domenica 23 settembre 2018

Bentornato Autunno!

(Fonte immagine: Facebook, «Immagini bellissime»)


«L'autunno è una seconda primavera,  quando ogni foglia è un fiore» (Albert Camus)
Bentornato Autunno! 😊 🍁🍇🌰🍎
L'Autunno, quella stagione in cui la Natura ha un secondo risveglio prima della necessaria e meritata pausa invernale!
Quella stagione in cui la Natura, dopo mesi di gravidanza, mette al mondo tanti dei suoi frutti prelibati!
Quella stagione ricca di colori, la più colorata di tutte! Se la primavera ci offre i colori dei suoi fiori, l'autunno ci offre la varietà delle fronde mentre le piante si spogliano per il letargo invernale («L'autunno è una seconda primavera,  quando ogni foglia è un fiore», Albert Camus)!
Quella stagione in cui la Natura esprime una nuova vitalità dopo la sosta imposta dalle calure estive!
Quella stagione che libera le menti dal torpore del caldo estivo e le risveglia con la sua aria più mite e 'frizzantina'!
Non una stagione di declino, ma una nuova primavera; «la primavera dell'inverno» (Henri de Toulouse-Lautrec)! Una stagione vitale che ci guida verso le atmosfere più intime della stagione invernale, riposante e rigeneratrice!
Quella stagione in cui il sole ritorna mite regalandoci delle vere belle giornate, tiepide ma non più roventi!
Quella stagione in cui il sole torna a regalarci quella luce dorata che d'estate ci aveva fatto dimenticare!

Nella nostra società contemporanea, non apprezziamo più questi aspetti: troppo chiusi in un 'asettico vivere commerciale', troppo scollegati dai ritmi della Natura, troppo influenzati da una certa pubblicità; definiamo l'autunno come «la brutta stagione» avendone dimenticato la sua variegata bellezza e i suoi pregi! Una società commerciale centrata sull'estate, o meglio, sul «commercio dell'estate»: dalla musica, alla pubblicità, alle ferie; una società che ad aprile ci parla già della «prova costume» e non ci fa godere la primavera in corso;
una società che - «sbrigati a fare tutto d'estate perché poi devi chiuderti dentro tutto l'anno» - , 
una società dai ritmi obbligati, con migrazioni di massa nei mesi estivi;
una società che ha l'acqua dentro casa ma poi si lamenta alla prima goccia di pioggia soprattutto se d'estate, o al primo fiocco di neve (quindi da dove dovrebbe venire l'acqua?);
insomma una società che non si gode il bello di ben tre stagioni perché tutta proiettata esclusivamente su quella estiva!
Non mi piace parlare di «belle» e «brutte» giornate: serve la giornata di pioggia (e neve) così come serve quella di sole! Il benessere nasce dal loro equilibrio!
Non mi piace parlare di «belle» e «brutte» stagioni: ogni stagione ha le sue caratteristiche e un suo perché; 
ma se proprio dovessi fare una classifica personale, per quanto mi riguarda la bella stagione ricomincia a settembre!
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Una curiosità astronomica: oggi, equinozio d'Autunno, l'altezza massima del sole sull'orizzonte nella città dell'Aquila è stata intorno ai 47° 38' 46";
il calcolo è stato effettuato in base a una latitudine di circa 42° 21' 4" NORD, calcolata nei pressi della Torre di Palazzo, cuore civico-amministrativo della nostra città!



Mauro Rosati

Foto della Domenica - Il rinato Palazzo del Combattente

L'Aquila, veduta serale del Palazzo del Combattente.
(Foto: Mauro Rosati, 2018)

Architettura, Restauro, Ricostruzione, Luci - Architecture, Restoration, Reconstruction, Lights
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Buona Domenica da L'Aquila!
Have a nice Sunday! Greetings from L'Aquila!

Entrando in città dal Quarto di Santa Maria, i «Propilei del Corso» (anni '30 del Novecento)!
Veduta serale del Palazzo del Combattente, restaurato e consolidato dopo i danni causati dal terremoto del 2009!
Il palazzo è stato riportato al suo aspetto originale, come risultante anche da foto d'epoca, tornando a fare coppia con il suo quasi gemello Palazzo Leone (sulla sinistra)!
Insieme formano appunto i «Propilei del Corso», ingresso monumentale alla città dal lato nord, così come definito negli anni '30 del Novecento con la sistemazione della Via del Picchio, oggi parte alta di Corso Vittorio Emanuele (da Piazza Regina Margherita a Piazza "Battaglione Alpini L'Aquila")!
VISITA L'AQUILA! CONOSCI L'AQUILA!

Entering the town through the historical Quarter of Santa Maria; the Propylaea of Corso Vittorio Emanuele II (30s of the 20th century)!
Night view of the «Palazzo del Combattente», restored  and consolidated after the 2009 earthquake damages!
The building has been restored to its original appearance, as well as portrayed in photos of its origins, and it has returned in a couple with its "nearly twin" «Palazzo Leone» (on the left)!
The two buildings form the Propylea of Corso Vittorio Emanuele II, monumental entrance to the town from the north side, as planned in the 30s of the twentieth century with the arrangement of Via del Picchio (nowadays the upper part of Corso Vittorio Emanuele II, from Piazza Regina Margherita to Piazza "Battaglione Alpini L'Aquila")!
VISIT L'AQUILA! EXPERIENCE L'AQUILA!

(Ph.: Mauro Rosati, 2018)

Mauro Rosati

domenica 19 agosto 2018

«AmphiSculpture»

L'Aquila; Parco del Sole, l'«AmphiSculpture» dell'artista Beverly Peppers.
(Foto: Mauro Rosati, 2018)

Il teatro-monumento «AmphiSculpture» (2018), opera dell'artista Beverly Pepper! 
L'opera è stata realizzata nel 'Parco del Sole' in una cavea naturale lungo il pendio del colle che digrada verso il fiume Aterno! L'opera, realizzata in pietra calcarea locale, bianca e rossa, è ispirata alla tradizione costruttiva aquilana; in particolare, la parte alta della gradinata e il pavimento del proscenio riproducono uno dei motivi del pavimento monumentale della vicina Basilica di Collemaggio (secc. XII-XVIII), mentre la parete di scena è ispirata alla locale tecnica costruttiva medievale detta 'opus aquilanum' o 'apparecchio aquilano!
Sullo sfondo il borgo di Piànola, frazione dell'Aquila!

Mauro Rosati

martedì 14 agosto 2018

Santa Maria extra moenia ad Antrodoco



Camminando verso la chiesa di Santa Maria extra moenia! Veduta del campanile (XIII secolo)!

Veduta della facciata (XIII secolo) con il portale proveniente dall'ex chiesa di San Nicola d'Anza a L'Aquila!

Santa Maria extra moenia, veduta del campanile (XIII secolo)!

Santa Maria extra moenia, veduta complessiva della chiesa è del Battistero! Il piano attuale del complesso sacro si presenta più basso rispetto alla strada, probabilmente a causa dei depositi delle periodiche alluvioni del vicino fiume Velino!


Veduta della facciata (XIII secolo) con il portale proveniente dall'ex chiesa di San Nicola d'Anza a L'Aquila!

Santa Maria extra moenia, qualche notizia storica!

Santa Maria extra moenia, qualche notizia storica!


14 agosto 2017
Immagini della chiesa di Santa Maria extra moenia ad Antrodoco, edificio di culto di origini tardo-antiche (V sec.) sviluppatosi e integrato nei secoli successivi nelle sue diverse componenti! Il portale principale proviene dalla ex chiesa aquilana di San Nicola d'Anza (nei pressi dell'Istituto Salesiano), in passato parrocchia di Santanza dentro le mura, e fu portato ad Antrodoco nel Secondo Dopoguerra dopo che i resti della navata principale della chiesa di San Nicola d'Anza furono demoliti per la realizzazione di una palazzina di residenza popolare!
Santa Maria extra moenia, che come suggerisce il nome si trova fuori le mura del borgo di Antrodoco, è ben visibile sia dalla strada sia dalla ferrovia Sulmona-Terni-L'Aquila!
A pochi metri dalla chiesa sorge il Battistero di San Giovanni Battista che, in occasione del solstizio d'estate (21 giugno) viene colpito in maniera orientata dai raggi del sole che, tramite, una finestra, le conferiscono un'illuminazione mirata; il 21 giugno, infatti, introduce ai giorni che conducono alla festa della Natività di San Giovanni Battista, il 24 giugno!

Mauro Rosati

sabato 11 agosto 2018

11 agosto 1999 - L' eclissi di sole



11 agosto 1999 - L'eclissi di sole
"Breve diario di una giornata straordinaria!" 🌞🌙🌍🔭😄

Quasi per caso, come altre volte, mi è tornata in mente l'eclissi di sole del 1999! Ce ne sono state altre in questi 19 anni ma è quella che ricordo meglio, forse anche perché è stata la prima (almeno per me) osservata consapevolmente, e forse quella più vicina alla copertura totale!
Prima c'era stata l'eclissi (molto) parziale del 12 ottobre 1996!

Tanta l'attesa nelle settimane e nei giorni precedenti...quella curiosità, ancora scolaro, di osservare dal vivo un fenomeno che avevo studiato sui libri di scuola (e non solo), e che avevo visto tante volte in TV (pubblicità comprese)!
Tanta attesa ma anche il 'timore' che magari le nuvole avrebbero potuto coprire il cielo...e quindi avrebbero coperto anche quello spettacolo tanto atteso e abbastanza raro!
La notte precedente era passata quasi tutta "in bianco"! Esiste il meteo ma il tempo ha sempre la sua dose di imprevedibilità...meglio non fidarsi!
E nella tarda mattinata, finalmente in postazione, dal cortile di casa! Il cielo limpido che fa tirare un sospiro di sollievo!

Verso mezzogiorno inizia lo spettacolo!

Con i vetri-filtro si comincia a guardare il disco luminoso che inizia a 'perdere pezzi'!
Con il passare dei minuti...decine di minuti...il sole prende sempre più la forma di una mezzaluna fino a diventare un'unghia sottile!
Prima delle 13,00 l'eclissi raggiunge il massimo...oltre l'85 % della copertura (alla nostra latitudine)...più che sufficiente per garantire uno spettacolo a dir poco suggestivo!

Guardando a terra mi accorgo che la luce filtrata dalle fronde degli alberi proietta sul selciato tante mezzelune che velocemente provvedo a fotografare!
Il paesaggio intanto diventa sempre più 'strano'...una luce pallida, lattiginosa, rende la percezione degli oggetti quasi surreale...un po' come il sole filtrato dalla nebbia, ma non la stessa cosa!
Anche l'aria si raffredda rapidamente! Poco prima era una calda mattinata di agosto, con il sole che nelle città e paesi di montagna, d'estate picchia molto tra mezzogiorno e il primo pomeriggio! In pochi minuti si alza un venticello fresco, quasi freddo per l'abbigliamento di questo periodo dell'anno (ero in canottiera e pantaloncini corti)!
Salgo un attimo in casa ed entrando mi accorgo che le stanze sono quasi in oscurita'...quella penombra che normalmente si crea in casa dopo il tramonto del sole! Ma eravamo tra mezzogiorno e l'una del pomeriggio!

Passato il culmine dell'eclissi...il disco luminoso comincia pian piano a riprendere la sua forma!
Si continua ad osservarlo con i filtri facendo riposare gli occhi di tanto in tanto!
Parecchie decine di minuti dopo, forse un'ora, tutto torna come qualche ora prima! Il cielo e il paesaggio riprendono l'aspetto tipico di una giornata limpida di metà agosto!

Rimane invece la soddisfazione di aver potuto assistere per la prima volta a un evento tanto affascinante e rimangono, ancora oggi, il ricordo, le sensazioni e le impressioni di quello spettacolo straordinario!

Mauro Rosati

Sant'Equizio abate

Sant'Equizio abate
( Fonte immagine: vangelodelgiorno.it )



Oggi ricorre la solennità di Sant'Equizio abate con la quale si conclude la serie annua dei Santi patroni della nostra città.

Ricordiamo:
San Celestino V papa, 19 maggio;
San Bernardino da Siena, 20 maggio;
San Massimo d'Aveja levita e martire, 10 giugno e, appunto,
Sant'Equizio, 11 agosto;
oltre ovviamente al «quinto patrono» San Vittorino di Amiterno, 24 luglio.

Dopo San Massimo, Sant'Equizio è il secondo dei quattro patroni storici aquilani in ordine cronologico, essendo vissuto tra la fine del V secolo e il VI secolo; nonostante la sua importanza, è oggi il meno noto tra i patroni aquilani e merita di essere riportato a maggiore notorietà. Fu diffusore del monachesimo (monachesimo equiziano) e fondatore di monasteri nella provincia Valeria, territorio corrispondente in gran parte alla provincia dell'Aquila storica (ante 1927) quindi comprese la valle del Salto, la valle del Velino e l'alta valle del Tronto, più le vicine aree di Norcia, Rieti e Tivoli.
Sant'Equizio precedette, e in parte fu contemporaneo, di San Benedetto da Norcia.
Il papa san Gregorio Magno parla di Sant'Equizio nei suoi «Dialoghi» (593).
Il suo corpo fu tumulato nell'oratorio di San Lorenzo di Marruci-Pizzoli. Nel 1461 le sue spoglie furono traslate in Aquila per essere collocate nella chiesa di San Lorenzo dentro le mura, nel 'locale' di Pizzoli; il terremoto del 1703 provocò la distruzione della chiesa di San Lorenzo dentro le mura, successivamente ricostruita e oggi nota come chiesa della Lauretana, dietro la quale sono tutt'oggi visibili i resti delle absidi della precedente San Lorenzo.
Dal 1786 le spoglie di Sant'Equizio riposano nella chiesa di Santa Margherita dei Gesuiti nella quale è stata realizzata una cappella con sarcofago ad egli dedicata; a seguito dei danni causati a Santa Margherita dal sisma del 2009 e per consentire i successivi lavori di restauro oggi in corso, le spoglie di Sant'Equizio sono state collocate temporaneamente nella chiesa di San Lorenzo a Marruci di Pizzoli.
Sant'Equizio di Amiterno detiene il patronato del Quarto di San Pietro, del quale fa parte anche la chiesa di Santa Margherita dei Gesuiti: quindi auguri  a tutti gli aquilani, di dentro e fuori le mura, e in particolare auguri ai nostri concittadini "sanpietrini"! :-)

Mauro Rosati
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Una biografia del Santo amiternino:
http://www.santiebeati.it/dettaglio/91219



martedì 24 luglio 2018

Il «quinto Patrono»

L'Aquila; basilica di San Giuseppe Artigiano, già San Biagio di Amiternum
(Foto: Mauro Rosati, 2014)




Il «quinto Patrono»!
Oggi ricorre la solennità di San Vittorino martire, primo vescovo di Amiterno ed evangelizzatore della provincia Valeria; secondo le agiografie visse nel II secolo e fu martirizzato nei pressi delle odierne terme di Cotilia nelle cui vicinanze esiste una chiesa ad egli dedicata ma abbandonata fin da subito poiché dopo la costruzione sprofondò rapidamente in un terreno acquitrinoso e oggi, dalla via Salaria, la si vede inclinata e diruta. La piana stessa, ai margini della Salaria, è denominata, appunto, «di San Vittorino».
Legato alla città romana di Amiternum, da esso prende il nome il vicino borgo di San Vittorino Amiterno.
Il sepolcro di San Vittorino è identificato con quello nelle catacombe omonime sotto la chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, nel borgo amiternino.
Nel XIII secolo, le spoglie di San Vittorino furono traslate in Aquila nella chiesa dei Santi Biagio e Vittorino di Amiternum, poi San Biagio di Amiternum e oggi basilica di San Giuseppe Artigiano in via Sassa. Il 09/04/1943, come ci ricorda il canonico Giuseppe Equizi, San Vittorino di Amiterno venne proclamato patrono «aeque principalis» della nostra città e dell'Arcidiocesi, ossia al pari dei quattro Patroni storici, e il 5 settembre dello stesso anno le sue reliquie vennero collocate sotto l'altare dei Milanesi nella vicina Cattedrale dei Santi Massimo e Giorgio 
A seguito del sisma del 2009 che, insieme al transetto del Duomo, ha in gran parte distrutto l'altare dei Milanesi, le reliquie del Santo sono state spostate e, attualmente, dopo la sua riapertura nel luglio del 2012,  si trovano nella basilica di San Giuseppe Artigiano (già San Biagio di Amiterno) in via Sassa!

Mauro Rosati

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Una biografia del Santo:



domenica 22 luglio 2018

Foto della domenica - 22 luglio 2018


Arte, Architettura, Scultura, Piazza, Restauro, Ricostruzione, Rinascita - Art, Architecture, Sculpture, Square, Restoration, Reconstruction, Renaissance
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Buona Domenica da L'Aquila!
Have a nice Sunday! Greetings from L'Aquila!

Veduta di Piazza del Duomo (Piazza del Mercato)! 
In primo piano la fontana di 'Capopiazza' (sec. XIX) con la statua bronzea dello scultore Nicola D'Antino (prima metà XX secolo); sullo sfondo la chiesa di Santa Maria del Suffragio (sec. XVIII), detta «delle Anime Sante», con la sua facciata barocca 'romana' e la cupola di Giuseppe Valadier (metà XIX secolo) ricostruita dopo il crollo provocato dal sisma 2009! 
Ai lati: sulla sinistra, l'aggregato in stile eclettico del palazzetto de' Nardis (prima metà XX secolo); sulla destra, uno scorcio del Palazzo delle «Regie Poste» (anni '20 del XX secolo)!
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View of «Piazza del Duomo» (Market Square)!
In the foreground the monumental fountain of 'Capopiazza' (19th century) with the bronze statue work of the artist Nicola D'Antino (first half of the 20th century); in the background, the church of Santa Maria del Suffragio (18th century), commonly known as church of the «Anime Sante», with its 'roman' baroque facade  and the dome of the architect Giuseppe Valadier (middle of the 19th century) rebuilt after the collapse caused by the 2009 earthquake!
On the left side, the eclectic building complex of Palazzo de' Nardis (first half of the 20th century); on the right side, the building of «Regie Poste» (1920s)!

(Ph.: Fernando Fuccillo, 2018)

martedì 17 luglio 2018

«Impressione»



16 luglio 2018
«Impressione»! Quando la natura si dà all'arte e il cielo diventa tela!
Pochi veloci tratti di pennello: i colori dell'iride, un po' di bianco lavorato a riccioli di lana e il dipinto è servito! 🌈☁

domenica 1 luglio 2018

Foto della domenica - L'Emiciclo rinato


Arte, Architettura, Ricostruzione, Restauro, Rinascita - Art, Architecture, Reconstruction, Restoration, Renaissance
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Buona Domenica da L'Aquila!
Have a nice Sunday! Greetings from L'Aquila!

L'esedra del complesso detto l'Emiciclo, rinato dopo due anni e mezzo di importanti lavori di restauro! Veduta dal portico verso l'ingresso!
L'Emiciclo, realizzato nel 1888 su progetto dell'architetto Carlo Waldis come Palazzo dell'Esposizione, si innestò sull'ex convento di San Michele dei Frati Minori Cappuccini (1611)!  Dopo l'Esposizione agricola del 1888, nel primo Novecento divenne prima sede del Manicomio provinciale, fino al 1915, poi sede della Regia Scuola Industriale; infine dal secondo Novecento è sede del Consiglio Regionale d'Abruzzo!
Tutta la storia, dalle origini alla sua rinascita dopo il sisma del 2009 è disponibile a questi indirizzi:

http://www.emiciclorinasce.it/news/la-rinascita-di-palazzo-dellemiciclo-e-realta/

http://www.emiciclorinasce.it

(Foto: Mauro Rosati, 2018)
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The Exedra of "Emiciclo" building complex, reborn after an important restoration work lasted two years and a half!
View of the main entrance from the "portico"!
The "Emiciclo", built in 1888 on a project by Carlo Waldis as Exposition Palace, had been inserted in the previous St. Michele convent of Capuchin Friars Minors (1611)! In the early 20th century, after the agricultural exhibition of 1888, the Emiciclo became temporary seat of the provincial asylum, until 1915; later it became the seat of Royal Industrial School and finally, in the second half of 20th century, the seat of Abruzzo Regional Council!
At the following links, you can see the entire history of this building complex, from the origins to its renaissance after 2009 earthquake:

http://www.emiciclorinasce.it/news/la-rinascita-di-palazzo-dellemiciclo-e-realta/

http://www.emiciclorinasce.it

(Ph.: Mauro Rosati, 2018)