L'《OZIO》 È IL PADRE...DELLE VIRTÙ
➡️ L'《ozio》 è il padre...delle virtù!
Parafrasando un noto e diffuso detto.
📍 Non si tratta dell'《ozio》 come lo intendiamo noi Oggi, bensì dell'《ozio》 (otium) com'era concepito dagli Antichi: un tempo di riposo, libero e lontano dal 《negozio》(negotium), da impiegare in modo auto-costruttivo nella coltivazione dell'intelletto e del corpo, mediante attività di vario tipo.
📍 Tale era l'importanza dell'《otium》 nell'Antichità al punto che esso diveniva centrale nella scansione del tempo quotidiano.
I《negotia》 (plurale di《negotium》), ossia gli affari e le incombenze quotidiane, erano "negazione dell'ozio", come suggerisce la parola stessa (neg-otium): quindi, vale a dire, delle pause tra un momento e l'altro di ozio.
📍 Recuperare questa accezione positiva di 《ozio》 anche nella nostra epoca, significa investire al meglio il nostro tempo libero, impiegandolo in una proficua e attiva coltivazione dei nostri interessi, delle nostre passioni.
L'ozio, quindi, come momento di accrescimento interiore e non solo, e non come tempo di inerzia improduttiva o, peggio ancora, di bagordi.
➡️ Un《ozio》 di questo genere non sarà portatore del vizio, bensì di molte virtù.
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📖《[...] otium era il tempo libero dalle occupazioni della vita politica e dagli affari pubblici (cioè dai negotia), che poteva esser dedicato alle cure della casa, del podere, oppure agli studî (donde la parola passò a indicare gli studî stessi, l’attività letteraria) [...]》
(《Ozio》 in Vocabolario Treccani, significato n. 2).
Mauro