R.D. n. 1279/1931 (Fonte: NormAttiva) PER LEGGERE CLICCARE SULL'IMMAGINE |
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LE COMUNITÀ EBRAICHE DEL 1931 E LA CIRCOSCRIZIONE DI AQUILA
Nelle immagini sopra: il Regio Decreto n. 1279/1931 contenente in tabella l'elenco delle Comunità israelitiche riconosciute e delle relative circoscrizioni territoriali.
La tabella ci dà una panoramica della distribuzione delle Comunità ebraiche sul territorio italiano all'inizio degli anni '30 del Novecento.
Come si vede dalla tabella, per esempio, la circoscrizione della Comunità israelitica di Roma comprendeva anche la Sardegna e parte dell'Italia Centrale, con i capoluoghi e le province di: Aquila, Cagliari, Chieti, Frosinone, Nùoro, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Sassari, Teramo, Terni, Viterbo.
Dalle pagine del Decreto si osserva anche come il Ministero della Giustizia avesse competenza anche sui culti. Il Ministro della Giustizia (Guardasigilli) viene infatti indicato come 《Ministro Segretario di Stato per la giustizia e gli affari del culto》.
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Il presente Decreto n. 1279 del 1931 applicava il dettato degli articoli 2 e 63 del Regio Decreto 1731/1930, i quali a loro volta recitavano:
- art. 2
《Sono riconosciute quali Comunità israelitiche ai sensi del presente decreto le Università, Comunità, Comunioni, Fraterne, Società ed Associazioni israelitiche, che saranno indicate in apposito elenco da approvarsi con decreto Reale, su proposta del Ministro per la giustizia e gli affari di culto, di concerto con quello per l'interno, uditi il Consiglio di Stato e il Consiglio dei Ministri.
Con lo stesso decreto sarà stabilita la circoscrizione territoriale di ciascuna Comunità.》
- art. 63
《Con lo stesso decreto Reale, che approva l'elenco delle Comunità riconosciute ai sensi del presente decreto, si disporrà in conformità dell'ultimo capoverso dell'art. 3 riguardo alla destinazione dei beni delle istituzioni di cui all'art. 2, attualmente esistenti, e che non saranno più riconosciute.》
-art. 3
(richiamato dal sopraelencato articolo 63)
《Alla istituzione di nuove Comunità si provvede con decreto Reale su proposta del Ministro per la giustizia e gli affari di culto, di concerto con quello per l'interno, udita l'Unione delle Comunità di cui all'art. 35 e uditi il Consiglio di Stato e il Consiglio dei Ministri.
Con le stesse forme si procede all'unione di due o più Comunità ed alla modificazione delle circoscrizioni.
In tutti i casi, il decreto Reale provvede sui rapporti di successione ai quali diano luogo le modificazioni e l'estinzione delle Comunità. Il decreto stesso può disporre che il patrimonio delle Comunità estinte sia destinato in tutto od in parte a fini di interesse generale degli israeliti italiani.》
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Gli articoli del Regio Decreto 1731/1930 sono stati abrogati e sostituiti dalla Legge n. 101/1989 《Norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e l'Unione delle Comunità ebraiche italiane》 e successive modifiche e integrazioni (ss. mm. ii.) .
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Come abbiamo visto all'inizio, Aquila con la sua Provincia appartiene alla Comunità israelitica di Roma, insieme ad altre città e province dell'Italia Centrale e della Sardegna.
Ad Aquila la Comunità ebraica era storicamente localizzata nella bellissima zona delle Coste, dove si trova anche il 《Chiassetto degli Ebrei》, un caratteristico vicoletto che collega Costa Cesare Campana con Costa della Pinciara.
E anche nel Contado aquilano non mancano toponimi e testimonianze dei 《ghetti》 (per dettagli rimando a questo articolo della studiosa Beatrice Sabatini:
https://beatricesabatini.wordpress.com/2018/02/05/storie-di-ebrei-nellaquilano/ ).
In Piazza del Duomo, davanti a Palazzo Betti (quello a Capopiazza ad angolo con Via Cimino, a ridosso delle Coste) si trova un 《inciampo della Memoria》, ossia una pietra-cubetto con una placca in metallo nel pavimento stradale, che ricorda Giulio Della Pergola, arrestato il 18/01/1944 e deportato nel campo di Auschwitz, dove fu ucciso 19 giorni dopo, il 06/02/1944.
Il nome di 《inciampo》 deriva dal fatto che sia per il colore, sia per il materiale, i passanti inciampano metaforicamente in qualcosa di diverso che attira la loro attenzione e richiama alla Memoria. Gli 《inciampi》 vengono generalmente collocati davanti alle abitazioni dei deportati.
Mauro