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L'Aquila, basilica di San Bernardino da Siena: Cappella della Madonna del Rosario; veduta d'insieme. (Foto: Mauro Rosati, 2025) |
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L'Aquila, basilica di San Bernardino da Siena: Cappella della Madonna del Rosario; veduta verso l'immagine di San Luca l'Evangelista. (Foto: Mauro Rosati, 2025) |
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L'Aquila, basilica di San Bernardino da Siena: Cappella della Madonna del Rosario; veduta verso l'immagine di San Giovanni l'Evangelista e, sulla parete a sinistra, l'arcangelo Gabriele annunciante. (Foto: Mauro Rosati, 2025) |
Bellezza non è soltanto《grandi firme》!
Bellezza è anche ammirare una piccola cappella dentro una grande Basilica, con bagliori di luce che ne esaltano le linee architettoniche, conchiglie dorate che risplendono su bianche nicchie, brani pittorici che ci parlano con parole scritte e dettagli iconografici!
La Bellezza è una visione d'insieme, un'armonica sintesi di molteplici aspetti!
La Bellezza è orchestra di singoli particolari!
Non esiste Bellezza senza cura dei dettagli,
non bastano i dettagli senza cura dell'insieme!
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🚩 L'Aquila, basilica di San Bernardino da Siena (Quarto di Santa Maria): cappella della Madonna del Rosario; particolari.
🖼 Veduta verso la volta ellittica e il suo tamburo con la finestra centrale che lascia trasparire la luce pomeridiana e si diffonde sulla calotta in alto.
📍 Al centro, sulla cimasa dell'altare, un Cristo benedicente dall'aspetto austero ma dallo sguardo pacato, benevolo, mostra un libro aperto dove si legge: 《EGO SUM / A ET Ω》(=《Io sono l'Alfa e l'Omega》, rispettivamente la prima e l'ultima lettera dell'alfabeto greco; vale a dire 《Io sono il principio e la fine di tutto》).
Un Cristo autorevole ma non autoritario.
📍 Ai suoi lati, nei pennacchi agli angoli tra i muri e la cupoletta, lo affiancano due dei quattro Evangelisti, associati alle loro figure simboliche che li identificano immediatamente:
- ↪ a sinistra, San Giovanni (《SANCTVS IOANNES》, come leggiamo nella didascalìa) ritratto quasi frontalmente nell'atto di scrivere sopra una pergamena, accompagnato in basso dalla figura dell'aquila a lui associata; sta ancora scrivendo, forse perché è lui a dover redigere l'ultima Scrittura, l'ultimo atto dei Tempi, ossìa il Libro dell'Apocalisse, l'《omega》 sancita da Gesù che torna per il Giudizio finale;
- ↪ a destra, San Luca (《SANCTUS LUCAS》 nella didascalìa), raffigurato di profilo mentre legge un libro già completato, accompagnato in basso dal toro che lo identifica (in questo caso un toro alato); a lui spetta un altro onore, ossìa la possibilità di dipingere il primo e unico ritratto della Madonna manifestatasi in persona.
📍 Infine, ma non meno importante, un dipinto a metà sul lato sinistro della Cappella: un angelo da un lato e una parte mancante dall'altro; eppure la postura dell'angelo, genuflesso e con il dito destro sollevato, ci ricorda una scena molto nota, uno dei passaggi-chiave delle Sacre Scritture.
《 AVE, GRATIA PLENA, DOMINUS TECUM 》 sta esclamando quasi certamente quella figura angelica (Luca 1, 28): è l'arcangelo Gabriele che si rivolge all'Annunziata, ossìa a Maria che riceve l'《Annunciazione》 di essere stata prescelta quale Madre di Dio che s'incarna come Uomo.
Dall'altro lato del dipinto, purtroppo mancante, possiamo quindi immaginare Maria che ascolta umilmente le parole dell'arcangelo Gabriele per poi rispondere:《 ECCE ANCILLA DOMINI; FIAT MIHI SECUNDUM VERBUM TUUM 》(Luca 1, 38).
↪ Ed ecco che l'intera scena si anima con chiarezza davanti a noi!
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Contempliamo le cose belle!
Apprezziamole!
Piccole o grandi che siano!
Mauro Rosati
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