martedì 29 agosto 2017

29 agosto 2017 - ore 14,51

29 agosto 2017 - ore 14,51




Una colonna bianca, simile a un vulcano, si innalza a circa 30 km di distanza verso la Valle Subequana!
All'inizio sembra un grosso cumulonembo, poi alla base si nota del fumo e le creste del Sirente spariscono in parte velate da quel fumo! Sembra proprio un incendio appena scoppiato ma così netto non può essere il fumo del Morrone, più distante!
Qualche decina di minuti dopo vengo a sapere che questa volta lo scempio si sta svolgendo a Secinaro!
Ma oltre alla rabbia mi viene in mente un'altra cosa: non possiamo rimanere passivi quasi tutti gli anni davanti a questi disastri. I fondi, gli uomini, i mezzi, i volontari impieghiamoli nei mesi buoni (autunno-inverno-primavera) per ripulire i sottoboschi da sterpaglie e legno secco, prodotti molto richiesti nel campo delle biomasse e a fine primavera facciamo rispettare seriamente le ordinanze tagliando l'erba e fresando i terreni vicino ai boschi! E poi facciamo taglio a sfoltimento delle piante secche, e creiamo linee tagliafuoco!
In questo modo gli incendi ci troveranno molto più preparati e faranno meno danni!

Mauro Rosati

venerdì 25 agosto 2017

Antrodoco: distrutta la 'land art' della pineta DVX

La pineta 'DVX' nel marzo del 2015
In quest'estate climaticamente disastrosa, mentre da giorni un incendio distrugge il bosco sacro del Morrone a Sulmona, il bosco dell'eremita Pietro Angelerio il 'nostro' futuro papa Celestino V, ecco che un altro scempio si sta perpetrando dal lato opposto della nostra provincia, ai confini con Rieti.
Ad Antrodoco, sul Monte Giano, un incendio ha attaccato la pineta 'DVX', distruggendola pressoché integralmente secondo quanto dichiarato questa mattina dal Sindaco di Antrodoco ( https://www.ilprimatonazionale.it/cronaca/la-nostra-identita-andata-fumo-sindaco-antrodoco-incendio-scritta-dvx-71617/ ).
Non sono né un nostalgico né sono un fan della parte opposta. Studiando la storia però ho semplicemente imparato, e continuo ad imparare, ad apprezzare il meglio di ciò che ogni periodo storico ci ha lasciato, dall'antichità ad oggi, compreso 'quel periodo storico' durato vent'anni e ancora tanto discusso da molti.
Semplicemente ammiravo quella scritta 'DVX' come opera di land art e in quanto tale, come capacità degli uomini di plasmare la natura in modo monumentale e costruttivo.
Così come, in modo diverso, nel Sud Dakota si possono ammirare il Monte Rushmore con le immagini dei quattro presidenti USA e il monte con il costruendo memoriale di Cavallo Pazzo (Crazy Horse Memorial)!
Percorrendo la ferrovia o la via Salaria da Rieti verso L'Aquila ho sempre guardato con piacere quella composizione botanica, realizzata nel 1939 con circa 20000 pini; guardavo quella composizione con piacere, senza preconcetti, per la sua bellezza in quanto tale. L'ho fotografata anche con la neve (foto).
La sciatteria e l'imprevidenza ora hanno fatto in modo che sia andata distrutta.
Spero che la comunità di Antrodoco, e non solo, faccia qualcosa per ripristinare quanto c'era, per ricreare quello che ormai era Patrimonio nazionale al di fuori di qualsiasi anacronistica lettura politica.

Mauro Rosati


P.s.: per giunta l'incendio boschivo ha aumentato anche il rischio idrogeologico per il paese di Antrodoco, considerata la ripidità del monte.

mercoledì 23 agosto 2017

Suffragio universale o suffragio ragionato?

«Secondo lui [Marsilio da Padova, XIII secolo], a comandare doveva essere solo il popolo e basta, o, per meglio dire, quella parte di popolo, da lui chiamata 'pars valentior', che in quanto a saggezza stava messa meglio della plebe incolta. Fosse vivo oggi, ci consiglierebbe di far votare solo quelli che hanno superato la scuola dell'obbligo. Ci direbbe: - Dal momento che attraverso la televisione è possibile plagiare gli animi dei più ignoranti, perché non fate votare solo i meno plagiabili, quelli cioè più istruiti e consapevoli? - E vagli a dare torto!» (cit., Luciano De Crescenzo)!
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Una breve riflessione partendo da questo simpatico e interessante passaggio dello scrittore Luciano De Crescenzo!

Il problema è che quanti, pur dotati di elevati titoli di studio sono ugualmente plagiabili. È facile distinguere per titolo di studio, più difficile distinguere per livello di plagiabilità anche a parità di livello di istruzione!
La difficoltà quindi è capire con quale criterio discernere i 'plagiabili' dagli aventi diritto al voto che non facciano danni, visto che quello dell'istruzione di suo non sembra un requisito sufficiente!

Certo è, che il suffragio universale avrà i suoi vantaggi ma anche di limiti ne ha parecchi! :-)

Mauro Rosati

sabato 19 agosto 2017

La cabina "Setta" in Viale della Croce Rossa











Viale della Croce Rossa n. 165, incrocio con via San Sisto.
La cabina «Setta» (cabina di derivazione elettrica), «in servizio ante settembre 1986»
È chiamata così probabilmente perché portava la corrente alla vicina fabbrica di sedie "Setta", già cotonificio Tobler, in via San Sisto!
Chi avesse notizie da aggiungere è ben accetto!

Mauro Rosati

Intanto vi consiglio la lettura del mio articolo sul Cotonificio Tobler di Aquila pubblicato lo scorso anno: http://news-town.it/cultura-e-societa/13672-vecchia-fornace-di-san-sisto-ai-primi-del-900,-era-un-cotonificio-all-avanguardia.html