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| Paganica (L'Aquila), chiesa di San Pietro Celestino V: dipinto murale raffigurante papa Celestino V. (Foto: Irene Iovannitti, 2025) |
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| Paganica (L'Aquila), chiesa di San Pietro Celestino V: veduta dell'altare. (Foto: Irene Iovannitti, 2025) |
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| Paganica (L'Aquila), chiesa di San Pietro Celestino V: veduta d'insieme. (Foto: Irene Iovannitti, 2025) |
🚩 Paganica (L'Aquila), chiesa di San Pietro Celestino V: rappresentazione pittorica di papa Celestino V in una nicchia sulla parete dell'àbside.
🔎 Tra i dettagli del dipinto si notano il triregno (tiara con tre corone) e le due 《chiavi petrine》 (chiavi di San Pietro), simboli storici dell'autorità del Papa.
📍 Come si può osservare in molte raffigurazioni di papa Celestino V, il triregno è appoggiato in disparte, alludendo alla sua rinuncia all'incarico pontificio e, più in generale, anche alla rinuncia dei poteri terreni in favore di una scelta di vita più spirituale: Celestino V era infatti monaco ed eremita che venne eletto Pontefice in età molto anziana per la sua epoca.
Le realistiche pieghe della pelle che osserviamo sul suo volto nel dipinto stanno proprio ad evidenziare la sua età matura.
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📍 Qualche curiosità, tra Passato e Presente:
- l'uso del triregno venne abolito da papa Paolo VI (regnante 1963-1978); in Araldica è invece rimasto come timbro dello stemma pontificio fino a papa Giovanni Paolo II (regnante 1978-2005), per essere poi sostituito da una mitria d'argento con tre fasce d'oro unite da un palo del medesimo 《smalto》, a partire dal pontificato di papa Benedetto XVI (regnante 2005-2013);
- le 《chiavi petrine》, simbolo dell'autorità papale, sono presenti nello stemma della Santa Sede e in quelli delle Basiliche, oltre che negli stemmi di Istituti facenti capo alla Chiesa Romana; esse richiamano il mandato conferito da Gesù a San Pietro e quindi alla figura del Papa come vicario di Cristo sulla Terra, richiamando anche lo stesso San Pietro apostolo (Simon Pietro) nell'iconografia delle raffigurazioni;
- il camauro; sempre nel dipinto, Celestino V indossa un 《camauro》, copricapo rosso con orlo chiaro, oggi meno utilizzato, storicamente caratterizzante l'abbigliamento pontificio e che, in epoca recente, abbiamo visto spesso indossare da papa Benedetto XVI (regnante 2005-2013).
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Sul paliotto* dell'altare antistante al dipinto vediamo rappresentati due santi accanto a uno stemma centrale non noto con certezza:
- sulla destra San Giovanni il Battista, riconoscibile dagli attributi iconografici della pelle di cammello che indossava, della croce, e dell'agnello, riferimento al suo ruolo di precursore di Gesù, ossìa l'Agnello di Dio (《Ecce Agnus Dei, qui tollit peccata mundi》, troviamo spesso scritto su un cartiglio mostrato dal Battista);
- sulla sinistra un santo con barba e spada, attributi iconografici che insieme fanno pensare quasi certamente a San Paolo apostolo; l'impugnatura della spada è in questo caso molto leggera, differente dalla più tradizionale impugnatura 《a croce》.
Nota. *Il 《paliotto》 è la parte anteriore dell'altare, rivolta verso l'aula di una chiesa.
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Nell'insieme la chiesa di San Pietro Celestino si presenta come un gradevole e sobrio edificio in bella muratura, caratterizzato da uno spazio raccolto in cui il legno più scuro delle capriate risalta sulle pareti laterali più chiare, in un'atmosfera che comunica serenità e favorisce il raccoglimento spirituale.
Mauro Rosati
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