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L'Aquila, piazza San Filippo: veduta d'insieme. (Foto: Mauro Rosati, 2025) |
🚩 L'Aquila, Piazza San Filippo (Quarto di San Pietro):
un'omogenea e studiata scenografia urbana barocca nel cuore della nostra città.
📍 Un largo che si apre lungo Via Cavour delimitato da una facciata sobria ma elegante, dalle forme morbide e sinuose, che abbraccia tutti gli edifici alle sue spalle creando una percezione visiva uniforme: Piazza San Filippo (《Largo San Filippo》 nel Viario ufficiale del Comune-Città dell'Aquila) è un esempio compiuto di urbanistica barocca studiato e pensato secondo una logica definita.
↪ La piazzetta non si trova in un posto casuale ma svolge una funzione ben precisa che unisce rispettosamente e intelligentemente architettura e urbanistica.
Siamo infatti all'altezza della chiesa (oggi teatro) di San Filippo (San Filippo Neri) fondata a L'Aquila dai Padri della Confederazione dell'Oratorio di San Filippo Neri (《C.O. = Confoederatio Oratorii Sancti Philippi Nerii》), ossìa i Padri Oratoriani, comunemente noti anche come Padri Filippini, dal nome del fondatore.
↪ Lo slargo che vediamo si sviluppa quindi di fronte alla chiesa come uno spazio teatrale dal quale assistere a uno spettacolo, affinché chi passa di lì possa ammirare la facciata della chiesa stessa, situata dal lato opposto: in pratica una 《platèa》, proprio come a teatro e, possiamo osservare in aggiunta, la parola 《piazza》 deriva dal latino 《platĕa》, a sua volta dal greco 《plateía》, con riferimento al concetto di largo, aperto.
↪ La platea dei teatri, infatti, è una 《piazza》 antistante al palcoscenico, dove sono collocate le poltrone dei posti a sedere; e proprio per questo il vocabolo 《platea》è passato, per metonìmia a indicare anche il pubblico stesso che assiste a un certo evento (spettacolo teatrale, concerto, conferenza, ecc.).
📍 Piazza San Filippo si mostra come una soluzione urbanistica coordinata con criterio e che, seppur con un linguaggio stilistico differente, ricorda concettualmente l'impostazione di Piazza Sant'Ignazio a Roma, la quale si apre dinanzi alla chiesa gesuita di Sant'Ignazio di Loyola, intitolata al fondatore della Compagnia di Gesù (《S.J. /S.I. = Societas Jesu / Societas Iesu》) , nota per la finta cupola prospettica opera di Andrea Pozzo e affiancata dal Collegio Romano, in origine casa d'istruzione fondata e gestita dai Padri Gesuiti e oggi sede centrale del Ministero della Cultura.
📍Torniamo di nuovo alla nostra Piazza San Filippo.
Quando passiamo per Via Cavour fermiamoci per qualche istante a contemplare questo accogliente angolo di città raccolto e ben disegnato, situato nel cuore del Quarto di San Pietro e a poca distanza dalla Piazza del Duomo (Piazza del Mercato)!
Dal portale della chiesa-teatro ammiriamo la piccola e graziosa piazza e poi proprio dalla piazzetta guardiamo a sua volta la facciata della chiesa!
Nota integrativa.
📍Così come accaduto per la chiesa gesuita di Santa Margherita (in origine parrocchiale di Santa Margherita della Forcella), sempre a L'Aquila, anche la chiesa di San Filippo è rimasta con la facciata 《a grezzo》 ossia con le pietre predisposte per il montaggio del prospetto che non venne poi realizzato.
Un fenomeno che riscontriamo spesso, parzialmente o integralmente, anche in altre città e generalmente dovuto a circostanze sfavorevoli (ad esempio economiche) che non resero possibile il completamento dei prospetti, soprattutto nei casi di facciate particolarmente ampie
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Curiosità - I doppi numeri civici.
📍Accanto ai portali che si affacciano su Piazza San Filippo possiamo osservare in almeno un caso la presenza di due numeri civici contemporaneamente: uno più basso e uno più alto.
❓ Perché due numeri civici?
❗ La spiegazione più plausibile, sulla base di altri esempi storicamente attestati in città, ci suggerisce l'ipotesi che la piazza seguisse in origine la numerazione dell'odierna Via Cavour, senza distinzione; poi, in un secondo momento, quando il largo è stato intitolato ufficialmente come 《Piazza/Largo San Filippo》, i portali che si aprono nel bel prospetto barocco hanno acquisito una numerazione indipendente rispetto a Via Cavour.
↪ Quindi possiamo dedurre che il numero con il valore più alto appartenga alla vecchia numerazione civica mentre quello con il valore più basso sia il civico più nuovo ed oggi valido.
Mauro Rosati
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