima zona delle Coste, dove si trova anche il 《Chiassetto degli Ebrei》, un caratteristico vicoletto che collega Costa Cesare Campana con Costa della Pinciara. 

E anche nel Contado aquilano non mancano toponimi e testimonianze dei 《ghetti》 (per dettagli rimando a questo articolo della studiosa Beatrice Sabatini:

https://beatricesabatini.wordpress.com/2018/02/05/storie-di-ebrei-nellaquilano/ ).


In Piazza del Duomo, davanti a Palazzo Betti (quello a Capopiazza ad angolo con Via Cimino, a ridosso delle Coste) si trova un 《inciampo della Memoria》, ossia una pietra-cubetto con una placca in metallo nel pavimento stradale, che ricorda Giulio Della Pergola, arrestato il 18/01/1944 e deportato nel campo di Auschwitz, dove fu ucciso 19 giorni dopo, il 06/02/1944.

Il nome di 《inciampo》 deriva dal fatto che sia per il colore, sia per il materiale, i passanti inciampano metaforicamente in qualcosa di diverso che attira la loro attenzione e richiama alla Memoria. Gli 《inciampi》 vengono generalmente collocati davanti alle abitazioni dei deportati.


Mauro