martedì 30 agosto 2022

TAMERICI, PINI, OLEANDRI - PASSEGGIANDO SUI LITORALI

 

Spazio a verde lungo un tratto del Lido di Tortoreto:
tamerìci, oleandri, pini e palme
(Foto: Mauro Rosati, 2019)


TAMERICI, PINI, OLEANDRI - 

PASSEGGIANDO SUI LITORALI


🚶‍♂️Quando mi trovo a camminare su un litorale, lungo una passeggiata lungomare - e non solo -, c'è una pianta in particolare che attrae istintivamente il mio sguardo: 

la tamerìce.


🌿 Semplice, non appariscente, resiliente (impiegando un aggettivo in voga) per la sua capacità di adattarsi a quel particolare ecosistema: 

ha poche esigenze d'acqua, cresce nella terra salmastra, le sue foglie - se viste da vicino - sembrano tenui aghetti affusolati, eppure sa offrirci splendide chiome "cotonate" e piacevoli ombre. 

🟢 È proprio per questa sua delicata semplicità, per questo suo non voler apparire, per questa sua bellezza discreta, che mi attrae molto: 

una bellezza "acqua e sapone", spontanea, selvatica, naturale.


🌊 I nostri litorali mediterranei ne sono ricchi, eppure una visione urbanistica quasi da scenografie 《tropical-hollywoodiane》 spinge da anni molte amministrazioni locali a ridisegnare pesantemente i paesaggi di tanti viali e passeggiate marittime, con tagli di alberature non necessari e lunghe piantumazioni di palme 《ornamentali》, talora dalla dubbia bellezza e prive di efficacia pratica (quantomeno dal mio personale punto di vista):

non fanno ombra quando sono basse e - in genere - non ne fanno granché neppure quando sono alte, a meno che non siano fittamente assiepate.


🌴 Il problema non è tanto la palma in sé quanto il senso di tagliare alberature sane già esistenti per sostituirle con le palme ornamentali.

⁉️ E la domanda che mi pongo è più o meno sempre la stessa:

perché sacrificare le belle e riservate tamerici, gli stupendi pini marittimi che ombreggiano tanti viali litoranei, i frondosi e fioriti oleandri che rallegrano la vista?


🌳 Personalmente nessuna palma è ancora riuscita a suggestionarmi, né a rinfrescarmi, come le lunghe infilate prospettiche di pini "a ombrello"; 

🌺 nessuna palma è ancora riuscita a incantarmi come la vivida bellezza mediterranea dei rigogliosi oleandri; 

🌳 nessuna palma è ancora riuscita ad affascinarmi come le selvatiche e discrete tamerici.


🌴 - Sempre opinione personale - discorso diverso si potrebbe fare per alcuni esemplari di palma coltivati negli orti botanici - ben curati - e per le utili palme "da frutto" che però, per differenti motivi pratici, non potremmo piantumare sulle vie litoranee.


Mauro

-----------------------------------------------------


(Nella foto in alto: spazio a verde lungo un tratto del Lido di Tortoreto - agosto 2019;

l'inquadratura - "al volo" - raccoglie le essenze in questione: 

tamerice, pini, oleandro e...palme 😄)

sabato 27 agosto 2022

JENS ERIK CARL RASMUSSEN - PAESAGGISTA E NON SOLO

 



JENS ERIK CARL RASMUSSEN - 

PAESAGGISTA E NON SOLO


📌 🎨 JENS ERIK CARL RASMUSSEN (1841-1893), danese, pittore paesaggista e non solo.


📌 Nella sua ricca produzione troviamo vedute della vasta terra di Groenlandia 🇬🇱, della sua popolazione Inuit, e anche altro: 

scene di genere e in particolare scene marittime, con qualche sguardo anche al Mediterraneo italiano (ad es. la costiera di Sorrento); paesaggi estivi e paesaggi invernali; ritrattistica.  


🎨 Una selezione di opere d'arte di Carl Rasmussen è disponibile in: 

https://g.co/kgs/jbtpQb


🎨 Una più ampia galleria è invece consultabile all'indirizzo:

http://www.artnet.com/artists/carl-jens-erik-c-rasmussen/past-auction-results

-----------------------------------------------------


➡️ Nell'immagine in alto: il sole di mezzanotte dalla costa groenlandese

 (《Midnatsstemning ved den grønlandske kyst = Atmosfera di Mezzanotte sulla costa di Groenlandia》, 1872)


( Fonte immagine: 

https://da.m.wikipedia.org/wiki/Fil:Carl_Rasmussen_-_Midnatsstemning_ved_den_gr%C3%B8nlandske_kyst_-_KMS993_-_Statens_Museum_for_Kunst.jpg )

___________________________________

domenica 21 agosto 2022

LA 《CORSA DEI BÀRBERI》

LA 《CORSA DEI BÀRBERI》


Uno spunto di storia romana da una bella foto condivisa da Walter Cavalieri nel gruppo FacebookFoto Inedite e Rare (2)》, dal gruppo 《Memorie di Roma》.

https://www.facebook.com/groups/142434417351616/permalink/476345137293874/


L'immagine riporta in didascalia: 《Piazza del Popolo, 1870 (Digital Public Library)》.


La celebre Piazza romana è ritratta in una foto scattata dal lato del Pincio, con la visuale rivolta verso l'asse di Via Cola di Rienzo, che conduce oltre il Tevere.

In fondo si vede infatti la Cupola della Basilica di San Pietro Apostolo in Vaticano.

In primo piano si vede una delle due colonne 《rostrate》 ossia con ròstri lungo il fusto, àncore sempre lungo il fusto, e - in cima - una panòplia, ossia un assortimento di armi e corazze disposte a trofeo. La tipologia richiama le colonne rostrate trionfali dell'Antica Roma.


L'inquadratura della foto è stretta sulla piazza, per cui non si vede Porta del Popolo (o Porta Flaminia).

La Porta civica è infatti situata sulla destra, però fuori dal campo dell'immagine.

A sinistra c'è invece via del Corso, sempre fuori dal campo visivo dello scatto.

-----------------------------------------------------


Nella foto d'epoca appena descritta, si nota un'arena installata alla sinistra dell'obelisco, sul lato di Via del Corso.


Tra i commenti al post del gruppo 《Memorie di Roma》 si legge che l'arena veniva installata per la 《Corsa dei cavalli bèrberi (o bàrberi)》.


Da articoli/racconti postati in diversi siti a tema, si apprende che questa corsa di cavalli era una tradizione del Carnevale romano, la quale risaliva ai tempi della Roma pontificia, e che si svolse - pare - fino al 1883 quando venne abolita dalle autorità pubbliche.


I cavalli in gara partivano da Piazza del Popolo, come in un palio, percorrevano la Via Lata (oggi Via del Corso, prolungamento urbano della Via Flaminia), e giungevano infine in Piazza San Marco (oggi Piazza Venezia). 

A differenza di altri palii, i cavalli bèrberi - ornati di piumaggi - non erano guidati da un fantino ma venivano pungolati mediante il cosiddetto 《espediente della prescia》, e incitati lungo il percorso attraverso la folla di spettatori che assistevano.

-----------------------------------------------------


In un dipinto si vede la partenza da Piazza del Popolo, in un'arena molto simile a quella della foto del 1870.

( Fonte immagine dipinto:

https://www.visitareroma.eu/wp-content/uploads/2018/01/BERBERI.PIAZZADELPOPOLO.jpg )


La prospettiva di questo dipinto è situata a un angolo di circa 90° rispetto alla prospettiva della foto del 1870.

Il dipinto ritrae la partenza della corsa dal lato di Via del Corso, guardando verso l'obelisco e, più in fondo, verso Porta del Popolo (Porta Flaminia); quest'ultima con alcune differenze rispetto all'aspetto odierno.

-----------------------------------------------------


Ringrazio Walter Cavalieri per la foto di spunto.


Mauro

___________________________________


Di seguito, un po' di sitografia di riferimento:


https://www.laziogourmand.com/il-carnevale-romano-e-la-corsa-dei-cavalli-berberi/


https://www.museodiroma.it/it/opera/la-corsa-dei-barberi


https://www.raccontidalvicinato.it/il-carnevale-romano-e-la-corsa-dei-cavalli-barberi/


https://www.visitareroma.eu/la-via-del-corso-la-sua-storia-legata-al-carnevale/


https://www.visitareroma.eu/non-mette-la-prescia-al-culo/


 

martedì 16 agosto 2022

IL PENNERONE - Vocaboli e toponimi agrari

La nostra storia agraria, vocaboli e toponimi - Il PENNERONE


🟢 Il PENNERONE / Il PINNERONE / Ju PINNERO'


📌 Si tratta di una pietra cilindrica, più o meno grande, che serviva per la spremitura (torcitura) dell'uva/vinacce o delle olive, a seconda dei casi e delle zone.
Al centro di questa pietra veniva fissato un asse verticale, spesso in legno, dotato di 《manici》 sporgenti che servivano per far ruotare il palo insieme al pinnerone.
La rotazione poteva essere a trazione umana o animale (ad esempio un asino).


➡️ Talora, per estensione, questo vocabolo può essere anche topònimo indicante il luogo/località in cui si trovava il 《pennerone》.
___________________________________


📌 Una nuova parola, quindi, dalla nostra storia agraria, sempre da un post pubblicato nel gruppo FacebookPaganica de 'na vote》:


Nel post è citato un passo estratto da un documento d'archivio del 1807: 

《[...] dove posa la pietra del torcitore, o sia il pennerone [...]》.
Nello stesso post è presente anche una foto, del signor Francesco de Paulis, che ritrae un pennerone ancorato all'asse verticale di legno, sito a Paganica nelle campagne del Contado a est di L'Aquila.


📌 Un'altra attestazione del 《pennerone》, è testimoniata dalla signora Antonella Pezzopane che racconta del 《PINNERONE》 di Onna, a poca distanza da Paganica, sempre nella campagna aquilana:
A Onna  c'era il pinnerone!   Era il posto di ritrovo per  fare due chiacchiere. Sempre pieno di  giovani  la sera.》.

📌 《Ju PINNERO'》 di Onna, di cui parla anche la signora Marzia Masiello in questo post del 2020 su "Radio L'Aquila 1":

Nel caso di Onna sarebbe bello e importante ricollocarne un esemplare nel luogo in cui si trovava, per coltivarne attivamente il significato sociale negli usi e nella memoria storica del paese.
-----------------------------------------------------


📌 Un'altra testimonianza dei 《pinneroni》 si ritrova, ad esempio, anche nella Bassa Valle dell'Aterno, come ad Acciano (L'Aquila):
《[...] Acciano è famosa per le sue cantine scavate nella roccia calcarea, dove, non in tutte, si trova una grossa pietra cilindrica chiamata “pinnerone” che serviva a spremere le vinacce [...]》
(Da:
___________________________________


📌 Il pinnerone per la spremitura delle olive è invece narrato in questo post del 2005:

Il meccanismo descritto è sostanzialmente sempre lo stesso, come abbiamo visto, a prescindere che si tratti di uva/vinacce o di olive:
《[...] Quanta fatica per farlo,per trasportarlo al "montano"dove veniva appeso ad un asse come pressa e dove un asino paziente e rassegnato iniziava,come un rito,a girare intorno al palo,muovendo le grosse pietre circolari [...]》.
___________________________________


Un ringraziamento, per gli spunti, alla signora Antonella Pezzopane per la sua testimonianza diretta del 《pinnerone》 di Onna e al signor Fernando Rossi, studioso e amministratore del gruppo FacebookPaganica de 'na vote》, autore dell'interessante post.


Mauro



mercoledì 10 agosto 2022

LA NOSTRA STORIA AGRARIA - TOPONIMI E VOCABOLI

La nostra Storia - Toponimi e vocaboli agrari


🟢 le MASSALE, lo CANNO, SPAONA'


Partendo da un post pubblicato nel gruppo Facebook 《Paganica de na vote》 :

https://www.facebook.com/groups/509542385852575/permalink/2447546365385491/


📌 《Le MASSALE》: località con pozzo o fosso per la purgatura della canapa. 

Toponimo attestato in alcune aree delle campagne intorno a L'Aquila, dove le caratteristiche dei terreni erano più favorevoli alla coltivazione della Canapa comune (Cannabis sativa) - 《lo CANNO》 - fibra vegetale molto utilizzata in passato e talora, più sporadicamente, ancor oggi, ad esempio nella impermeabilizzazione dei giunti delle tubature idrauliche, anche se generalmente sostituita da fibre artificiali.


📌 In particolare nella campagna ad est dell'Aquila è presente una 《Via delle Massale》- importante odonimo agrario - nella frazione di Onna e la località 《le Massale》 nella vicina frazione di Tempèra, entrambe situate in aree dove la maggior presenza d'acqua favoriva la coltivazione della Canapa comune.


📌 Come riferisce il signor Vincenzo Rossi, riguardo alla frazione aquilana di Tèmpera, 《le MASSALE》 è la località dove si metteva 《a cura' lo CANNO》 (a curare la canapa) dentro dei fossi appositi.


📌 Sempre il signor Vincenzo Rossi:

《[...] ricordo da ragazzo che i vecchi agricoltori, dopo aver seminato la canapa, prima di raccoglierla, dicevano che dovevano andare a "SPAONA' ". Significava  di estirpare le piante infestanti, questo lavoro si faceva rigorosamente al mattino, altrimenti se scaldava il sole, un odore strano ti dava fastidio. Dopo anni mi sono reso conto di quel fastidio, era il fiore e che oggi é droga, mentre con lo stelo si faceva la rinomata canapa, che lavorata particolarmente, si usava in tanti modi.》


Ringrazio il signor Vincenzo Rossi per la testimonianza toponomastica e dialettale, e il signor Fernando Rossi, studioso e amministratore del gruppo 《Paganica de na vote》, per il post da cui ho tratto spunto per questo brevissimo excursus.

___________________________________


📌 Nota. Nel dialetto aquilano, e sue varianti, è presente il genere neutro che al maschile è distinguibile dall'uso dell'articolo 《lo》 al posto di 《ju / lu》. Entrambi si traducono come 《il》 con la differenza che 《lo》 indica sostanze, oggetti, concetti astratti, espressi appunto nel genere neutro (lo cacio = il cacio, il formaggio; lo stupidu = il futile; lo canno = la canapa).


___________________________________


📌 Sulla canapa, più in generale.

I vari passaggi della Canapa coltivata (Cannabis sativa):

da quella grezza a quella lavorata, fino a quella tinta:

- Canapa in erba;

- Canapa greggia, ossia macerata e battuta;

- Canapa graffiata o spinata;

graffiata o spinata in gargiolo;

- Canapa, e stoppa di canapa filata greggia;

imbiancata;

filata e tinta.


📖 ( Fonte《Tariffa generale per l'esazione dei dazj d'introduzione, uscita e transito nel territorio degli Stati Estensi》, 1816.

https://www.google.it/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://www.icar.beniculturali.it/biblio/pdf/LexEsten/vIIIc33/02_T3_1816c33.pdf&ved=2ahUKEwikkfvtubz5AhXTXfEDHZjHBeoQFnoECC8QAQ&usg=AOvVaw1U24iL2DYw6EceqwmqYG8Z )

-----------------------------------------------------


📖 Il lemma 《Canapa》 nel Grande dizionario della lingua italiana UTET:

pag. 614

https://www.gdli.it/pdf_viewer/Scripts/pdf.js/web/viewer.asp?file=/PDF/GDLI02/GDLI_02_ocr_619.pdf&parola=c%C3%A0napa


pag. 615

https://www.gdli.it/pdf_viewer/Scripts/pdf.js/web/viewer.asp?file=/PDF/GDLI02/GDLI_02_ocr_620.pdf&parola=canapa

-----------------------------------------------------


📖 A. Buonopane,《La Canapa nel Veneto romano: testimonianze epigrafiche》:

https://www.google.it/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://www.academia.edu/2110317/La_canapa_nel_Veneto_romano&ved=2ahUKEwikkfvtubz5AhXTXfEDHZjHBeoQFnoECDcQAQ&usg=AOvVaw30OaGB_KA2kwZJVSPaVBWl

___________________________________


Mauro



lunedì 8 agosto 2022

TRA SPÀLATO E RAGUSA (DI DALMAZIA) - IL PONTE DI SABBIONCELLO

 

Veduta notturna
(Fonte immagine:
https://www.greenme.it/wp-content/uploads/2022/08/nuovo-ponte-croazia-1024x683.jpg )


Veduta diurna dall'alto
(Fonte immagine:
https://www.ansa.it/webimages/img_457x/2022/7/25/71eb79a48ee9d6e8a9e38ec8b3098df3.jpg )




TRA SPÀLATO E RAGUSA 
(DI DALMAZIA) -
IL PONTE DI SABBIONCELLO



🌍 🇧🇦 La Repubblica di Bosnia ed Erzegovina dispone di uno stretto ma importante 《corridoio》 territoriale, largo pochi kilometri, che le consente lo sbocco sul Mare Adriatico e quindi le comunicazioni marittime. 
Si tratta del 《corridoio di Neum》 dal nome della città portuale bosniaca.

📌 Questo 《corridoio》- però -《taglia》 in due il territorio della Croazia 🇭🇷, 《isolando》 amministrativamente a sud la Contea raguseo-narentana, ossia il distretto di Ragusa di Dalmazia (Dubrovnik), rendendola quindi un'exclave rispetto al resto della Croazia, situata prevalentemente a nord del 《corridoio di Neum》.

📌 Pertanto, fino a poco tempo fa, se dalla Croazia si doveva raggiungere la contea-exclave di Ragusa/Dubrovnik, bisognava attraversare per due volte (entrata e uscita), la frontiera con la Bosnia ed Erzegovina.
E viceversa, ovviamente.

🏗 Per tale motivo, dopo alterne vicende di natura politica ed economica, è stato costruito il 《Ponte di Sabbioncello》: un ponte prevalentemente strallato che attraversa circa 2,4 km di mare, collegando il territorio della Croazia direttamente con la contea di Ragusa/Dubrovnik, aggirando il 《corridoio di Neum》 e approdando sulla penisola di Sabbioncello (Pelješac) nel territorio amministrativo di Ragusa/Dubrovnik.

📌 Il ponte, inaugurato il 26 luglio 2022, attraversa il mare proprio di fronte allo sbocco bosniaco di Neum: per questo, l'altezza del piano stradale sul livello delle acque e la larghezza delle campate hanno dovuto tenere in conto la necessità di consentire il transito regolare delle navi in entrata e in uscita dal porto bosniaco di Neum.
-----------------------------------------------------

🌍 Nota. Per orientarci meglio:
lo sbocco del corridoio di Neum e il nuovo ponte si trovano pressappoco a una latitudine compresa tra San Benedetto del Tronto e la frazione di Porto d'Ascoli, poco più a nord del confine Marche-Abruzzi.
Semplicemente, sulla sponda opposta del Mare Adriatico.


Mauro
___________________________________

➡️ Qualche ulteriore dettaglio sul ponte è disponibile, ad esempio, in:
___________________________________

P.S. A prima vista un ponte 《strallato》 può sembrare uguale a un ponte 《sospeso》. Il principio è simile ma con una variabile sostanziale.
La differenza principale è nella posizione-struttura dei cavi che reggono le campate del ponte.
Nel ponte 《sospeso》 grandi cavi portanti - a parabola - partono dai piloni, e da ciascuno di questi grandi cavi scendono dei cavi minori (pendìni) che mantengono in sospensione l'impalcato della strada.
Nel ponte 《strallato》, invece, i cavi che sostengono la strada partono tutti quanti dai piloni. Questi cavi si chiamano 《stralli》 , sostantivo utilizzato nel linguaggio nautico, da cui l'aggettivo 《strallato》.
___________________________________


 

martedì 26 luglio 2022

《LA DONNA DI BROOKLYN》

Targa apposta nel 1951 in memoria di Emily Warren Roebling, del marito Washington Roebling e del suocero John Augustus Roebling.
(Fonte immagine:
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/28/Emily_Warren_Roebling_plaque_-_Brookling_Bridge%2C_New_York_City.jpg/1280px-Emily_Warren_Roebling_plaque_-_Brookling_Bridge%2C_New_York_City.jpg )

 

Emily Warren Roebling e il ponte di Brooklyn in costruzione (anni 1869-1883).
(Fonte immagine:
https://www.amightygirl.com/wp/wp-content/uploads/2019/09/emily-roebling-brooklyn-bridge-blog-web.jpg )


《LA DONNA DI BROOKLYN


《[...] Dietro ogni grande opera possiamo trovare la dedizione e lo spirito di sacrificio di una donna [...]》


Emily Warren Roebling (1843-1903), Emily Warren da nubile, originaria di famiglia dell'alta società statunitense, attivista nei movimenti per il diritto di voto alle donne, poi anche imprenditrice e tante altre cose.


📌 Tra le molte qualità di questa personalità, ve n'è una particolarmente rilevante:
Emily Warren ebbe un ruolo attivo, di primo piano e determinante nel grande cantiere per la costruzione del celeberrimo ponte di Brooklyn (1869-1883) a New York, ossia il ponte sospeso sull'East River che collega l'area di Manhattan con il quartiere di Brooklyn (da cui il nome appunto).


📌 Emily Warren, aveva infatti sposato Washington Roebling, ufficiale e ingegnere, figlio dell'ingegnere tedesco John Augustus Roebling.
Quest'ultimo ideò e progetto un grande ponte sospeso tra le due grandi aree di New York, centro urbano all'epoca in espansione edilizia e demografica, affinché Manhattan e Brooklyn divenissero un'unica città.
Il progetto di John Augustus Roebling era particolarmente imponente e impegnativo per i tempi, anche per l'altezza dei due piloni e per la 《luce》 del ponte; il primo ponte sospeso con cavi in acciaio.

Nel 1867 Emily Warren accompagnò il marito Washington Roebling in Europa, dove si era recato per volere del padre John Augustus, affinché studiasse le recenti tecniche costruttive per la posa in opera di fondamenta subacquee mediante l'utilizzo di cassoni pressurizzati.
Quando, nel 1869, il progettista John Augustus Roebling morì accidentalmente, il figlio Washington subentrò nella direzione del cantiere del ponte.

Negli anni del cantiere diversi operai morirono a causa di embolie provocate dalle immersioni per la messa in opera dei cassoni pressurizzati e per altre attività subacquee di cantiere. Lo stesso Washington Roebling rimase parzialmente invalido e debilitato a causa dei danni da decompressione.


📌 Così, nel 1872, la moglie Emily Warren, che aveva seguito il percorso dell'opera fin dalla progettazione, assunse un ruolo centrale nella direzione del cantiere sia per l'esperienza maturata, sia come collegamento fra le direttive tecniche del marito - costretto in casa a Trenton - e il gruppo operativo degli ingegneri sul cantiere del ponte.
Negli stessi anni, la Warren rivestì sostanzialmente anche un ruolo da avvocato a favore del marito, dimostrando che egli era pienamente in grado di continuare ad assolvere le funzioni di ingegnere-capo, le quali non erano state inficiate dalla parziale invalidità fisica.
Nel maggio del 1883 il ponte di Brooklyn venne inaugurato, ed Emily Warren ebbe l'onore di guidare la prima carrozza lungo il percorso, partendo dalla riva di Brooklyn.


📌 Negli anni successivi, la Warren fu attiva in numerose attività e associazioni di carattere sociale e filantropico, tra le quali la 《Daughters of American Revolution》 (Le Figlie della Rivoluzione Americana).
Nel 1899 ricevette l'attestato in diritto commerciale a conclusione del Corso di Giurisprudenza per Donne dell'Università di New York (all'epoca, infatti, le donne non erano ammesse alla facoltà di giurisprudenza ordinaria).

___________________________________

➡️ A rendere merito alla personalità di Emily Warren, per il suo ruolo centrale nella costruzione del ponte di Brooklyn, nel 1951 fu apposta una targa che la menziona con pari dignità insieme al suocero progettista John Augustus Roebling e al marito, ingegnere capo, Washington Roebling.


➡️ Così recita la targa commemorativa:

The builders of the bridge

dedicated to the memory of

Emily Warren Roebling

1843-1903

whose faith and courage helped her stricken husband 

Col[onel] Washington A[ugustus] Roebling. C[hief] E[ngineer]

1837-1926

complete the construction of this bridge

from the plans of his father

John A[ugustus] Roebling. C[hief] E[ngineer]

1806-1869

who gave his life to the bridge. /

Back of every great work we can find 

the self-sacrificing devotion of a woman. /

This tablet erected 1951 by

"The Brooklyn Engineers Club"

with funds raised by popular subscription.》


(《Dedicata dai costruttori del ponte

alla memoria di 

Emily Warren Roebling 

1843-1903 

di cui la fiducia e il coraggio aiutarono il suo marito infortunato

Colonnello John Augustus Roebling - Ingegnere Capo

1837-1926 

a completare la costruzione di questo ponte 

sulla base dei progetti di suo padre

John Augustus Roebling - Ingegnere Capo

1806-1869 

che diede la sua vita per il ponte. /

Dietro ogni grande opera possiamo trovare

la dedizione e lo spirito di sacrificio di una donna. /

Questa targa è stata apposta nel 1951 dal

Club degli Ingegneri di Brooklyn 

grazie ai fondi raccolti con una sottoscrizione popolare.》).



📖 Nel 2022 è stato pubblicato il romanzo 《La donna di Brooklyn》, ispirato alla vicenda biografica di Emily Warren.



Mauro



( Le notizie sono state selezionate, sintetizzate e rielaborate partendo da varie fonti sitografiche e, principalmente, dal lemma dell'《Encyclopaedia Britannica》 specificamente dedicato a Emily Warren Roebling:

URL consultato in data 26/07/2022)



lunedì 18 luglio 2022

PASSERI, GRILLI, GALLI...SUONI E 《STRUMENTI》 DELLA NATURA

PASSERI, GRILLI, GALLI...SUONI E 《STRUMENTI》 DELLA NATURA


Se i passeri 🐦 sono il mio orologio naturale - iniziano infatti a cinguettare con cadenza regolare circa 40-50 minuti prima dell'alba -,

e sono anche un po' il mio termometro 《a spanne》 - generalmente non 《twittano》 quando la temperatura massima si avvicina ai 30 °C o li supera -...

( https://pianetalaquila.blogspot.com/2021/03/gli-orologi-della-natura.html?m=1 )


...allo stesso modo, i grilli 🪳 sono il mio termometro🌡di precisione:

per la terza estate consecutiva sto osservando che iniziano a frinire quando la temperatura scende dai 25 °C in giù.

Per chi li studia di professione sarà quasi certamente una cosa scontata, ma per me è stata un'importante osservazione.

Nonostante fossi abituato ad ascoltarli fin dall'infanzia, in genere li associavo soltanto al calare della sera. Forse quando le estati erano meno calde di adesso.

Ora che le estati italiane sono diventate più calde e difficili, mi sono accorto che non iniziano allo stesso orario ogni sera, ma solo quando il calore si dissipa a sufficienza.

Per questo sono ancora più attratto dal loro frinire, perché è come se dicessero: 

- anche per oggi il caldo è passato, a quest'ora si sta bene! -.


Mauro

___________________________________

P.S. Da una settimana circa, poi, un altro canto 🎶 si è aggiunto al bel repertorio del mondo animale: 

pressappoco a metà notte, un'ora circa prima del crepuscolo mattutino, un gallo 🐓 fa sentire la sua voce.

Nel silenzio notturno il suo canto si sente nitido, dai dintorni del mio quartiere.


P.P.S. A scandire il ritmo delle ore, invece, c'è il suono di quella bella campana 🔔 discreta e decisa, alla quale ho accennato altre volte.

È molto probabile che provenga da un monastero, perché alcuni segnali orari coincidono con la scansione monastica della giornata, dì e notte.

( https://pianetalaquila.blogspot.com/2022/06/tranquillita-della-sera.html?m=1 ).




sabato 16 luglio 2022

VEXILLA ET INSIGNIA - L'ARME CIVICA DI LONGIANO

Comune di Longiano: l'arme civica.
(Fonte immagine:
https://www.comune.longiano.fc.it/immagini/logo/logo-ente.png )

 


VEXILLA ET INSIGNIA - L'ARME CIVICA DI LONGIANO


Vexilla et insignia》 (=bandiere e fregi), uno spazio dedicato a bandiere e stemmi civici da tutto il Mondo, dal piccolo Comune alla grande metropoli.

Il post di oggi è dedicato all'arme civica del Comune di Longiano (Forlì-Cesena).

___________________________________


📌 Nell'effettuare una breve ricerca storica su Longiano, mi ha particolarmente incuriosito la bella arme civica del Comune, con la raffigurazione del patrono San Cristoforo e della torre coronata nell'altro campo.

( L'immagine è tratta dal sito ufficiale del Comune di Longiano: https://www.comune.longiano.fc.it/immagini/logo/logo-ente.png ).
-----------------------------------------------------


📌 In merito alla blasonatura dell'emblema civico riporto un estratto dalla pagina https://www.araldicacivica.it/comune/longiano/ (la pagina contiene anche riferimenti bibliografici):

《 [... ] Lo stemma risale almeno al XVI secolo, non è stato formalmente riconosciuto, ma liberamente adottato dal Comune; si può blasonare:
Campo di cielo, alla figura di San Cristoforo al naturale che col bimbo sulle spalle e il bastone in pugno guada acque azzurre, increspate d’argento; le acque occupano il primo campo di una campagna partita; l’insieme è accompagnato a sinistra da una torre in raffigurazione naturalistica, munita di tre merli alla guelfa, finestrata e chiusa di nero, sormontata da una corona all’antica d’oro; la torre è fondata in un terreno arido e bruno al naturale, questi occupante il secondo campo della campagna”.

La figura di san Cristoforo indica il patrono del paese, al quale è dedicata la collegiata, mentre la torre è il simbolo che richiama il primitivo castello poi trasformato il residenza signorile nel periodo Malatestiano. [...]》.


Mauro




mercoledì 13 luglio 2022

PLENILUNIO - L'INCANTO DI SELENE

 



PLENILUNIO - 

L'INCANTO DI SELENE



L'Aquila, 13 luglio 2022


Questa sera è 🌕 SELENE a dare spettacolo, in tutto il suo splendore! 


Un plenilunio da capolavoro...

un disco chiaro, dai contorni nitidi, che si staglia in un cielo notturno limpido come acqua sorgiva, cristallino come il fresco piacevole della tenue brezza serale!

L'incantevole luce argentina che inonda la stanza!


🎨 Anche oggi il cielo ci offre un dipinto vivente:

《NYX》 - la notte - ha disteso la tela scura del fondo;

《SELENE》 - la luna - è il soggetto; a lei il centro della scena, con le sue sfumature di luce chiara, marezzate dal grigio tenue delle sue 《valli》 e dei suoi 《oceani》.

《EOS》 - l'alba - riavvolgerà la tela quando sua sorella SELENE andrà a coricarsi.


Mauro Rosati