RIFLESSIONI «AD ALTA QUOTA»
Una breve riflessione che prende spunto da questa interessante immagine postata sul gruppo Facebook «Cesena di una volta» che ritrae il grattacielo di Cesenatico durante la sua costruzione, nell'Inverno del 1957:
https://www.facebook.com/cesenadiunavolta/posts/2388361264639947
(URL consultato in data 29/11/2021)
Ufficialmente
denominato «Marinella II», il grattacielo di Cesenatico fu l'edificio più alto d'Italia fino al
completamento del grattacielo «Pirelli» di Milano, nel 1960.
Fa parte di una serie di tre grattacieli
realizzati sulla Riviera romagnola in quegli stessi anni: il «Marinella I» di
Milano Marittima e il grattacielo di Rimini.
Oggi il primato di grattacielo più
alto d'Italia è «conteso» tra la «Torre Unicredit» di Milano e la «Torre Isozaki»
o «Torre Allianz», sempre a Milano.
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Per non dilungarmi, non esprimo qui
un'opinione eccessivamente dettagliata però, personalmente, ho pareri
contrastanti su queste strutture.
Intendo dire che ce ne sono
sicuramente di molto belle, se prese isolatamente, da un punto di vista
strettamente estetico-architettonico.
Allo stesso tempo, però, non amo
quelle costruite fuori contesto e quindi fuori scala rispetto ai volumi dei
quartieri già esistenti. E in Italia ne abbiamo diversi esempi.
E, se vogliamo, più che dettati da
un'effettiva necessità, questi edifici sono spesso più manifestazione di
virtuosismo e opulenza.
Sicuramente preferisco i grattacieli «a
gruppo» (a villaggio) piuttosto che quelli isolati in mezzo a edifici più bassi, e che quindi
stonano a prima vista rispetto ai profili urbani dominanti.
A mio personale avviso - per esempio - è urbanisticamente ben inserito il centro direzionale di Napoli, primo villaggio di grattacieli
realizzato in Italia, in quanto realizzato ai margini orientali della città
storica e collocato visivamente in asse prospettico con l'altura di Castel
Sant'Elmo situata all'estremità opposta del decumano di «Spaccanapoli». Le due
estremità si guardano prospetticamente a vicenda.
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(URL consultato in data 29/11/2021)
Mauro