mercoledì 24 maggio 2023

UN VENTIQUATTRO MAGGIO DI CENTOQUARANT'ANNI FA

 UN VENTIQUATTRO MAGGIO DI CENTOQUARANT'ANNI FA


La mattina del 24 maggio 1883 mi alzai all'alba [...] la silhouette del ponte si stagliava contro un cielo quasi senza nuvole, che si andava rischiarando.

[...] La folla in festa era così fitta che i cavalli facevano fatica ad avanzare.

[...] Le campane delle chiese suonavano. Le sirene suonavano da ogni fabbrica, locomotiva e barca per chilometri. I cannoni sparavano su entrambe le sponde. Il fiume era talmente affollato di barche che sembrava di poterlo attraversare camminandoci sopra. Alcune spruzzavano enormi getti d'acqua.

[...] All'imbrunire il ponte fu sgomberato, e dalle torri, dal centro del ponte e dalle barche sul fiume partì un'incredibile salva di fuochi d'artificio, un'esplosione di colori visibile per chilometri nelle due città appena unite. 》

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🌉 Il 24/05/1883, centoquarant'anni fa, veniva inaugurato il ponte sull'East River che univa Brooklyn e Manhattan in un'unica grande città.

All'epoca il più grande e innovativo ponte sospeso al mondo, realizzato nell'arco di quattordici anni. 

L'opera divenne popolare come 《Ponte di Brooklyn》 e, nonostante in seguito ne siano stati costruiti altri due, rimane tutt'oggi uno dei maggiori simboli materiali della città di New York.


Mauro

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(📖 Il brano in apertura del post è estratto da:

T. E. WOOD, 《La donna di Brooklyn》, trad. di Anna Carena, PiEmme editore, Milano 2022; pp. 410-413.)

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mercoledì 17 maggio 2023

ITALIA, PAESE 《MONSONICO》

 ITALIA, PAESE 《MONSONICO》


Molti osservano le piogge di queste settimane, ma pochi ricordano:

- la siccità di febbraio-marzo; 

- il caldo anomalo di marzo;

- l'Inverno breve;

- le premature grandinate già a fine inverno;

- le premature trombe marine (sintomo di mari già caldi); 

- le continue risalite d'aria caldo-umida subtropicale, che alimentano le precipitazioni più intense.

Si aggiunga poi lo scioglimento rapido della neve a causa delle temperature anomale.


Proprio il caldo - che molti spesso invocano - è la causa primaria di quanto sta accadendo.

Complice l'abbondante cementificazione-asfaltizzazione dell'Italia, che prosegue senza tregua.


L'Italia è divenuta un Paese dal clima 《monsonico》: 

siccità lunghe e caldo anomalo, alternati a piogge intense e concentrate.

Torrenti e fiumi che sembrano 《uadi》 del deserto, alvei secchi per lungo tempo che poi straripano impetuosi in poche ore;

costoni e pendii che si sciolgono come burro sotto l'impeto violento di piogge concentratissime;

《uragani》 mediterranei e tornado sempre più frequenti.


E chi più ne ha, più ne metta.


Mauro

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Tra le varie riflessioni sull'argomento 《clima》 vedi anche, ad esempio:

https://pianetalaquila.blogspot.com/2022/10/bel-tempo-omal-tempo-questione-di.html?m=1

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sabato 29 aprile 2023

UNA CASA-MUSEO PER IL PROF. COLAPIETRA

UNA CASA-MUSEO PER IL PROF. COLAPIETRA


La casa del prof. Raffaele Colapietra come luogo di Cultura per la Comunità e aperto alla Comunità.

La possibilità per tutti i cittadini di poter vivere attivamente gli ambienti dove è vissuto, nei quali poter leggere, studiare, esporre eventuali suoi manoscritti, organizzare appuntamenti culturali.


Considerata la caratura dello studioso sarebbe un bell'omaggio alla Memoria di una personalità il cui lavoro ha fissato una nuova pietra miliare nella conoscenza della Storia aquilana, abruzzese, nazionale.


Una possibilità che potrebbe concretizzarsi grazie a uno sforzo comune.

Un impegno in consorzio tra più attori, pubblici e privati:

Comune dell'Aquila, Università dell'Aquila con il suo Polo Museale, Fondazioni che fanno Cultura sul territorio, istituzioni come la Biblioteca Tommasiana, la Deputazione Abruzzese di Storia Patria, l'Archivio di Stato.


La casa dello studioso che diventa casa civica, aperta - in modo rispettoso - a tutte le fasce di età, così da conservare e continuare quel rapporto che legava l'uomo e la personalità alla sua e nostra Città.

Un modo concreto e costruttivo per rendere viva l'eredità culturale del prof. Raffaele Colapietra, che tanto ha dato alla crescita intellettuale della nostra Comunità.


Mauro

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mercoledì 1 febbraio 2023

PURIFICAZIONE E PRESENTAZIONE: LA CANDELORA, FESTA DI METÀ INVERNO


PURIFICAZIONE E PRESENTAZIONE: 
LA CANDELORA, 
FESTA DI METÀ INVERNO


✒《[...] Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore,

come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore;

e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore. [...]》

📖 (Vangelo di Luca 2,22-24)
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📌 Con la presentazione di Gesù al Tempio (Presentazione del Signore), a quaranta giorni dal Natale, si conclude il Tempo del Natale.
Questa ricorrenza, comunemente nota come 《Candelora》, si celebra il 02 febbraio, ossia a quaranta giorni dal Natale (il giorno di Natale va incluso nel conteggio).

📌 Quaranta giorni (oggi convenzionalmente sei settimane) è anche il tempo del puerpèrio alla fine del quale, secondo la Legge ebraica, la donna si recava al tempio per la 《purificazione》 dal parto, offrendo un sacrificio animale (il Vangelo parla di tortore e colombi). 
Nel caso della Vergine Maria ovviamente, in quanto Madre di Dio, non vi era necessità di purificazione che, tuttavia, ella osserva ritualmente al pari di ogni altra donna compiendo il sacrificio prescritto.
Allo stesso modo anche Gesù, teoricamente, non sarebbe stato tenuto al rito della Presentazione.
Tuttavia, sia Maria, Madre di Dio, sia Gesù, Dio divenuto Uomo, osservano i rispettivi rituali previsti dalla Legge di Mosè, in coerenza con il senso e la missione dell'Incarnazione di Dio, venuto al Mondo tramite Gesù e per questo fattosi uomo tra gli uomini.

📌 La festa della Candelora, quindi, ricorda contemporaneamente la Purificazione di Maria e la Presentazione di Gesù al Tempio (Presentazione del Signore), nel corso delle quali avviene anche l'incontro con l'anziano Simeone che aveva atteso il Messìa per tutta la sua vita, e con l'anziana profetessa Anna, ottantaquattrenne e vedova fin da giovane età, che da tempo aveva consacrato la sua vita al digiuno e alla preghiera non allontanandosi mai dal tempio.
Simeone ed Anna sono menzionati nel Vangelo di Luca sempre nella narrazione della Presentazione (Luca 2,25-39).

📌 Per tali motivi questa importante festa, che segna un giro di boa della stagione invernale, è stata a lungo indicata come 《Purificazione di Maria》, titolo con cui compare nei Calendari liturgici, nei documenti e nelle cronache storiche fino alla riforma dello stesso Calendario liturgico nel 1960, quando per la ricorrenza venne ripristinato il titolo di 《Presentazione del Signore》.

Nota. Ad esempio, nelle drammatiche cronache del terremoto di Aquila del 1703, avvenuto proprio il 2 febbraio di quell'anno, i cronisti dell'epoca fanno spesso riferimento alla ricorrenza della Purificazione, ossia alla Candelora.

📌 Tornando al legame con il Natale, inizio della rinascita annuale dopo il Solstizio d'Inverno, la festa della Candelora si pone come conclusione del Tempo di Natale e della prima parte d'Inverno, e inizio della seconda metà stagionale che conduce verso il risveglio primaverile, il quale, liturgicamente, si celebra nella Festa della Pasqua, la 《festa del passaggio》 sotto vari aspetti (naturali e simbolico-liturgici). 
Si tratta della 《Pasqua grande》, che cade la prima domenica dopo il primo plenilunio di Primavera, inizio del nuovo anno secondo molti antichi calendari lunari, che fa seguito alla Pasqua Epifanìa del 06 gennaio.

Nota. La Candelora e il Natale.
Come raccontato da milanesi o da persone vissute in area milanese, nel giorno della Candelora a Milano era d'uso consumare una fetta di panettone che veniva messa da parte durante il cuore delle Festività natalizie.
È molto probabile che anche in molte altre località d'Italia e d'Europa, piccole o grandi, vi fosse qualche rituale che legava questa ricorrenza alla conclusione del tempo natalizio.


Mauro
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P.S. La Candelora e Febbraio, un paio di detti.
Come abbiamo visto sopra, con la Candelora e l'inizio di Febbraio siamo alla metà dell'Inverno, e nella cultura popolare questa fase dell'anno era tempo di 《previsioni meteo》 a lungo termine e di attesa per il risveglio della terra.

👉 《Cannelora / 
se pioviccica o gragnola / 
dell'inverno semo fora /
se fa sole o solicéllo / 
dell'inverno semo 'n mézzo
(《Candelora,
se pioviggina o gragnuola [grandine]
dall'inverno siamo fuori,
se fa sole o solicello [variabile]
dell'inverno siam nel mezzo》,
🌍 Appennino centrale reatino-aquilano)

👉 《Favrér, la tèra in caldér》(《Febbraio, la terra in calore》,
🌍 Romagna; fonte: Almanacco di Frate Indovino 2023 - Febbraio)
Siamo nel mese in cui la terra appare ancora dormiente ma in realtà inizia già il suo primo risveglio, seppur in maniera graduale e discreta, e in tempi differenti a seconda delle zone climatiche.
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Suggerimenti sitografici di spunto (URL consultati in data 01/02/2023):


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sabato 31 dicembre 2022

LO "STILE DELLA CIRCONCISIONE" E L'"OTTAVA DEL NATALE"

 

Natività
(Foto: Mauro Rosati, 2022)


LO "STILE DELLA CIRCONCISIONE" E  L'"OTTAVA DEL NATALE"


✒《 Quando furon passati gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima di essere concepito nel grembo della madre. 》(Luca 2, 21)


📌 Ogni Calendario di impronta cristiana si basa su uno 《stile》, ossia una ricorrenza particolarmente importante dell'anno cristiano o altra data simbolica (es. inizio di una stagione) che viene presa come riferimento per fissare l'inizio dell'anno.

📌 Nel Medioevo, e anche successivamente, almeno fino all'introduzione e all'adozione del Calendario gregoriano, esistevano molti Calendari, con diversi 《stili》 differenti da luogo a luogo. 
A titolo esemplificativo:
《Stile della Natività》 (inizio anno il 25 dicembre), in uso - ad esempio - anche nella nostra Aquila e nella Repubblica di Genova;
《Stile dell'Incarnazione》, l'Annunciazione (inizio anno il 25 marzo), in uso - ad esempio - a Firenze, Siena, Pisa.

E così via.
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👉 Nota. Sugli 《stili》 del Calendario e sull'antico Capodanno aquilano, vedi:
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📌 Il Calendario gregoriano oggi in uso si basa sullo 《Stile della Circoncisione》 poiché sceglie come inizio dell'anno il giorno della circoncisione di Gesù Bambino (1° gennaio), nell'ottavo giorno del Natale (contando anche il 25 dicembre), come riferito dal versetto del Vangelo di Luca riportato all'inizio di questo post.

Infatti, secondo la tradizione ebraica riportata dall'evangelista Luca, la circoncisione di un bambino avveniva a otto giorni dalla nascita.

➡️ Per questo, il Capodanno contemporaneo fondato sul Calendario gregoriano, basandosi su questo 《stile》,  ricorre il 1° gennaio, Ottava del Natale e quindi giorno della circoncisione di Gesù Bambino.


Mauro Rosati
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Sugli argomenti 《calendari》 e 《stili》, leggi anche, a titolo di suggerimento:
(URL consultato in data 31/12/2022)
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giovedì 29 dicembre 2022

LA SETTIMANA "GRECA"


 LA SETTIMANA "GRECA"


📌 Nella lingua greca contemporanea si manifesta in modo evidente un dettaglio importante che caratterizza tradizionalmente i Popoli che, in tempi e modi differenti, hanno assimilato la cultura cristiana: ossia, il fatto che il conteggio dei giorni della settimana inizia dalla Domenica.

Il motivo appare palese: la Domenica è il giorno santo di riposo dei Cristiani, la "Pasqua della settimana", e allo stesso tempo inizio del nuovo ciclo settimanale.

Metaforicamente, una morte e resurrezione del Tempo che si rinnova ciclicamente ogni sette giorni.


📌 Poi, per motivi funzionali dovuti ai ritmi lavorativi quotidiani, molti calendari civili oggi in uso fanno iniziare la settimana dal Lunedì, ossia dal primo giorno dopo la festa domenicale.

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📌 Tuttavia, nella lingua greca contemporanea appare particolarmente evidente il riferimento della Domenica come giorno di partenza per il conteggio dei giorni settimanali: ce ne rendiamo conto osservando il nome greco dei giorni che vanno dal Lunedì al Giovedì italiani, i quali esplicitano nel nome l'ordine numerale dal secondo giorno (Lunedì) al quinto giorno (Giovedì).

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👉 Vediamo l'elenco e il raffronto con le denominazioni in lingua italiana.


1️⃣ ΚΥΡΙΑΚΉ (Kyriakí): 

corrisponde alla nostra "Domenica" in lingua italiana, e il significato è lo stesso.

📌 "Domenica" deriva dal latino tardo 《Dominica (dies)》, ossia il giorno consacrato al Signore.

📌 "Kyriakí" è parola formata linguisticamente dalla radice 《κυριε》(kyrie), che vuol dire appunto "Signore". Quindi giorno del Signore.


2️⃣ ΔΕΥΤΈΡΑ (Deftéra):

da "δεύτερος" (deftéros), che vuol dire "secondo". Quindi, seconda giornata (o secondo giorno).

Corrisponde all'italiano "Lunedì" (il giorno della Luna), secondo giorno dalla Domenica.

📌 Da "δεύτερος" deriva - ad esempio - l'italiano "deuterio", ossia l'isòtopo dell'idrogeno con massa atomica doppia rispetto all'atomo di idrogeno primario (pròzio): quindi, il deutèrio è il "secondo idrogeno" in ordine di massa atomica (tecnicamente "idrogeno pesante").


3️⃣ ΤΡΊΤΗ (Tríti):

da "τρίτος" (trítos), che significa "terzo". Quindi, terza giornata (o terzo giorno).

Corrisponde all'italiano "Martedì" (il giorno di Marte), terzo giorno dalla Domenica.

📌 Da "τρίτος" deriva il latino scientifico "Tritium", dal quale proviene l'italiano "trìzio" (o trìtio), ossia l'isòtopo dell'idrogeno con massa atomica tripla rispetto all'atomo di idrogeno primario (pròzio): quindi, il trìzio è il "terzo idrogeno" in ordine di massa atomica.


4️⃣ ΤΕΤΆΡΤΗ (Tetárti):

da "τέταρτος" (tétartos), che si traduce con "quarto". Quindi, quarta giornata (o quarto giorno).

Corrisponde all'italiano "Mercoledì" (il giorno di Mercurio), quarto giorno dalla Domenica.


5️⃣ ΠΈΜΠΤΗ (Pémpti):

da "πέμπτος" (pémptos), che vuol dire "quinto". Per cui, quinta giornata (o quinto giorno).

Corrisponde all'italiano "Giovedì" (il giorno di Giove), quinto giorno dalla Domenica.


6️⃣ ΠΑΡΑΣΚΕΥΉ (Paraskeví):

da "παρασκευή" (paraskeví) che si traduce con "preparazione".

In questo caso, infatti, l'origine va ricercata nella "Parascève" ebraica, ossia il giorno di "preparazione" alla festività settimanale ebraica dello "shabbāt" (il "sabato").

"Paraskeví" è il sesto giorno dalla Domenica, e corrisponde quindi all'italiano "Venerdì" (il giorno di Venere).

📌 Nel calendario liturgico cristiano, la "Parascève" indica specificamente il Venerdì Santo (《feria sexta in parasceve》).


7️⃣ ΣΆΒΒΑΤΟ (Sávvato):

da "σάββατον" (sávvaton) derivato dall'ebraico "shabbāt", che significa "riposo", quindi "giorno del riposo". Nella tradizione ebraica, infatti, il riposo settimanale coincide con il Sabato.

In questo caso l'etimologia è la stessa del "Sabato" in lingua italiana, con l'unica differenza che nell'etimologia italiana abbiamo un ulteriore passaggio attraverso il latino "sabbătum" (quindi: "Shabbāt" > "Sávvaton" > "Sabbătum" > "Sabato").

"Sabato" è il settimo e ultimo giorno della settimana partendo dalla Domenica.


Nota. Nella tradizione greco-ortodossa il mercoledì e il venerdì sono anche i giorni del digiuno prima di determinate festività e, per gli ortodossi-dogmatici, anche i mercoledì e venerdì di ogni settimana.

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Ringrazio Zoi-Dimitra per il confronto e il riscontro linguistico-culturale.


Mauro Rosati



sabato 24 dicembre 2022

CARTOLINA AQUILANA - AUGURI DALL'EMICICLO!

 



CARTOLINA AQUILANA

AUGURI DALL'EMICICLO!



Con una cartolina aquilana, i miei auguri di Buone Feste! 🎄

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➡️ Nella foto:

il Palazzo dell'Esposizione, detto l'Emiciclo dal portico a esèdra che si apre sulla facciata e guarda alla Villa Comunale (Quarto di San Giorgio).


📌 Fondato nel 1610 come Ospizio di San Michele dei Frati Minori Cappuccini, convento dei Cappuccini dentro le Mura, nel 1656 fu importante punto di riferimento durante la grande pestilenza di quell'anno.


📌 Dopo l'Unità d'Italia (1861) passò al demanio comunale a seguito della soppressione giuridica degli Ordini religiosi (《Leggi eversive》, 1866-1867).


📌 Tra il 1883 e il 1888 venne ampliato in occasione dell'Esposizione agricola regionale, ad opera dell'architetto Carlo Waldis che progettò il portico a esèdra da cui deriva il nome di "Emiciclo".


📌 Dopo l'Esposizione del 1888, tra Ottocento e Novecento il complesso svolse varie funzioni, tra le quali: sede della Scuola di Arti e Mestieri fondata dal pittore Teofilo Patini, parte del manicomio prima dell'apertura del vicino Ospedale psichiatrico di Collemaggio nel 1915, quindi Scuole Industriali. 

➡️ Nello spazio a nord del complesso si trovavano anche i campi da tennis della Città dell'Aquila, prima della costruzione (anni '30 del Novecento) dell'odierno complesso polisportivo comprendente lo Stadio "Tommaso Fattori", la Piscina Comunale "Ondina Valla" (con solarium esterno), il Circolo Tennis, il Palazzetto dello Sport (con pista di pattinaggio) e campetti minori.

(Ringrazio il signor Gianni, classe 1940, per questa testimonianza storica indiretta sui campi da tennis all'Emiciclo)


📌 Oggi l'Emiciclo è sede del Consiglio Regionale d'Abruzzo e, dopo i lavori di ricostruzione e restauro post-sisma 2009, sono stati valorizzati gli ambienti dell'ex convento, tra cui la chiesa e il chiostro annesso.

➡️ L'ex chiesa di San Michele è stata liberata da uno scalone in cemento posticcio e oggi, recuperata la sua spazialità, è un grande spazio di passaggio per i vari ambienti del complesso ma anche luogo di cultura con frequenti mostre/esposizioni. Il fondo dell'antico coro della chiesa, rimosso lo scalone in cemento, è stato arricchito da una gradevole e rispettosa vetrata policroma dell'artista abruzzese Franco Summa

➡️ Le cappelle laterali (lato nord) dell'ex chiesa fungono oggi da locali di servizio con varie funzioni, mentre è stato riportato in evidenza il volume del chiostro, con la riapertura dello spazio quadrato centrale (ex Sala Michetti) ora coperto da una luminosa vetrata e valorizzato da un piccolo giardino interno (giardino d'inverno), dal quale si accede agli ambienti sotterranei riscoperti durante i lavori (2015-2018) e rifunzionalizzati a uso biblioteca e sale lettura.

➡️ Infine, sotto il piazzale esterno è stata ricavata una grande sala convegni sotterranea, la "Sala Ipogea", di 250 posti a sedere e tecnologicamente attrezzata. Il piazzale superiore si apre invece di nuovo verso la Villa Comunale, come in origine, dopo l'abbattimento della recinzione in ferro e cemento e la pedonalizzazione dell'antistante Via Michele Jacobucci.



Mauro Rosati

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martedì 13 dicembre 2022

TRA SANT'ANDREA E...SANTA LUCIA, "IL GIORNO PIÙ CORTO CHE CI SIA"


TRA SANT'ANDREA E...SANTA LUCIA, "IL GIORNO PIÙ CORTO CHE CI SIA"

La percezione del buio invernale nella cultura popolare.

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 ❓ 《SANTA LUCIA, IL GIORNO PIÙ CORTO CHE CI SIA》 - Ma perché oggi e non il 21-22 dicembre? 👇


🔎 Un paio di settimane fa, nel gruppo FacebookLA CAMPAGNA APPENA IERI》, leggendo un interessantissimo post sui 《bùr ad Sant'Andrè》(i bui di Sant'Andrea) mi è tornata in mente un'altra espressione, un detto, quello di oggi (13 dicembre):

Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia》.


👉 I 《BÙR AD SANT'ANDRÈ》 (le notti buie di Sant'Andrea; 28-29-30 novembre) è un'espressione popolare della Romagna che identifica gli ultimi tre giorni di novembre come i più bui dell'anno (Sant'Andrea l'Apostolo, 30 novembre).

🌐 Vedi post in: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02kmmBThGmEHQe1mx41PWkCgcZanUZ1yA2QXdguVKQh8MkbJnAWXcegb16a52RLMFMl&id=100064845336426

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⁉️ Entrambi i detti pongono la "questione" della percezione del buio "in anticipo"  rispetto al Solstizio d'Inverno.


👉 Così come per 《i bùr ad Sant'Andrè》, anche per 《Santa Lucia》 fin dai tempi della Scuola ho pensato come prima spiegazione proprio alla riforma del calendario di papa Gregorio XIII.

Quindi, poiché Santa Lucia si commemora il 13 dicembre ecco che siamo tra 8 e 10 giorni circa prima del Solstizio d'Inverno; per cui, prima della riforma gregoriana del calendario, il Solstizio era "scivolato" indietro dal 21-22 dicembre fino all'11-13 dicembre, o giù di lì.


👉 Poi, in anni più recenti ho appreso un'ulteriore possibile spiegazione che ho potuto verificare consultando le effemèridi della mia città; e credo ciascuno possa effettuare il medesimo riscontro con le effemèridi della propria località.

📌 Nei giorni intorno al 13 dicembre il tramonto del Sole raggiunge il suo minimo, dopodiché, dalla metà del mese, il Sole inizia a tramontare più tardi, giorno dopo giorno.

Le giornate però continuano ad accorciarsi perché, in compenso, il Sole sorge più tardi al mattino, fino al Solstizio invernale.


👉 Ma, per ovvi motivi dovuti alle attività umane, siamo più portati a percepire il ritardo del tramonto che non quello dell'alba. Ciò può dare l'impressione che le giornate inizino ad allungarsi di nuovo già dal 14-15 dicembre.

Forse noi contemporanei avvertiamo di meno queste piccole variazioni perché siamo abituati all'illuminazione artificiale, ma è molto probabile che i nostri nonni e bisnonni fossero più sensibili a questi piccoli ritardi del tramonto, poiché per necessità erano più avvezzi a regolare i loro ritmi con la luce naturale.

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📌 In conclusione, quindi, il giorno più corto è il 21 o 22 dicembre ma - apparentemente - sembra il 13 dicembre. E forse per questo i nostri avi percepivano come il periodo più buio proprio le settimane tra fine novembre (Sant'Andrea) e metà dicembre (intorno a Santa Lucia, appunto).


Mauro


venerdì 9 dicembre 2022

SULLA STRADA FERRATA - Riflessioni

 

Sulla strada ferrata (I),
sonetto di E. De Amicis

👆 Prendo spunto da questo bel sonetto di Edmondo De Amicis e da un post nel gruppo Facebook 《Storie di Meldola》 per una breve riflessione personale.

(In fondo a questo post cito estratti e riferimenti).


📌 Dal punto di vista dei trasporti, vi è stato un periodo particolarmente felice per l'Italia: tra l'Ottocento (1839, inaugurazione ferrovia Napoli-Portici) e la prima metà del Novecento, quando dalle grandi città ai piccoli centri, anche di montagna, vi fu una capillare diffusione dei mezzi su rotaia e a cremagliera (tram, treni, funicolari), nonché filovie.

🚂 Pensiamo, ad esempio nel nostro territorio, alla ferrovia Aquila-Capitignano (prima metà del Novecento), che in progetto sarebbe dovuta giungere fino a Teramo; ferrovia che, in ogni caso, operò ugualmente, soprattutto nel trasporto merci (torba, patate, ecc.). Una ferrovia che sarebbe stata utilissima anche al giorno d'oggi, a uso passeggeri, per una mobilità pubblica più sostenibile. Ne possiamo ammirare la bella stazione capolinea a L'Aquila, zona stazione centrale, con l'elegante edificio recuperato e rifunzionalizzato, e la bella stazione a Marana di Montereale, recuperata e adibita a uso prevalentemente commerciale. E poi, si vedono diversi caselli ferroviari, purtroppo in abbandono, uno dei quali si trova in via Pasquale Ficara all'incrocio con Via Capitignano (non a caso), alla periferia ovest di L'Aquila, all'altezza della rampa che conduce verso la S.S. 80 e poco prima del sottopassaggio che conduce da un lato verso l'Ospedale "San Salvatore" e dall'altro, proseguendo dritto, su Via Vetojo (zona Polo Universitario Matematico-Fisico-Naturalistico) .

Via Capitignano ricalca infatti un tratto della ferrovia Aquila-Capitignano, nel percorso da Via dei Medici a Via Paolo Borsellino. 


Torniamo alla riflessione generale sull'epoca d'oro delle rotaie e delle filovie.

📌 Le automobili erano ancora poche e per pochi, e il mezzo pubblico garantiva un trasporto sicuro per tutti: 

i tram coprivano le grandi distanze delle città metropolitane, i treni arrivavano fin nei piccoli paesi più recònditi, i quali non rimanevano isolati neanche con la neve (e ne cadeva molta) poiché le locomotive erano dotate di sperone spazzaneve che puliva i binari al loro passaggio.

🚊  Altro esempio, il Santuario di Vicoforte, nei pressi di Mondovì, in passato era servito da un'apposita fermata del tram che ne garantiva il collegamento con la stessa Mondovì. E non dimentichiamo la filovia di Aquila, con i mini-tram su gomma che nel primo ventennio del Novecento garantivano il collegamento tra la stazione centrale e Piazza del Palazzo, cuore civico della nostra Città.


📌 Poi, dopo la Seconda Guerra Mondiale e la grande industrializzazione, si diffusero l'automobile su larga scala, e - in generale - i vari mezzi su gomma: 

tante tranvie, ferrovie locali - e non solo - vennero dismesse, fino ad avere strade e autostrade ipertrafficate, città inquinate, strade bloccate e centri isolati dalla minima neve, linee marittime sottoutilizzate e l'assurdità di mezzi su gomma che viaggiano parallelamente alle ferrovie - anch'esse sottoutilizzate - e/o parallelamente alle linee di costa, a poche decine di metri dal mare, dove molte merci e passeggeri potrebbero viaggiare da un porto all'altro su navi, traghetti, battelli, aliscafi e altri mezzi marittimi.


Dall'epoca d'oro Ottocento-Novecento ci possono insomma venire spunti per una nuova mobilità sostenibile.


➡️ Letture collegate. Sulle potenzialità turistiche della linea ferroviaria Sulmona-L'Aquila-Rieti-Terni, vedi: 👇

https://pianetalaquila.blogspot.com/2021/04/da-sulmona-terniin-carrozza-e-viceversa.html?m=1


Mauro

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🚂 🚄 SULLA STRADA FERRATA - I


✒ 📜《Corre il treno sonante in riva al mare.

Entra del monte ne la negra mole,

Esce, e d’un grido risaluta il sole,

E dentro al bosco sibilando spare;


Quindi sul ponte rimbombante appare.

Borghi sorvola, camposanti, aiuole,

E cupe valli taciturne e sole

E quete ville solitarie e care;


E simili a fantasime sui piani

Passano le casupole e le piante

E fuggono gli attoniti villani,


E poi rallenta il corso anzi la mèta,

E grave tra edifici alti l’ansante

Ira dei negri ordigni arsi si cheta.》


📖 E. DE AMICIS, 《Poesie》, IV edizione, Fratelli Treves Editori, Milano 1882; p. 139.

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👉 Quando treni e tram includevano anche i piccoli borghi. 

Il caso di Meldola, borgo romagnolo in provincia di Forlì-Cesena, che per un periodo ebbe il suo "tramway" (il "tranvai"), che lo lo collegava ai centri maggiori del territorio.


《 𝑪𝒂𝒓𝒐 '𝑻𝒓𝒂𝒏𝒗𝒂𝒊'...

🚂 "Un'idea geniale, una realizzazione ancora più geniale, permisero l'attivazione del tramway a vapore che partendo da Meldola, toccando Forlì approdava all'antica capitale dell'Esarcato: Ravenna. 

🚆 Un sogno che divenne realtà e poi...ridivenne sogno. Un'idea felice che permise di collegare la vallata del Bidente al mare, vitalizzando quanto di buono era sopito e quanto di nuovo scaturiva in terra di Romagna. 》 


📖 Paride PINTUS, 《Caro 'Tranvai'》, Ge.Graf Bertinoro, 1995. 

(🌐 continua nel post, corredato da un'immagine d'epoca: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid0xohjowRLDNTK7eQCvCZGyTKcJH39baYneswr8Z1QJ4hsQLhEuXth2oKgZyv8Fopbl&id=100081776633010

in 《Storie di Meldola》).

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martedì 29 novembre 2022

IN ALTA QUOTA - CURIOSITÀ "ABRUZZESI"...E NON SOLO


IN ALTA QUOTA - CURIOSITÀ "ABRUZZESI"...E NON SOLO


Il virgolettato è dovuto semplicemente al fatto che andiamo un po' fuori dai confini amministrativi degli Abruzzi odierni. Tuttavia i confini amministrativi non devono essere una barriera culturale, quanto piuttosto uno stimolo ulteriore a collaborare, condividere e coltivare rapporti di vicinato. 


📌 Come sappiamo, Leonessa è uno di quei centri che hanno condiviso secoli di Storia comune con gli Abruzzi, fino al 1927, e ovviamente anche con la vicina Umbria. Non a caso a Leonessa vi sono 《Porta Spoletina》 e 《Porta Aquilana》.

Per questo mi fa particolarmente piacere riportare queste curiosità che, personalmente, ho scoperto in questi giorni.

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📌 Tra luglio e agosto del 2014, una spedizione alpinistica patrocinata dal CAI di Leonessa, dalla Provincia di Rieti e dal Comune di Leonessa, scalò due vette inviolate del Karakorum, lungo il versante sud dell'Homboro Valley (Pakistan). Il Karakorum, per intenderci, è la grande catena montuosa che culmina con il K2.

Divisi in due squadre, gli alpinisti della spedizione leonessana raggiunsero le due vette che sono state battezzate 🏔《LEONESSA PEAK》 (=Vetta Leonessa, 5398 mt. di quota) e 🏔《NUNZIATELLA PEAK》 (=Vetta Nunziatella, 5376 mt. di quota). 

➡️ Quest'ultima è stata così denominata in onore dell'Accademia Militare della Nunziatella di Napoli, uno dei più antichi istituti formativi militari oggi esistenti al Mondo, fondata alla fine del Settecento, poiché i due alpinisti che l'hanno scalata sono stati allievi di questa Accademia.

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📌 E sempre in tema "alpinismo" e "Abruzzi", torniamo oltre un secolo dietro. Nel 1909 Amedeo di Savoia-Aosta primo "Duca degli Abruzzi" guidò un'importante spedizione nel tentativo di scalare proprio il K2, che sarebbe poi stato conquistato nel 1954.

In onore del Duca alpinista, a seguito di quella spedizione, sul Karakorum esistono un 🏔《ABRUZZI GLACIER》 (=Ghiacciaio Abruzzi) e un 🏔《ABRUZZI SPUR》(=Sperone Abruzzi) , la cresta del K2 lungo la quale fu tentata la scalata del 1909. 

Come ricorda la Società Geografica Italiana, la spedizione del Duca degli Abruzzi nel 1909 fu il tentativo più ambizioso per quell'epoca se paragonato alle spedizioni precedenti.

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👉 Qui di seguito, il racconto della spedizione sul K2 del 1909 (Società Geografica Italiana):

🌐 https://societageografica.net/wp/2020/04/22/il-duca-degli-abruzzi-e-il-k2/#_ftn2


🎞 Tornando al 2014, la spedizione di Leonessa è stata successivamente celebrata anche da un film-documentario.

👉 Qui di seguito, il racconto della spedizione del 2014 sulla pagina 《leonessa.org》 e su 《Il Messaggero - Rieti》del 21 dicembre 2014:

🌐 http://www.leonessa.org/2014/varie/karakorum/karak/karak1.htm


🌐 https://www.ilmessaggero.it/AMP/rieti/cai_leonessa_pakistan-765517.html 

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Mauro