domenica 5 dicembre 2021

SULLA STORIA: QUALCHE RIFLESSIONE

 

(Foto: Mauro Rosati, 2018)


Sulla Storia: qualche punto di vista strettamente soggettivo.


A mio personale parere, lo studio della Storia, e discipline affini, non è un esercizio fine a se stesso.


Oltre che per passione e/o professione, si studia la Storia per pianificare al meglio il Presente e, quindi, anche il Futuro.

Si studia la Storia per selezionare la parte migliore del Passato e scartarne gli errori. (Una sorta di 《trebbiatura》 metaforica.)

Si studia la Storia per difendere, arricchire e tramandare l'eredità intellettuale e materiale che ci hanno consegnato i nostri Antenati.

Si studia la Storia per unire il meglio di Ieri con il meglio di Oggi.

Studiare il Passato per capire e provare a risolvere i problemi del Presente.


Solo in quest'ottica, credo, hanno senso compiuto le mostre, i convegni, le pubblicazioni e quant'altro sia utile alla divulgazione.


Per questo, amareggia e rattrista l'《ignoranza》 di quelle persone che della Storia fanno scempio. Scempio morale e materiale.

Persone la cui 《ignoranza》 è spesso pari alla presunzione: e quando parlo di 《ignoranza》 non mi riferisco al titolo di studio ma al livello di arroganza.


E l'amarezza è tanto più profonda quando queste persone si arrogano il diritto di pensare, decidere e agire a nome e per conto di tutti.

Persone che si auto-promuovono a portatrici della Verità e del Giusto assoluti.

-----------------------------------------------------


La Storia è altra cosa. Chiunque - con metodo - vi si può avvicinare: il professionista e l'appassionato amatore. 

In ogni caso - però - la Storia è ricerca, lettura, studio, ascolto, confronto, ipotesi, scambio, e tanto altro ancora.

Non certo improvvisazione.

-----------------------------------------------------


Ripeto: quantomeno, questo è il mio personale punto di vista.


Mauro