mercoledì 17 novembre 2021

SBOCCIAMENTI NOVEMBRINI - CONTEMPLAZIONE E RIFLESSIONE

 

Fioritura del pelargonio zonale.

Germogli di evonimo livornese.



17 novembre 2021
Sbocciamenti novembrini
Contemplazione e Riflessione

Delizia per gli occhi, spunti per la mente!

Due belle immagini dal mio 《giardinetto domestico》: 
la fioritura di un pelargonio zonale e una siepe di evonimo che germoglia.

Le piccoli-grandi soddisfazioni che ci regala la Natura attraverso le piante.
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Queste due immagini, nella loro bellezza, insieme alla contemplazione ci invitano però anche a una breve riflessione.
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Le piante, anche quelle in vaso sul balcone, sono, insieme agli animali, importanti indicatori degli stravolgimenti climatici in atto.

Siamo in montagna e tra le montagne, a circa 740 metri di quota.
Oggi, come già da un po' di settimane, si sentono nuovamente i fringuelli cantare, dopo una lunga pausa dovuta al caldo e alla siccità.
Allo stesso modo, le piante stanno facendo ora, a metà novembre, quello che normalmente farebbero tra settembre e inizio ottobre: il secondo ciclo vegetativo, ossia 《la seconda Primavera》 annuale; quella di fine Estate e inizio Autunno.

Dopo il trimestre 《horribilis》, giugno-luglio-agosto, le foglie delle siepi erano letteralmente cotte, pur essendo a mezz'ombra: non solo sotto il forte sole ma anche all'ombra, a causa del caldo anomalo.
Nello stesso periodo, i zonali avevano rallentato la loro germogliatura e le loro fioriture: a causa del caldo anomalo e anche di una piccola farfalla - apparentemente innocua - comparsa da un paio d'anni e proveniente da Paesi più caldi; una farfalla che scava i rami dei zonali trasformandoli nella sua 《casetta-incubatrice》.

Poi è giunto settembre che, dopo l'iniziale calo delle temperature nella prima decade del mese, ha dato il via a una 《seconda Estate》, più mite, durata fino ai primi giorni di ottobre: e così i germogli delle siepi appena aperti appassivano sotto il sole, e la farfalla esotica, che 《lavora》 sopra i 20 °C, continuava a smangiucchiare i pelargoni zonali.

A ottobre il passaggio brusco dall'Estate a un anticipo d'Inverno: e così, le piante hanno bloccato di nuovo il loro ciclo vegetativo.
Dalla seconda metà di ottobre, le temperature sono risalite nuovamente raggiungendo i valori di un mese prima, ossia quelli di settembre.

E così arriviamo ad oggi: da circa 30 giorni, con le temperature minime notturne quasi sempre tra i 5 e i 9 gradi sopra il normale, è iniziata la 《seconda Primavera》 con un mese e mezzo di ritardo. Adesso, con le temperature miti e il sole più basso e meno 《prepotente》, le piante hanno ripreso il ciclo vegetativo.
Le piogge più frequenti stanno certamente aiutando, soprattutto se si ripensa ai quasi 75 giorni di siccità del trimestre 《horribilis》 giugno-luglio-agosto; siccità interrotta solo da qualche breve scroscio.
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Tornando ora alle due immagini di oggi:
certamente è molto bello vedere nuovi germogli e nuove fioriture, e fa molto piacere contemplare la bellezza naturale 《catturata》 in queste immagini.
Allo stesso tempo, fa riflettere che tutto ciò stia avvenendo con 1½-2 mesi di ritardo: uno dei tanti indicatori dei cambiamenti climatici in atto da molti anni.


Mauro