✒ Pubblico questa breve nota di approfondimento, traendo spunto dal mio articolo pubblicato a metà novembre sulla stampa locale aquilana.
Vedi ad esempio:
🌐
(《Il Capoluogo》, 14/11/2024)
🌐
https://www.improntalaquila.com/2024/11/14/la%e3%80%8apalestra%e3%80%8bdella-misericordia/
(《L'Impronta - L'Aquila》, 14/11/2024)
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✒ Nota di approfondimento.
La Misericordia in alcune delle principali piante storiche della città di Aquila
🔎 Per le parole segnate da asterischi vedi le annotazioni in fondo al post.
🗺 1575:
📍n. 103 - La Misericordia, confraternita
(1ª pianta di Aquila di Girolamo Pico Fonticulano)
🗺 1600:
📍n. 36 - La Misericordia, Mon(aster)o d(i) Zitelle*
(2ª pianta di Aquila di Girolamo Pico Fonticulano, 1581; incisa postuma da Jacopo Lauro nel 1600)
🗺 1622:
📍n. 40 - S(anta) Maria della Mis(ericordi)a, Mon(aster)o de Zite(ll)e*
(pianta di Aquila di Scipione Antonelli - incisa da Jacopo Lauro)
🗺 1753:
📍n. 29 - Santa Maria della Misericordia, Conservatorio** di Orfane, e Confraternita
(pianta di Aquila di Antonio Francesco Vandi per Carlo Franchi)
🗺 1826:
📍n. 11 - Misericordia, Conservatorio** di Orfanelle e Confraternita
(pianta di Aquila di Baldassarre Catalani)
🗺 1935:
📍quadrato n. 15 - Chiesa della SS. Misericordia
(pianta di Aquila degli Abruzzi di Tito Nanni, planimetria caratterizzata da un reticolato di quadrati)
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Annotazioni
* 📍《Zitella》 non è da intendersi nell'accezione scherzosa o sarcastica odierna, bensì come 《fanciulla》, 《giovane donna non maritata》 (TLIO)*** e - possiamo ipotizzare - donna non sposata anche e soprattutto in condizioni di indigenza e/o socialmente difficili (donne abbandonate, donne mal maritate, donne ripudiate).
*** 📖 ( TLIO - Tesoro della Lingua Italiana delle Origini;
🌐 http://tlio.ovi.cnr.it/TLIO/
🌐 http://tlio.ovi.cnr.it/TLIOm/ )
** 📍《Conservatorio》 è da intendersi nell'accezione più antica di 《asilo》, 《ospizio》, 《orfanotrofio》 (A. Damerini - Enciclopedia Italiana Treccani, 1931), e in generale come luogo di conservazione intesa come 《ospitalità, tutela, protezione》.
📍In taluni di questi conservatorî s'impartiva anche - talora - un'educazione musicale, in origine soprattutto a Napoli e a Venezia:
📖 《Questo fu il carattere dei più antichi conservatorî di Napoli e di Venezia, i quali ultimi portavano anzi il nome di ospedale.
Istituzione e nome, con l'aggiunta dell'attributo musicale, furono poi ripresi anche fuori d'Italia ovunque sorgesse un'importante scuola di musica o di arte drammatica, mentre il carattere assistenziale, proprio dei primi conservatorî, venne perdendosi attraverso i tempi. Nei nostri giorni, infatti, la maggior parte degl'istituti che si chiamano ancora conservatorî restringe la propria organizzazione a quella di un centro didattico dove s'insegnano le discipline atte a formare compositori, maestri di musica, virtuosi cantori e strumentisti.》
📖 (A. Damerini - Enciclopedia Italiana Treccani, 1931;
🌐 https://www.treccani.it/enciclopedia/conservatorio_(Enciclopedia-Italiana)/ )
Mauro Rosati
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