 |
Fig. 1 - L'Aquila, palazzo Cipolloni-Cannella (Quarto di San Giorgio): cortile rinascimentale; particolare pittorico raffigurante l'Inverno. (Foto: Mauro Rosati, 2025) |
 |
Fig. 2 - L'Aquila, palazzo Cipolloni-Cannella (Quarto di San Giorgio): cortile rinascimentale; particolare pittorico raffigurante la Primavera. (Foto: Mauro Rosati, 2025)
|
 |
Fig. 3 - L'Aquila, palazzo Cipolloni-Cannella (Quarto di San Giorgio): cortile rinascimentale; particolare pittorico raffigurante l'Estate. (Foto: Mauro Rosati, 2025) |
 |
Fig. 4 - L'Aquila, palazzo Cipolloni-Cannella (Quarto di San Giorgio): cortile rinascimentale; particolare pittorico raffigurante l'Autunno. (Foto: Mauro Rosati, 2025) |
🚩 L'Aquila, cortile rinascimentale di Palazzo Cipolloni-Cannella (Quarto di San Giorgio): particolari pittorici con allegorie delle Quattro Stagioni tradizionali e dei rispettivi Mesi.
📍 Ciascuna stagione inizia con il mese in cui cade l'inizio della corrispondente stagione astronomica: tutt'oggi, l'inizio della 《stagione meteorologica》 cade convenzionalmente il primo giorno del mese in cui inizia anche quella astronomica (ad es.: l'estate meteorologica inizia il 1° giugno).
↪ Con buona probabilità le lettura delle quattro immagini inizia con l'Inverno, e più precisamente con il mese di Dicembre quando il solstizio conclude l'annuale ciclo apparente del Sole nel cielo e inaugura il nuovo anno con la rinascita simbolica della luce diurna: e infatti il Natale, festa della Natività e della Luce astronomica e divina, si celebra proprio nei giorni del solstizio invernale.
E forse non a caso l'ovale dell'Inverno si trova in prossimità della porta d'ingresso al cortile, come a voler suggerire ulteriormente che la lettura inizia da quel lato.
↪ L'Inverno non è infatti 《stagione morta》 bensì è stagione di gestazione, quando la terra fecondata dalla semina autunnale riposa prima del parto primaverile.
---------------
🔎 Ora leggiamo in dettaglio i quattro ovali dipinti inquadrati da splendidi motivi 《a grottesca》 di pieno Rinascimento, i quali richiamano linguaggi della pittura di età Romana antica.
1 - L'Inverno (Fig. 1). ❄
📍 Tre figure maschili recano in mano rispettivamente delle insegne con i nomi dei tre mesi invernali.
Da destra a sinistra leggiamo: 《DECEMBER》 > 《IANVARIVS》 > 《FEBRVARIVS》.
↪ Le personificazioni dei mesi e altri uomini in abiti pesanti, raffigurati in secondo piano, sembrano essere tutte gravitanti attorno a una fiamma situata quasi al centro dell'ovale.
📍 In primo piano osserviamo una figura maschile su di un carro, raffigurata con indumenti adatti alla stagione, in postura china verso la fiamma e con le mani raccolte nell'atto di scaldarsi: dovrebbe trattarsi della personificazione dell'Inverno raffigurato come un uomo coperto da calde vesti, e spesso anche di età anziana con allusione alla transizione tra il vecchio anno e quello nuovo.
2 - La Primavera (Fig. 2). 🌱
📍 In un'atmosfera festosa immersa nel verde vediamo tre insegne con i nomi dei mesi primaverili, ossìa, da sinistra a destra:《MARS》> 《APRILIS》>《MAIVS》.
📍 Al centro, in primo piano, una giovane donna vestita di verde, coronata da un serto (ghirlanda) verde, danza su un prato mentre reca tra le mani un altro serto verde, con la destra, e una pianta - sempre verde - nell'altra mano: in questo caso dovremmo essere davanti alla personificazione della Primavera.
↪ In secondo piano, sulla sinistra, osserviamo delle figure maschili e femminili che suonano vari strumenti musicali: riconosciamo in particolare uno strumento a corde suonato con un archetto, un triangolo, un corno, quest'ultimo allegoria di giùbilo.
📖 Di seguito una citazione che dalla Primavera ci introduce alla stagione successiva:《 La tradizione mitologica greca tramanda che, in occasione dell’equinozio di primavera, la dea Persefone, sposa del Re degli Inferi Ade, ritorni sulla terra per generare bellezza, prosperità e luce. [...]》(Fonte: https://cultura.gov.it/evento/persefone-il-ritorno-incanto-di-primavera ; URL consultato in data 27/07/2025).
3 - L'Estate (Fig. 3).🌾
📍 Siamo nella stagione dell'apice del sole, della maturazione e della raccolta, e non a caso prevalgono i colori sulle sfumature del giallo.
📍 Notiamo subito le tre consuete insegne con i nomi dei mesi corrispondenti; da destra a sinistra: 《IVNEVS》(probabile evoluzione del più classico e antico《IVNIVS》) > 《IVLIVS》> 《AVGVSTV[S]》.
📍 Al centro della scena una donna dal petto nudo, con un fascio di messi sotto il braccio destro e un mazzo di spighe di grano nella mano sinistra, troneggia su un carro di cui vediamo distintamente le ruote: l'iconografia fa pensare con buona probabilità alla dea greca Demetra (associata all'italica Cerere dai Romani), dea legata alla terra e a tutti i suoi frutti, madre della primaverile Persèfone, e ritratta quindi generalmente con sembianze più mature, alludenti anche all'estate intesa come stagione di maturazine, appunto.
📖 Una citazione integrativa:《Nell'iconografia Demetra/Cerere è tradizionalmente raffigurata con una corona di spighe sul capo e un mazzo di spighe in mano. [...]》(Treccani - Enciclopedìa dei ragazzi, 2005).
↪ In questi contesti iconografici la nudità, anche parziale, è innanzitutto indice di sacrale purezza e quindi di divinità; inoltre i seni, come anche i fianchi ampi, sono tradizionalmente associati al concetto di prosperità, similmente alla cornucòpia che, non a caso, appare talvolta nelle raffigurazioni di Demetra/Cerere.
📍 Alzando lo sguardo verso l'alto osserviamo poi un'altra immagine significativa, nel cielo: due cavalli e una figura ritratta nell'atto di guidarli con il braccio alzato, sullo sfondo di un bagliore giallo; anche in questo caso non mancano i richiami iconografici e potrebbe trattarsi del leggendario Carro del Sole che ogni mattina spunta dall'orizzonte per compiere il suo tragitto celeste quotidiano, secondo l'arco apparente percorso dal sole ogni giorno.
↪ L'estate è la stagione culminante del sole nel cielo e la posizione centrale del Carro sembra celebrarne il 《trionfo》 annuale che si compie contestualmente al trionfo della terra fruttifera rappresentata dalla dea Demetra/Cerere.
4 - L'Autunno (Fig. 4). 🍇
📍 Si chiude il ciclo dell'anno agricolo e meteorologico, prima con la vendemmia e poi con le arature e le sémine.
📍 Nell'ovale autunnale leggiamo i consueti segnàcoli con i nomi dei mesi che identificano la stagione; da destra a sinistra: 《SETEMB[ER]》o《SETEMB[RE]》 (probabile volgarizzazione del classico 《SEPTEMBER》, con la caduta della 《P》) > 《OCTOBER》 >《NOVEMBER》.
📍 Anche in questo caso l'atmosfera è festosa e anche in questo caso ci viene in aiuto l'iconografia: al centro della scena una pingue (grassa) figura maschile viene trasportata in trionfo su un carro mentre con la mano destra solleva un grande calice. Possiamo pensare con buona probabilità che si tratti del trionfo di Bacco il quale celebra la vendemmia e il nettare che ne deriva, in quel percorso che dal mosto estratto dalla pigiatura dell'uva conduce infine al vino (ricordiamo in proposito anche il detto popolare 《Per San Martino ogni mosto è vino》).
📍 A sinistra, in secondo piano, due donne danzanti (baccanti?) sembrano incoronare una figura maschile che ricorda un po' quella di un dotto (filosofo? poeta?) che si caratterizza per abiti e postura solenni i quali appaiono a prima vista quasi in contrasto con l'atmosfera gaudiosa dell'insieme.
A sinistra una figura maschile suona una tromba di fattura antica, ben distinguibile.
----------------------
📍 Dopo aver completato questo rapido circuito annuale, prima di concludere desidero ringraziare restauratrici e restauratori e, in generale, tutti coloro che con il proprio lavoro ci hanno donato la possibilità di godere di tanta cólta bellezza, con relativa dovizia di particolari.
Mauro Rosati
______________________________