venerdì 29 ottobre 2021

AMITERNUM - SUGGESTIONI 《AGRO-POETICHE》

Uno scorcio dell'agro amiternino, pochi chilometri a ovest della città dell'Aquila
(Foto: Mauro Rosati, 2016)


Anche una visita di gruppo a un'area archeologica, può suscitare suggestioni letterarie e poetiche, offerte dal paesaggio circostante. Non fa eccezione la bellezza del contesto nel quale è immersa l'area archeologica di Amiternum, antico insediamento sabino e poi romano e medievale, insieme al vicino borgo di San Vittorino Amiterno, nel Contado occidentale dell'Aquila.

Ci suggerisce queste suggestioni, ad esempio, Gabriele D'Annunzio, che in prosa e in versi riesce a nobilitare l'arte della semina.

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Egli avanzava pel campo dirittamente, con una lentezza misurata. 

Gli copriva il capo una berretta di lana verde e nera con due ali che scendevano lungo gli orecchi all'antica foggia frigia. 

Un sàccolo bianco gli pendeva dal collo per una striscia di cuoio, scendendogli davanti alla cintura pieno di grano. Con la manca egli teneva aperto il sàccolo, con la destra prendeva la semenza e la spargeva. 

Il suo gesto era largo, gagliardo e sapiente, moderato da un ritmo eguale. Il grano involandosi dal pugno brillava talvolta nell'aria come faville d'oro, e cadeva su le porche umide egualmente ripartito. 

Il seminatore avanzava con lentezza, affondando i piedi nudi nella terra cedevole, levando il capo nella santità della luce. Il suo gesto era largo, gagliardo e sapiente; tutta la sua persona era semplice, sacra e grandiosa.

(dal romanzo 《L'innocente》 di G. D'Annunzio, 1892)


Con queste parole, Gabriele D'Annunzio, nobilita e celebra il seminatore, elevandolo a una figura quasi sacra ed epica.


Nota 1. Nel testo troviamo anche un termine tecnico agrario: le 《pòrche》, plurale di 《pòrca》.  

Semplificando, la pòrca (o pròsa) è quella striscia di terra rialzata che si alterna al solco e serve per favorire lo scolo e il drenaggio delle acque. Le pòrche alternate ai solchi danno quell'effetto caratteristico ondulato che vediamo in molti campi arati.


Nota 2. Il berretto 《di foggia frigia》, semplificando, è un copricapo caratteristico formato da un pennacchio in alto che ricade in avanti. L'aggettivo 《frigio》 deriva dai Frigi, un'antica popolazione che, tra il II e il I millennio a.C. si era stanziata e aveva fondato un regno pressappoco al centro dell'Anatolia, nell'odierna Turchia.

Il berretto frigio fu adottato dai Persiani quando conquistarono il Regno di Frigia.

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E sempre per rimanere in tema agricolo e dannunziano, ecco di seguito anche 《I seminatori》, un noto sonetto - appunto - di Gabriele D'Annunzio.

Nota 3. Il sonetto è un breve componimento in versi formato da due quartine (strofe di quattro versi) e due terzine (strofe di tre versi).


Van per il campo i validi garzoni

guidando i buoi da la pacata faccia;

e, dietro quelli, fumiga la traccia

del ferro aperta alle seminagioni.


Poi, con un largo gesto delle braccia,

spargon gli adulti la semenza; e i buoni

vecchi, levando al ciel le orazioni,

pensan frutti opulenti, se a Dio piaccia.


Quasi una pia riconoscenza umana

oggi onora la Terra. Nel modesto

lume del sole, al vespero, il nivale


tempio dei monti innalzasi: una piana

canzon levano gli uomini, e nel gesto

hanno una maestà sacerdotale.》.


In pochi versi, l'evocazione dell'atmosfera autunnale, quando già si vanno preparando i nuovi frutti del lavoro agricolo, con l'auspicio e la preghiera di un buon raccolto.


Mauro



venerdì 22 ottobre 2021

QUANDO L'AUTUNNO DIVENTA ARTE

 

Albero di noce


Albicocco 



22-23 ottobre 2021

Lì dove la Città e la Campagna si incontrano e si intessono reciprocamente: il giallo vivace di un noce e il rosso-arancio di un albicocco, in una giornata tipicamente autunnale diventano quasi delle fonti di luce propria, risaltando tra le abitazioni e i terreni di contrade un tempo coltivate da coloni. Oggi orti o giardini tra le case. 🌱🌱
Un tempo che arriva fin ancora a 50 anni fa.

La bellezza dell'Autunno: quando i colori delle piante sembrano brillare tanto più vivaci sulla tela dallo sfondo grigio di una normale nuvolosità di stagione. 🎨

Tramite l'Autunno la Natura si fa artista. 🍁🍁


Mauro



martedì 19 ottobre 2021

《LA SQUILLA FEDEL》

Coppito (L'Aquila), campanile della chiesa parrocchiale di San Pietro.
(Foto: Mauro Rosati, 2018)


《LA SQUILLA FEDEL》- UN SEGNALE ORARIO ANTE LITTERAM


E' da poco suonato mezzodì... Ma perché le campane di tutte le chiese suonano a quest’ora? Le campane suonano a mezzogiorno per dare l'annunzio dell'Angelus. L'uso della sonata risale al medioevo, serviva per scandire il tempo della giornata e il lavoro dei campi.
Tale devozione viene suonata tre volte al giorno, all'alba, a mezzogiorno e al tramonto. In tali orari una campana, talvolta detta "campana dell'Angelus" o "campana dell'Ave Maria", viene suonata per richiamare alla preghiera e per indicare anche l'inizio e la fine della giornata lavorativa.
Nella foto: campanile dell'ex convento agostiniano a Verucchio》 (dalla pagina FacebookLa campagna appena ieri》: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10158592470761814&id=293715641813 )
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Prendo spunto dal post citato sopra per la breve riflessione che segue.
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Addirittura - e spesso - ancor oggi, seppur per esigenze e ritmi diversi, il suono di un campanile che scandisce le ore canoniche può esserci utile come riferimento orario, se non abbiamo orologi immediatamente a portata di mano.
Soprattutto se riusciamo ad abbinare quel suono a un certo tipo di luminosità nel corso della giornata, e quindi all'orario approssimativo.

Nei paesi così come nelle città.


Personalmente, ad esempio, ho preso gradualmente la consuetudine di regolarmi con le campane - più o meno vicine - anche se mi trovo semplicemente fuori al balcone per una lettura o per qualche piccolo lavoretto alle piante.

I miei riferimenti orari 《campanari》 sono San Silvestro in direzione sud, principalmente nei giorni festivi e prefestivi e, quotidianamente, soprattutto una campana dal suono più sottile, quasi 《monastico》: forse Sant'Amico oppure - più probabilmente - la Madonna del Soccorso, considerato che il suono sembra provenire da est e un po' distante.


Mauro
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Brevissime info di spunto sull'usanza dell'Angelus:



domenica 17 ottobre 2021

IL GRILLO…«RAMPICANTE»

Immagine 1

 
Immagine 2

Immagine 3


17 ottobre 2021

«'u riju» (Il grillo)!

 

Piccolo grillo «scalatore», ripreso in tre momenti consecutivi della sua arrampicata lungo un'imposta della zanzariera! Nella seconda immagine si vede la sua robusta zampa posteriore mentre si flette nella salita.

 

📌 In estate i grilli sono il mio termometro di riferimento: iniziano a frinire verso sera ma a orari variabili, quando la temperatura riscende nella normalità; e a quel punto so che posso iniziare le innaffiature delle piante.

 

Fotografare questo piccolo esemplare è stato impegnativo quasi come con un gatto. Poi a un certo punto ha emesso dei leggeri frinìi: e allora ho pensato che, stanco delle foto, mi stesse mandando garbatamente «a quel paese»! 😁

 

 

Mauro

 



domenica 10 ottobre 2021

PIAZZA REGINA MARGHERITA: IL 《SOGGETTIVO》 E L'《OGGETTIVO》

A prescindere da come la si pensi singolarmente (opinione soggettiva), sul progetto di Piazza Regina Margherita rimane un dato di fatto oggettivo

per la trasformazione così incisiva di uno spazio pubblico, non è stata chiesta l'opinione complessiva dei Cittadini, 《proprietari》 della Piazza in quanto - appunto - spazio pubblico.


Un po' come se un amministratore di condominio decidesse di fare dei lavori straordinari senza ascoltare il parere dei condòmini proprietari.


Sarebbe stato necessario almeno un pubblico sondaggio di opinione e - magari - anche un percorso di partecipazione, sul modello di quanto è stato fatto per il PUMS (Piano Urbano Mobilità Sostenibile) e per la riqualificazione dell'area unitaria di Fontesecco-Borgo Rivera.


Mauro Rosati



martedì 5 ottobre 2021

UN GONFALONE PER OGNI PORTA

Gli stemmi delle otto contrade di Legnano
(Fonte immagine: 
https://www.legnanonews.com/archivio/img/news/792D504C-E06C-3CD3-E372E27DFA2278F1.jpeg )


Legnano, i labari delle Contrade davanti al Castello di San Giorgio.
(Fonte immagine: 
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/01/Castello_di_San_Giorgio_a_Legnano14.jpg
)

Stemmi e nomi delle otto contrade di Legnano.
(Fonte immagine: 
https://colospaola.files.wordpress.com/2017/05/18787897_1811441602503321_1234433012_n.png )


Legnano - Ieri, durante il 102° Trofeo Bernocchi (ciclismo), veniva spesso inquadrato il Castello di San Giorgio davanti al quale sono orgogliosamente esposti i gonfaloni delle otto Contrade di Legnano.
Tra queste contrade ve n'è una dell'emblema (e dal nome) particolarmente familiare per la nostra Città dell'Aquila.

Come già feci pubblicamente qualche anno fa, desidero rilanciare l'idea del gonfalone del Quarto di appartenenza appeso all'esterno davanti a ciascuna delle Porte lungo le Mura della nostra Città (ovviamente due gonfaloni se si tratta di porte 《di confine》 tra un Quarto e l'altro).

A mio personale parere, un modo come altri per ravvivare un sentimento di appartenenza civica.
Un po' come gli stemmi dei castelli sul selciato davanti alla chiesa corrispondente (《Uno stemma per ogni chiesa》).


Mauro Rosati



domenica 3 ottobre 2021

CONTIGLIANO - 85° Anniversario del disastro ferroviario

La targa commemorativa 
( Fonte immagine:
 https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/bc/Targa_incidente_3_ottobre_1936.jpg )


 
La delegazione aquilana e le autorità contiglianesi 
(Foto: Antonella Marrocchi, 2016)


03/10/1936 - La tragedia ferroviaria di Contigliano (85° anniversario).


Tra le vittime anche Attilio Buratti, allenatore della compagine calcistica A.S. L'Aquila, diretta a Verona per una trasferta.
Numerosi anche i feriti, inclusi molti calciatori che riportarono invalidità permanente.

Il 03/10/2016, in occasione dell'80° anniversario della tragedia, su iniziativa del Supporters' Trust 《L'Aquila me'》, in collaborazione con il Comune di Contigliano e con la società L'Aquila Calcio, è stata inaugurata una targa commemorativa presso la stazione ferroviaria di Contigliano (linea ferroviaria Sulmona-L'Aquila-Rieti-Terni).
Presenti all'inaugurazione una delegazione del Supporters' Trust 《L'Aquila me'》 giunta in treno da L'Aquila, le autorità del Comune di Contigliano, una rappresentanza della società L'Aquila Calcio e gli studenti della locale Scuola Secondaria di Primo Grado.

Un articolo di RietiLife in occasione dell'inaugurazione della targa nel 2016: https://www.rietilife.com/2016/10/03/quindici-morti-69-feriti-contiglianesi-tifosi-de-laquila-ricordano-disastro-ferroviario-contigliano-foto/



Mauro Rosati



venerdì 1 ottobre 2021

SANTA KLAUS...IN ANTICIPO


 

SANTA KLAUS...IN ANTICIPO


01 ottobre 2021

Accipicchia! Nonostante le giornate ancora 《estive》, questa volta 《Babbo Natale》 si è anticipato di ben tre mesi...anzi...considerato il giorno in cui è passato (29-09-2021), direi che San Michele ha anticipato Santa Klaus...l'Arcangelo ha anticipato il Vescovo! 

Anche questa volta devo ringraziare due 《Soliti Noti》 benefattori della Cultura 😉🤗 per questo nuovo e inatteso omaggio.

Ho iniziato a sfogliarlo aprendo le pagine casualmente perché...come scrive l'autore stesso...《non è un libro》. Aggiungo io: è un prezioso campionario di cultura popolare aquilana e...come prima impressione...mi pare che ben meriti la fama che lo ha sempre circondato qui ad Aquila.

È uno 《zibaldone》, appunto, qualcosa che un po' riflette il mio modo di lavorare nelle ricerche - e non solo -: tanti appunti...tanto materiale...un po' di qua, un po' di là...che poi con pazienza inizio ad amalgamare e a cucire individuando un filo logico.


Mauro Rosati


P.s.: non sono ancora un 《-anta》però sono abbastanza grande per sapere a quale Cinema si riferisca l'insegna al centro della copertina. Un Cinema che ha chiuso i battenti all'alba di questo secolo, circa 20 anni fa, quando andavo ancora a scuola.



IERI E OGGI - Cosa è migliorato. Cosa si potrebbe migliorare.

IERI E OGGI - Cosa è migliorato. Cosa si potrebbe migliorare.

Parto da un post con immagine - all'indirizzo che segue - pubblicato sulla pagina Facebook «LA CAMPAGNA APPENA IERI», per una breve riflessione personale sulle differenze nella Società e negli stili di vita tra Ieri e Oggi:

https://www.facebook.com/293715641813/photos/a.389755411813/10158560882376814
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➤ Una società sicuramente più dura, più stentata, più sacrificata, quella di una volta, e non solo nelle campagne.

Allo stesso tempo, però, una società che sapeva rasserenarsi nell'animo con l'essenziale, apprezzando anche il più piccolo momento di «svago» della giornata: una chiacchierata davanti a un camino, un libro, una giornata appena «fuori porta» per chi poteva.


 

➤ La nostra società contemporanea, invece, - seppur ancora tra moltissime disparità - gode complessivamente di un benessere materiale forse senza precedenti: e questo di per sé non sarebbe un danno, anzi.


Il problema è che questo benessere materiale ci ha trascinato verso una specie di contagiosa «dipendenza dal superfluo» che ci trascina verso un'insoddisfazione e una frenesia sempre più diffuse. Tutto deve essere programmato e calendarizzato, persino i momenti di svago: abbiamo perso il piacere di godere dell'attimo, dell'improvvisazione dello svago stesso.


Sotto la logica esclusiva del PIL e della crescita economica permanente, misuriamo il nostro benessere solo in termini di beni materiali: così facendo abbiamo trascurato il benessere dell'animo e persino lo svago è diventato un «lavoro».


Normalmente «si lavora per vivere» - questa era la logica prevalente nelle vecchie società -; oggi «si vive per lavorare», nella continua rincorsa al superfluo della pura logica commerciale.

 



➤ Se con il benessere materiale di oggi riuscissimo a riappropriarci anche della serenità dell'essenziale, forse potremmo vivere davvero nella quasi migliore delle Società.

 

 


Mauro Rosati

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P.s.: tanto per fare un esempio; già da un paio di settimane ho cominciato a imbattermi in promozioni per gli acquisti di Natale. 

E con questo...non credo ci sia da aggiungere altro.