(Foto: Marta Vittorini, 2022) |
QUEL MURALE A BARISCIANO:
IL FILO CONTINUO DELLA STORIA
A Barisciano (L'Aquila), uno dei maggiori castelli del Contado aquilano fondatori della nostra Città, un capolavoro pittorico arricchisce la centrale Piazza del Mercato, in Via Vetulasio.
Si tratta di un murale opera dell'artista bariscianese Callisto Di Nardo, commissionato nel 2018 dalla locale associazione culturale 《Il Sito》.
Realizzato secondo la tecnica detta 《trompe-l’œil》 (=inganna l'occhio), consistente nella creazione di effetti tridimensionali, di profondità, quasi 《iperrealisti》 in certi casi.
Esprimo di seguito le mie personali impressioni ammirando questo splendido dipinto paesaggista e, a mio avviso, magnificamente 《iperrealista》.
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Barisciano (L'Aquila) -
🎨Che gradevole stupore osservare quel murale in Piazza del Mercato, nel cuore del borgo:
è meravigliosamente inserito nel contesto.
🌤️ Una profondità ariosa che espande lo spazio fisico verso una spazialità pittorica notevole.
Stupendamente e armonicamente variegato nei colori, senza eccessi disturbanti nelle tonalità, né contrasti stridenti.
Unisce tradizione e contemporaneità senza stacchi bruschi, esprimendo il concetto della Storia come filo continuo attraverso i tempi.
Le vedute tra le arcate si compenetrano, accomunate dallo sfondo unitario che sfuma verso una sorta di cenno metafisico nei volumi degli edifici accennati a sinistra.
I personaggi stessi fanno da filo conduttore tra un'arcata e l'altra, e tra lo spazio dipinto e quello reale, in una narrazione continuativa:
le signore che lavorano a maglia, le galline sul lastricato, il signore che suona l'organetto, il gatto placidamente adagiato sul muretto, il mandorlo fiorito, la cima del verde cipresso più in fondo, dietro alcuni edifici simbolo di Barisciano, tra i quali San Flaviano al centro con il robusto campanile.
Piccola curiosità. Un po' a sinistra del gatto si nota anche un piccolo 《inserto》 del muro reale, con la scritta 《ENEL》 che si camuffa bene tra il selciato dipinto dei gradoni della cordonata, integrando oggetto materiale e spazio figurato.
In primo piano la signora con la conca unisce la scena destra con quella centrale aperta sull'ampia piazza con cordonata (una scalinata con gradoni bassi raccordati da un 《cordone》 in pietra). Il cane che si alza con le zampette sulla colonna collega fra loro l'arcata centrale, l'arcata sinistra e il selciato reale in porfido.
Poi lo sguardo avanza verso i campi sulla sinistra, con il Corno Grande che campeggia armonicamente sullo sfondo, immerso in un leggero sfumato atmosferico.
Un viaggio nel tempo e nel linguaggio figurativo, all'interno dello stesso spazio.
La visione d'insieme è armonica e unitaria, con un'abile fusione di sfumature stilistiche che arrivano fino al bel 《naïf》dei campi, accanto al già citato 《metafisico》 delle case a sinistra, e al paesaggismo realista d'insieme.
Poi, sempre a sinistra, quel cenno quasi di 《street art》 metropolitana, nel lembo sollevato che svela un muro a mattoni. Davanti ai mattoni, il cippo miliare della Claudia Nova che richiama l'antichità romano-italica del territorio e chiude questo circuito spazio-temporale, invitando lo sguardo a ripetere il giro.
Una spazialità così vera che viene voglia di passare tra quelle arcate, attraversando il muro fisico un po' come fosse l'ingresso al 《binario 9 ¾》 nella saga di Harry Potter. 🧙🏼♂️ 🧙🏻♀️
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Un'opera che mi entusiasma tanto! 👍🏻
Mauro
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Sulla personalità artistica di Callisto Di Nardo vedi, per esempio:
https://ilblogdeicinturelli.wordpress.com/2021/04/25/i-panorami-di-callisto-di-nardo-2/
(URL consultato in data 25/04/2022)