Marino Marini, Cavaliere [disarcionato] (Fonte immagine: https://museomarinomarini.it ) |
《L'Arroganza, la Superbia (e l'Incoscienza), partirono a cavallo e tornarono a piedi》
"Hybris" ("iùbris"): con questa parola i Greci antichi definivano l'Insolenza, l'Arroganza e la Presunzione dell'Essere Umano che sfida Forze ad esso superiori (compresa la Natura) anziché affrontarle con prudenza e rispetto.
"Audacia" e "Audentia": i Romani antichi distinguevano gli "audaces" dagli "audentes".
Gli "audaces" sono gli arroganti che sfidano la Sorte, ignorando i propri limiti. Gli "audentes" invece sono i coraggiosi, ossia coloro che si trovano in una situazione difficile senza volerlo e "osano", cercando di superare la difficoltà.
Una differenza importante che ci spiega molto bene il prof. Ivano Dionigi in un suo scritto.
E infatti 《Fortuna audentes iuvat》(la Fortuna giova ai coraggiosi), gli "audentes" (coraggiosi) e non gli "audaces" (arroganti). La Fortuna dà una mano ai coraggiosi e non agli sfrontati.
Coraggio e Incoscienza: e arriviamo all'Italiano contemporaneo.
I Coraggiosi sono coloro che, senza volerlo, si trovano in una situazione difficile (anche davanti a una prevaricazione) e provano ad affrontarla. Gli Incoscienti, invece, sono coloro che, anche se messi in guardia, per ignoranza e/o arroganza (ed esibizionismo) vanno a cercare il pericolo scioccamente e lo sfidano, esponendo al rischio sicuramente se stessi; e a volte anche gli altri.
Non a caso la Superbia è anche tra i sette Peccati Capitali della cultura cristiana.
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E il peggiore tra i Superbi e gli Arroganti è proprio colui che mette a rischio l'incolumità delle persone innocenti.
Mauro