lunedì 29 ottobre 2018

Le conseguenze di un'«estate fuori stagione»

(Fonte immagine: Wikipedia)

Inferno di sabbia, scirocco e aria caldo-umida! 
In queste ore stiamo raccogliendo i primi frutti di un'estate umida e soprattutto di un autunno mai iniziato, siccitoso e con temperature quasi estive ( https://pianetalaquila.blogspot.com/2018/10/primo-vero-giorno-di-autunno.html?m=1 )!
Una settimana, quella appena trascorsa, dalle temperature assurde (fino a 8 gradi sopra il normale)!
Questi sono i risultati delle «splendide» giornate anomale delle settimane scorse, il rovescio della medaglia!
In giornate come oggi l'atmosfera e i mari iper-riscaldati purtroppo presentano il conto!

Mauro Rosati

domenica 28 ottobre 2018

Foto della Domenica - La 'Montanina'


Arte, Scultura, Architettura, Spazio urbano, Acqua, Alberi - Art, Sculpture, Architecture, Urban space, Water, Trees
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Buona Domenica da L'Aquila!
Have a nice Sunday! Greetings from L'Aquila!

Piazza IX Martiri, già piazza 'XXVIII ottobre'!
In primo piano la 'Montanina' (1929), fontana-scultura opera dell'artista abruzzese Nicola D'Antino!
La piazzetta è un sapiente amalgama tra Architettura, Scultura, Acqua e Alberi che insieme creano un piacevole spazio di aggregazione e ristoro!
La fontana e la piazza sono state riconsegnate alla città nel settembre 2018, dopo gli interventi di restauro e ripristino promossi dal Rotary Club L'Aquila!
VISITA L'AQUILA! CONOSCI L'AQUILA!

Piazza 'IX Martiri', former Piazza 'XXVIII ottobre'!
In the foreground, «La Montanina» (1929), work by the Abruzzi sculptor Nicola D'Antino!
The little square is a skilful amalgam of Architecture, Sculpture, Water and Trees that together create a pleasant space for aggregation and refreshment!
The fountain and the square have been returned to the town on September 2018, after restoration works promoted by the Rotary Club L'Aquila!
VISIT L'AQUILA! EXPERIENCE L'AQUILA!

(Ph.: Mauro Rosati, 2018)


Mauro Rosati

lunedì 22 ottobre 2018

Foto del giorno - San Silvestro al mattino


Arte, Architettura, Veduta, Ricostruzione, Restauro - Art, Architecture, View, Reconstruction, Restoration
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Buon Lunedì da L'Aquila!
Have a nice Monday! Greetings from L'Aquila!

La chiesa, già collegiata, di San Silvestro (fine sec. XIII), realizzata in città dagli abitanti provenienti dal castello fondatore di Collebrincioni, Abruzzi, Italy!
Veduta del fianco su via San Silvestro in una mattinata di ottobre, tra le fronde degli alberi: in primo piano l'esterno dell'abside destra, a seguire il fianco con la sua muratura in «apparecchio aquilano», poi il campanile medievale con la cella campanaria ricostruita nell'Ottocento e, sullo sfondo, il Palazzo Branconio 'primo' (secc. XVI-XVII)!
VISITA L'AQUILA! CONOSCI L'AQUILA!

The church, former collegiate, of San Silvestro (late 13th century), built in the town by the inhabitants coming from the founding borough of Collebrincioni!
View of the side on Via San Silvestro on an October morning, among the tree fronds: in the foreground tuo can see the external side of the right apse;  then, the side with its wall built with  the technique of «apparecchio aquilano», and the medieval bell tower with the upper part rebuilt in the 19th century; on the background, the first Palazzo Branconio (16th-17th centuries)!
VISIT L'AQUILA! EXPERIENCE L'AQUILA!

(Ph.: Mauro Rosati, 2018)

Mauro Rosati

domenica 21 ottobre 2018

Primo vero giorno di Autunno?

Numero di giorni annui con temperature massime sopra i 32 °C
(sulla base degli annali delle temperature nella città di L'Aquila)
(Avvertenza: il grafico è una personale elaborazione di dati pubblicati e
non ha scopi scientifici)


Avvertenza: la riflessione è stata scritta ieri, 20 ottobre 2018!
Oggi sembrerebbe essere il primo vero giorno di autunno anche se con diverse settimane di ritardo!
L'articolo è quindi un bilancio provvisorio dell'annata dal 1° gennaio al 20 ottobre di quest'anno.

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L'autunno c'è ma...si vede poco
Nonostante l'autunno astronomico sia iniziato ormai da quattro settimane, di quello vero se ne vede poco o niente; anzi se consideriamo che l'autunno meteorologico inizia già con il 1° di settembre, siamo un bel po' fuori tempo.

Fino a ieri infatti, di tempo autunnale se n'è visto pochissimo; soltanto una lunga e pesante coda d'estate, fatta eccezione per i giorni 2, 3, 4 settembre che hanno visto temperature intorno alla norma del periodo e i giorni 25-26 settembre con temperature in quel caso da autunno inoltrato.

Ottobre
Considerato fino a ieri, il mese di ottobre, si sta rivelando tra i peggiori degli ultimi anni dal punto di vista delle temperature anomale e della siccità; al momento siamo a - 96% di pioggia caduta e a circa 1,5 gradi sopra la temperatura media del mese, e i tassi di umidità molto alti rendono la percezione del caldo anche superiore. Tassi di umidità anomali per la nostra zona e provocati dalle correnti quasi continue da sud che, cariche di polveri sahariane e umidità raccolta sul Mediterraneo, 'ammorbano' l'aria alle nostre latitudini (e altitudini) creando una continua fastidiosa foschia che rende i contorni lontani poco definiti. Dalla fine di giugno ad oggi sono stati pochissimi i giorni in cui il cielo è stato veramente limpido e i contorni delle nostre montagne perfettamente nitidi, come è normale che sia.

L'anno in corso
Oltre alle temperature sopra la media  di ottobre (con temperature massime di punta anche di 5 gradi sopra la norma), proprio le correnti umide e calde sono l'anomalia più fastidiosa e perdurante di questo anno in corso: tutti i mesi da aprile ad oggi (ad eccezione di un più normale giugno) sono stati caratterizzati da aria quasi sempre fosca a causa degli insistenti venti di scirocco e libeccio, con foschia sia nelle giornate di pioggia sia in quelle di sole; veramente poche le vere belle giornate, ossia quelle con sole e cielo limpido e pulito.
Questa continua foschia stagnante provoca, tra i vari effetti negativi, anche un ristagno degli inquinanti, temperature minime  a volte molto più alte della norma, oltre che una percezione alterata delle temperature effettive.

L'estate 2018
L'estate 2018 è stata decisamente migliore rispetto alla terribile estate del 2017: la massima di quest'anno è stata di circa 33 ℃ rispetto ai circa 39,5 ℃ dell'estate 2017; anche i giorni di caldo anomalo, quelli dai 32 ℃ in su, sono stati 9 (come nel 2005) a fronte dei 47 giorni di caldo anomalo della disastrosa estate 2017. Inoltre, il mese di giugno 2018 è stato nella media rispetto all'eccessivo giugno 2017.
In compenso però, quest'estate 2018 è stata, come già scritto, caratterizzata da tassi di umidità alti che hanno reso la temperatura percepita (definita come indice THSW) più alto delle temperature effettive: ad esempio, il 01/08/2018, giorno più caldo dell'estate con i suoi 33 ℃ la temperatura percepita è stata pari a 41 ℃!

L'anomalia di settembre
Infine c'è stata la coda 'avvelenata' di settembre, con una punta di 30℃ il 12 del mese (circa 6-7 gradi sopra il normale); soltanto la brusca discesa di aria siberiana nei giorni 25-26 settembre ha riportato la media del mese intorno alla norma, ma si tratta di una norma fatta di estremi eccessivi: dai 30 ℃ di massima del 12 settembre a 1 ℃ di minima del 27 settembre. Stesso discorso di giugno, con giornate calde a inizio mese e poi una discesa di aria artica nell'ultima decade del mese che ha poi preceduto l'ondata di caldo di inizio luglio.

L'anno in corso - 2
L'anno, d'altra parte, meteorologicamente non era iniziato nel migliore dei modi, con un gennaio siccitoso (- 70% di pioggia/neve) e intorno ai 3 gradi sopra la media del mese. Più positivi febbraio e marzo con neve (limitata agli ultimi 2 giorni di febbraio) e pioggia abbondante. Di nuovo molto siccitoso aprile (-74,4% di pioggia/neve), con tre gradi sopra la media e un'ondata di calore di circa 12 giorni che ha portato temperature paragonabili a quelle di fine giugno. Di nuovo, fortunatamente, piovoso maggio (+ 106% di pioggia) anche se afoso. Variabile giugno come già scritto con -35,6% di pioggia; afoso e un grado sopra la media il mese di luglio, con -21,6% di pioggia. Agosto ha rappresentato quest'anno una provvidenziale pausa con un temperatura media mensile di circa un grado sotto la norma e abbondanti piogge (+110%) grazie alle ricorrenti discese di aria artica che stemperavano il caldo afoso. Settembre e ottobre stanno lasciando di nuovo a desiderare per le temperature anomale, mentre per le piogge buono settembre +8,7%) e disastroso finora ottobre (-96% di pioggia al 20 ottobre). Nelle prime due decadi di ottobre, infatti, è piovuto pochissimo, proprio in uno dei mesi che dovrebbe essere tra i più piovosi dell'anno, anche con le prime spruzzate di neve sui monti.
Questa la situazione piogge nei mesi più siccitosi di quest'anno, in base alle rilevazioni della stazione meteo locale:
Gennaio - 70% di pioggia/neve;
Aprile - 74% di pioggia/neve;
Giugno - 35,6% di pioggia;
Luglio - 21,6% di pioggia;
Ottobre - 96% di pioggia (al 20 del mese).

Ma al di là dei rilievi scientifici, la scarsità di piogge è evidente anche ad un'osservazione diretta: dall'inizio di ottobre abbiamo avuto solo quattro eventi piovosi e di breve durata.

In conclusione, citando Ennio Flaiano, «la situazione è grave ma non è seria»; e intanto si continua a gongolare per l'ottobrata estiva (compresi gli organi di informazione) ma non si vede, o si fa finta di non vedere, la catastrofe climatica in pieno svolgimento. Basti pensare ai due uragani disastrosi che nella prima metà di ottobre hanno colpito l'uno la Florida, l'altro l'Europa sud-occidentale con danni gravissimi in Portogallo, Spagna e Francia; tra l'altro il secondo anno di fila in cui un uragano tropicale, seppur declassato a tempesta, raggiunge l'Europa: l'anno scorso l'uragano Ophelia raggiunse addirittura l'Irlanda e le altre isole britanniche ( https://www.focus.it/ambiente/natura/uragano-ophelia-e-apocalisse-a-londra ). E non dimentichiamo poi la tempesta che a fine settembre 2018 ha colpito la Grecia: una tempesta tropicale generata dal temperato Mar Mediterraneo da cui la definizione di «Medicane» (Mediterranian Hurricane = Uragano Mediterraneo).
Tutte conseguenze di un'atmosfera e di mari saturi di calore; calore che continua ad accumularsi e a ristagnare, e che poi è pronto a liberarsi bruscamente generando tornado, bombe d'acqua, bombe di neve come quelle in Abruzzo (gennaio 2017) e in Piemonte occidentale (gennaio 2018), tanto per fare qualche esempio.

Ciò nonostante, mentre a fine ottobre vestiamo ancora come a primavera inoltrata, si preferisce continuare a tenere la testa nascosta e a gongolare per una situazione che invece non dovrebbe che preoccupare.


Mauro Rosati

sabato 20 ottobre 2018

Ora solare o legale? Forse è meglio la prima - Ecco i miei 'perché'

L'ora solare (Fonte immagine: pisatoday.it)

Domenica 28 ottobre 2018, il giorno che «dura 25 ore»!
Finalmente si torna al nostro orario 'naturale', quello del nostro fuso orario.
Purtroppo però pare che la politica voglia 'costringerci' a passare all'ora legale tutto l'anno: ma a quel punto che senso avrebbe chiamarla «legale»? In pratica sarebbe come cambiare definitivamente il nostro fuso orario portandolo a un'ora in più.
Forse, invece, la decisione più saggia sarebbe quella di abolire del tutto l'ora legale, inutile d'estate (per un motivo) e inutile d'inverno (per un altro). 
Perché non torniamo stabilmente all'ora solare? L'ora solare è il nostro normale fuso orario 'calibrato' sulla nostra longitudine e quindi sui nostri ritmi fisiologici naturali. L'«ora legale permamente» sarebbe solo una forzatura alla normalità di tutti.



Si parla con sempre più frequenza, a livello istituzionale, di abolire il cambio d'ora; e in particolare di passare esclusivamente a quella legale!


Personalmente, però, sono invece favorevole ad abolire l'ora legale e tornare esclusivamente all'ora solare, per vari motivi:

- l'ora legale tutto l'anno sarebbe come adottare permanentemente un nuovo fuso orario; ma che senso ha se abbiamo già il nostro fuso orario calibrato su ritmi quotidiani consolidati?

- secondo i dati sui consumi elettrici, il presunto risparmio energetico si registra prevalentemente nei mesi di aprile e di ottobre, ossia nei passaggi in cui il giorno e la notte diventano reciprocamente uno più lungo dell'altro; nel periodo estivo il risparmio è abbastanza trascurabile perché le giornate sono già molto lunghe di loro; (Fonte dati: TerNa);

- appunto, nei mesi estivi (giugno-luglio-agosto) le giornate sono già lunghe di norma (circa 16-17 ore di luce) quindi un'ora in più la sera fa poca differenza perché già per natura non fa buio prima delle 20,30; quindi di quale risparmio parliamo?

- Al contrario, e per esperienza personale, già nella seconda metà di ottobre con l'ora legale è ancora buio alle 07,00 e, in caso di giornate nuvolose o nebbiose, a volte fa giorno quasi alle 08,00; quindi quale risparmio se la mattina ci mangiamo i consumi che risparmiamo nel pomeriggio?

- Nei mesi autunnali e invernali le giornate sono già molto corte di loro (circa 9 ore in pieno inverno), quindi un'ora in più il pomeriggio fa poca differenza (farebbe buio alle 17,20 anziché alle 16,20); considerato che alle 17,20 siamo ancora in pieno orario lavorativo, di quale risparmio parliamo?

- Sempre nei mesi autunnali e invernali, in caso di ora legale permanente, alle 08,00-08,30 del mattino sarebbe ancora buio, quindi ci mangeremmo il presunto risparmio (irrisorio) del pomeriggio;

- infine aggiungiamo l'effetto 'jet lag', cioè lo sballamento dei ritmi naturali del corpo, provocato dal cambio d'ora a fine marzo, senza dettagliare sui numerosi studi scientifici che evidenziano gli effetti negativi sulla salute!

Nota a parte: l'ora legale era stata introdotta stabilmente nel 1966, epoca in cui i consumi energetici aumentavano vertiginosamente a seguito del boom industriale! Oggi la tendenza è al risparmio energetico che le nuove tecnologie ci consentono di contenere grazie a illuminazione a basso consumo, talora coadiuvate da fonti di energia alternative! E anche questo l'ho potuto verificare personalmente in bolletta!

Per questa ed altre ragioni, già da anni sono personalmente sono favorevole all'abolizione dell'ora legale e al ritorno esclusivo all'ora solare!

La domanda è: chi deciderà farà prevalere il buonsenso dei fatti o il romanticismo di un'illusorio prolungamento della giornata?
Personalmente sono favorevole ad abolire l'ora legale e tornare esclusivamente all'ora solare, per vari motivi:

- l'ora legale tutto l'anno sarebbe come adottare permanentemente un nuovo fuso orario; ma che senso ha se abbiamo già il nostro fuso orario calibrato su ritmi quotidiani consolidati?

- secondo i dati sui consumi elettrici, il presunto risparmio energetico si registra prevalentemente nei mesi di aprile e di ottobre, ossia nei passaggi in cui il giorno e la notte diventano reciprocamente uno più lungo dell'altro; nel periodo estivo il risparmio è abbastanza trascurabile perché le giornate sono già molto lunghe di loro; (Fonte dati: TerNa);

- appunto, nei mesi estivi (giugno-luglio-agosto) le giornate sono già lunghe di norma (circa 16-17 ore di luce) quindi un'ora in più la sera fa poca differenza perché già per natura non fa buio prima delle 20,30; quindi di quale risparmio parliamo?

- Al contrario, e per esperienza personale, già nella seconda metà di ottobre con l'ora legale è ancora buio alle 07,00 e, in caso di giornate nuvolose o nebbiose, a volte fa giorno quasi alle 08,00; quindi quale risparmio se la mattina ci mangiamo i consumi che risparmiamo nel pomeriggio?

- Nei mesi autunnali e invernali le giornate sono già molto corte di loro (circa 9 ore in pieno inverno), quindi un'ora in più il pomeriggio fa poca differenza (farebbe buio alle 17,20 anziché alle 16,20); considerato che alle 17,20 siamo ancora in pieno orario lavorativo, di quale risparmio parliamo?

- Sempre nei mesi autunnali e invernali, in caso di ora legale permanente, alle 08,00-08,30 del mattino sarebbe ancora buio, quindi ci mangeremmo il presunto risparmio (irrisorio) del pomeriggio;

- infine aggiungiamo l'effetto 'jet lag', cioè lo sballamento dei ritmi naturali del corpo, provocato dal cambio d'ora a fine marzo, senza dettagliare sui numerosi studi scientifici che evidenziano gli effetti negativi sulla salute!

Nota a parte: l'ora legale era stata introdotta stabilmente nel 1966, epoca in cui i consumi energetici aumentavano vertiginosamente a seguito del boom industriale! Oggi la tendenza è al risparmio energetico che le nuove tecnologie ci consentono di contenere grazie a illuminazione a basso consumo, talora coadiuvate da fonti di energia alternative! E anche questo l'ho potuto verificare personalmente in bolletta!

Per questa ed altre ragioni, già da anni sono personalmente sono favorevole all'abolizione dell'ora legale e al ritorno esclusivo all'ora solare!

La domanda è: chi deciderà, farà prevalere il buonsenso dei fatti o il romanticismo di un illusorio prolungamento della giornata?


Mauro Rosati

giovedì 18 ottobre 2018

«Problematicamente contemporaneo»




«Problematicamente contemporaneo», in attesa dell'inizio!

L'ironia intelligente e l'attualità dei testi di Katiuscia Tomei, con tratti di comicità perfettamente amalgamati a momenti più seriosi, in costante equilibrio; un invito a riflettere sulle manie, la vanità, il culto dell'apparenza e del superfluo della nostra contemporaneità! 
La narrazione coinvolgente di Rosa Fanale che diventa un dialogo con il pubblico in sala, scene che prendono forma senza scenografia grazie all'espressività mimica e vocale dell'attrice!
L'ambientazione tra i colori e la varietà di influenze stilistiche delle opere contemporanee di Marco Sciame, in mostra nella sala!
L'ospitalità di Sara Cavallo nello spazio di Sharky Art Gallery!


Un'ora del tardo pomeriggio trascorsa piacevolmente! 😊

Mauro Rosati

mercoledì 17 ottobre 2018

La nuova cupola di Santa Maria del Suffragio


Arte, Architettura, Terremoto, Ricostruzione, Restauro, Cooperazione - Art, Architecture, Earthquake, Reconstruction, Restoration, Cooperation
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Con grande orgoglio, ecco a voi la nuova cupola di Santa Maria del Suffragio, ricostruita 'mattone su mattone' grazie al co-finanziamento delle Repubbliche Francese e Italiana!
Uno dei simboli del terremoto del 2009, la cupola, progettata nell'Ottocento dall'architetto Giuseppe Valadier, era in gran parte crollata a seguito delle scosse del 6, 7 e 9 aprile 2009! Tra il 2014 e il 2018, un complesso e paziente lavoro di ricostruzione, potenziamento antisismico e poi di restauro, ha riconsegnato l'opera alla nostra città e al mondo!
Un ringraziamento agli operai, ai progettisti, ai restauratori che ci hanno restituito questo gioiello dell'architettura neoclassica!

(Foto: Pagina Facebook del Segretariato Regionale dell'Abruzzo)
Il post originale all'indirizzo:
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1751057731686475&id=185137278278536

Full of pride, here is the new dome of Santa Maria del Suffragio, rebuilt 'brick on brick' thanks to the co-financing action of the French and Italian Republics!
One of the symbols of the 2009 earthquake, this dome, designed in the nineteenth century by architect Giuseppe Valadier, it was largely collapsed as a result of the shocks of April the 6th, the 7th and the 9th 2009!
Between the years 2014 and 2018, A complex and patient work of reconstruction, anti-seismic strengthening and restoration, has gave back the dome to our town and to the world!
Thanks to the workers, designers, restorers who have gave back us this jewel of neoclassical architecture!

(Ph.: Segretariato Regionale dell'Abruzzo, 2018)
The original post to the address:
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1751057731686475&id=185137278278536

Mauro Rosati

domenica 14 ottobre 2018

San Giuliano 1415 - La nascita del convento nella Cronaca di Frate De' Ritiis


Frate Alessandro de' Ritiis (dei Ricci), storico aquilano del XV secolo, nella sua opera "Chronica Civitatis Aquilae" racconta della testimonianza (forse diretta) di un frate più anziano che riferiva l'anno 1415 come data di fondazione del convento di San Giuliano; l'autore riferisce anche il contesto in cui ha raccolto il racconto del confratello, ossia la guardia al corpo di San Bernardino da Siena:
Nell'Anno del Signore 1415, come mi fu detto da un nostro confratello anziano, fu preso il nostro devoto loco di San Giuliano fuori Aquila. Mentre eravamo nel convento a custodire il corpo di San Bernardino deposto nella cappella di Nunzio da Fonte, sulle grate vi erano lettere di ferro di quando fu realizzata la predetta cappella, lettere grandi quasi (?) quattro palmi e mezzo, che dicevano così: - Anno Domini M. CCCC.X.V. -. E allora quel confratello mi disse che allora fu preso il loco di San Giuliano. I padri che lo fondarono venivano dalla Provincia di San Francesco [Umbria, ndr], e tra essi vi era il beato padre frate Giovanni da Stroncone e frate Domenico da Genova, il quale Domenico è morto ed è sepolto nel loco di Sant'Andrea presso la città di Chieti. E così il loco di San Giuliano fu il principio della Provincia di San Bernardino dei frati dell'Osservanza dell'Ordine di San Francesco》[dalla "Chronica" di Alessandro de' Ritiis di Collebrincioni].

Mauro Rosati

domenica 7 ottobre 2018

Foto della Domenica - Monumento a Sallustio in Piazza del Palazzo


Arte, Monumento, Classicità, Letteratura, Personaggi illustri - Art, Monument, Classicism, Literature, Famous People
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Buona Domenica da L'Aquila!
Have a nice Sunday! Greetings from L'Aquila!

«PRIMVS ROMANA / CRISPVS / IN HISTORIA (MART.  Ep. XIV CXCI)»!
Piazza del Palazzo; monumento (1903) a Gaio Sallustio Crispo, celebre storico romano e cittadino illustre di Amiternum (oggi San Vittorino Amiterno)!
La nuova illuminazione della Piazza in una serata di fine settembre!

«PRIMVS ROMANA / CRISPVS / IN HISTORIA (MART.  Ep. XIV CXCI)»!
Piazza del Palazzo; monument (1903) to Caius Sallustius Crispus famous Roman historian and famous citizen of Amiternum (nowadays San Vittorino Amiterno)!
The new lighting of the square in an evening in late September!

(Ph.: Mauro Rosati, 2018)

Mauro Rosati

giovedì 4 ottobre 2018

'Breve riassunto' del francescanesimo a L'Aquila

San Francesco d'Assisi
(Fonte: sanfrancescopatronoditalia.it)

Oggi, 4 ottobre, ricorre la solennità di San Francesco d'Assisi!

La prima presenza francescana nella nostra città risale a pochi decenni dopo la morte del Santo con la fondazione (probabilmente intorno al 1256) della chiesa e del convento di San Francesco a Palazzo; tanto era importante la presenza di questa chiesa che l'odierna Piazza del Palazzo è stata per secoli comunemente identificata come Piazza di San Francesco.

Con la divisione dell'Ordine in più rami, il francescanesimo nella nostra città ebbe un nuovo impulso con l'arrivo, dalla vicina Umbria, dei Minori Osservanti che fondarono (1415) il Convento di San Giuliano fuori le Mura, oggi noto semplicemente come San Giuliano, prima fondazione Osservante negli Abruzzi.
Intanto il Convento in città era sotto la 'giurisdizione' dell'altro ramo francescano, ossia i Frati Minori Conventuali.
Il Quattrocento fu un secolo ricco e vivace per l'Osservanza aquilana: il capitolo dell'Osservanza Cismontana in San Giuliano ad Aquila (1452), personaggi come il Beato Vincenzo, primo beato dell'Osservanza aquilana, e poi la presenza in città di 'colonne' nazionali e internazionali dell'Osservanza come San Bernardino da Siena (oggi nostro compatroni), San Giovanni da Capestrano, San Giacomo della Marca. Tra il 1454 e il 1472, i Minori Osservanti fondarono il loro secondo convento, dentro le Mura, insieme alla Basilica-Mausoleo di San Bernardino da Siena.

Poi arrivarono i Cappuccini (XVI secolo), nuovo ramo della famiglia francescana, con il convento di San Giuseppe fuori le mura, donato loro dalla Confraternita dei Milanesi (1545), in località «Torre vicino le Forche» (F. MURRI, 1996); convento che dopo l'Unità d'Italia divenne 'Polveriera' dell'esercito italiano (1872), da cui il nome di 'Polveriera' passato a quella zona e alla via adiacente. Sempre i Frati Cappuccini fondarono il Convento-Ospizio di San Michele Arcangelo dentro le mura (1611); convento che, a fine Ottocento, non più dei Cappuccini  verrà modificato e ampliato diventando il Palazzo dell'Esposizione (1888), noto come l'Emiciclo! I Cappuccini si trasferirono quindi nell'antico monastero di Santa Chiara d'Aquili dove risiedono tutt'oggi. Dal 1865 al 1903 i Frati Cappuccini tennero anche la custodia della chiesa e convento di Santa Maria del Soccorso con il relativo orto che era divenuto primo nucleo dell'attuale Cimitero cittadino.

Intanto i Frati Conventuali 'di Palazzo', dopo secoli, nel 1821, lasciarono il convento a seguito delle soppressioni napoleoniche per trasferirsi nell'ex monastero celestiniano di Collemaggio. Dopo l'Unità d'Italia furono espulsi anche da Collemaggio e andarono via dalla nostra città.
Nel 1878 la chiesa di San Francesco a Palazzo, che nel frattempo aveva ospitato la parrocchia di Santa Maria di Intervera (Tempera) dentro le Mura, fu demolita per la realizzazione del primo lotto dei Portici e le pietre della sua facciata fanno oggi mostra di sé in Piazza Regina Margherita, ricomposte nel 1880 come facciata del palazzo che dà sulla piazza e come fondo monunentale della Fontana del Nettuno. Il convento invece era stato convertito ad uso pubblico già dall'epoca napoleonica e corrisponde oggi al grande isolato compreso tra Corso Principe Umberto, Via Teofilo Patini, via Sallustio, Corso Vittorio Emanuele II!

A fine Ottocento quindi, rimanevano  gli Osservanti a San Bernardino e i Minori Riformati (ulteriore ramo), che dal 1593 erano subentrati nel convento di San Giuliano fuori le mura; e, ovviamente, i Cappuccini a Santa Chiara d'Aquili!
I Frati Minori Riformati di San Giuliano, il 12 aprile 1715, acquisirono anche l'Ospizio e Convento di Sant'Anna alla Lauretana che mantennero fino alle soppressioni del 1866; il complesso è tutt'oggi esistente, ed è stato sede dell'Istituto Agrario negli ultimi decenni del Novecento.

I Frati Minori Conventuali, invece, tornarono a L'Aquila nel 1959 insediandosi nel nascente quartiere del Torrione, appena fuori le mura nord, dove fu realizzata la loro chiesa di San Pio X con annesso convento.

E giungiamo ai nostri giorni! Oggi a L'Aquila i Frati francescani sono presenti in tutte e tre le famiglie derivate dalla riforma di fine Ottocento:
- i Frati Minori (O.F.M.) nei due conventi di San Giuliano fuori le Mura e di San Bernardino da Siena; dal 2017, inoltre, la Provincia dei Frati Minori d'Abruzzo di "San Bernardino da Siena" si è unita con la Provincia romana dei Frati Minori, e dalla fusione è nata la nuova Provincia dei Frati Minori Romano-Abruzzese di "San Bonaventura da Bagnoregio";
- i Frati Minori Conventuali (O.F.M. Conv.) nel convento di San Pio X al Torrione, fuori le mura, tutt'oggi responsabili della custodia della chiesa della Concezione; la sede provinciale è a Pescara;
- i Frati Minori Cappuccini (O.F.M. Cap.) nel convento di Santa Chiara d'Aquili, sede della Provincia Abruzzese che abbraccia anche il territorio di Leonessa.

E questo è solo il Primo Ordine; poi ci sono il Secondo Ordine (femminile), e il Terzo Ordine (laico)!
Ma questo è un altro capitolo!


Mauro Rosati