
A cura di MAURO ROSATI. Uno spazio dedicato soprattutto alla scoperta (o riscoperta) delle curiosità storiche e artistiche sulla città di L'AQUILA e dintorni! E poi le novità e gli appuntamenti offerti dalla nostra città! E - perchè no? - ogni tanto qualche riflessione sul quotidiano in generale!
martedì 3 dicembre 2024
L'《OCCHIO》 DI UNA NEVIERA NEL QUARTO DI SAN PIETRO

domenica 1 dicembre 2024
《CONTEMPLANDO BELLEZZA》 - SAN DOMENICO
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L'Aquila, chiesa di San Domenico (Quarto di San Pietro); abside. (2024) ✒ Contemplando Bellezza... ...mentre cammino, mi fermo dinanzi a un 《matrimonio》, un connùbio tra possanza e leggiadrìa, ...imponenza, severità ed eleganza che si fondono armonicamente! ✒ La possanza delle murature, con le grandi pietre squadrate e ben commesse... ...la finezza delle cornici... ...la leggiadrìa della grande bìfora gotica, con la sua snella e agile colonnina centrale, lavorata secondo uno slancio verticale che attrae e guida lo sguardo verso l'alto, dove poi si dirama nelle due arcatelle laterali, ...mentre in capo, al centro, germoglia il tondo quadrilobato! ✒ ...l'agile colonnina come lo stelo di un fiore, ...le arcatelle come due virgulti, ...il tondo come una gemma, ...il quadrifoglio, nel tondo, come un fiore appena sbocciato! ----------------------------- Compiaciuto per l'armonico connubio che ho appena ammirato, riprendo a camminare...! Mauro ______________ |
domenica 24 novembre 2024
LA MISERICORDIA NELLE PIANTE STORICHE DELL'AQUILA (Nota di approfondimento)
✒ Pubblico questa breve nota di approfondimento, traendo spunto dal mio articolo pubblicato a metà novembre sulla stampa locale aquilana.
Vedi ad esempio:
🌐
(《Il Capoluogo》, 14/11/2024)
🌐
https://www.improntalaquila.com/2024/11/14/la%e3%80%8apalestra%e3%80%8bdella-misericordia/
(《L'Impronta - L'Aquila》, 14/11/2024)
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✒ Nota di approfondimento.
La Misericordia in alcune delle principali piante storiche della città di Aquila
🔎 Per le parole segnate da asterischi vedi le annotazioni in fondo al post.
🗺 1575:
📍n. 103 - La Misericordia, confraternita
(1ª pianta di Aquila di Girolamo Pico Fonticulano)
🗺 1600:
📍n. 36 - La Misericordia, Mon(aster)o d(i) Zitelle*
(2ª pianta di Aquila di Girolamo Pico Fonticulano, 1581; incisa postuma da Jacopo Lauro nel 1600)
🗺 1622:
📍n. 40 - S(anta) Maria della Mis(ericordi)a, Mon(aster)o de Zite(ll)e*
(pianta di Aquila di Scipione Antonelli - incisa da Jacopo Lauro)
🗺 1753:
📍n. 29 - Santa Maria della Misericordia, Conservatorio** di Orfane, e Confraternita
(pianta di Aquila di Antonio Francesco Vandi per Carlo Franchi)
🗺 1826:
📍n. 11 - Misericordia, Conservatorio** di Orfanelle e Confraternita
(pianta di Aquila di Baldassarre Catalani)
🗺 1935:
📍quadrato n. 15 - Chiesa della SS. Misericordia
(pianta di Aquila degli Abruzzi di Tito Nanni, planimetria caratterizzata da un reticolato di quadrati)
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Annotazioni
* 📍《Zitella》 non è da intendersi nell'accezione scherzosa o sarcastica odierna, bensì come 《fanciulla》, 《giovane donna non maritata》 (TLIO)*** e - possiamo ipotizzare - donna non sposata anche e soprattutto in condizioni di indigenza e/o socialmente difficili (donne abbandonate, donne mal maritate, donne ripudiate).
*** 📖 ( TLIO - Tesoro della Lingua Italiana delle Origini;
🌐 http://tlio.ovi.cnr.it/TLIO/
🌐 http://tlio.ovi.cnr.it/TLIOm/ )
** 📍《Conservatorio》 è da intendersi nell'accezione più antica di 《asilo》, 《ospizio》, 《orfanotrofio》 (A. Damerini - Enciclopedia Italiana Treccani, 1931), e in generale come luogo di conservazione intesa come 《ospitalità, tutela, protezione》.
📍In taluni di questi conservatorî s'impartiva anche - talora - un'educazione musicale, in origine soprattutto a Napoli e a Venezia:
📖 《Questo fu il carattere dei più antichi conservatorî di Napoli e di Venezia, i quali ultimi portavano anzi il nome di ospedale.
Istituzione e nome, con l'aggiunta dell'attributo musicale, furono poi ripresi anche fuori d'Italia ovunque sorgesse un'importante scuola di musica o di arte drammatica, mentre il carattere assistenziale, proprio dei primi conservatorî, venne perdendosi attraverso i tempi. Nei nostri giorni, infatti, la maggior parte degl'istituti che si chiamano ancora conservatorî restringe la propria organizzazione a quella di un centro didattico dove s'insegnano le discipline atte a formare compositori, maestri di musica, virtuosi cantori e strumentisti.》
📖 (A. Damerini - Enciclopedia Italiana Treccani, 1931;
🌐 https://www.treccani.it/enciclopedia/conservatorio_(Enciclopedia-Italiana)/ )
Mauro Rosati
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sabato 20 gennaio 2024
L'EUROPA DEI MERCATORE
《L'EUROPA DEI MERCATORE》
La bellezza della Geografia, della Cartografia e del Colore in una semplice riproduzione a carattere decorativo.
Riproduzione di carta geografica di Rumoldo Mercatore, a sua volta ispirata alla carta d'Europa del padre, Gerardo Mercatore.
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Non leggo una data specifica sulla carta, tuttavia l'epoca è la seconda metà del Cinquecento, mentre per l'originale di riferimento dovrebbe essere la prima metà del Cinquecento sia per lo stile, sia per alcuni riferimenti storici e di geografia politica:
- nel cartiglio in basso a destra si legge il riferimento al cartografo fiammingo Gerardo Mercatore (Gerhard Kremer; 1512-1594) e al figlio, Rumoldo Mercatore (1541-1599), autore di questa carta d'Europa a imitazione di quella realizzata dal padre, come dichiarato nel medesimo cartiglio in basso a destra;
- a nord-est, in verde, la Moscovia o Principato di Mosca (XV-XVI secolo);
- a est, in rosso, il Granducato di Lituania che appare già nella confederazione con la Polonia (XVI secolo);
- al centro dell'Europa, in rosso, il Regno di Boemia (nucleo dell'odierna Repubblica Ceca), passato all'impero degli Asburgo nel 1526;
- a nord-ovest, sull'isola di Gran Bretagna si notano ancora i due Regni separati di Inghilterra e Scozia (quest'ultima in colore rosso), unificatisi 《de facto》 già a inizio Seicento con Giacomo VI di Scozia (Giacomo I d'Inghilterra) ma 《de iure》 soltanto nel 1707.
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Si riporta il testo del cartiglio in basso a destra nell'immagine della carta:
《EVROPA,
ad magnae Europae Ge-
rardi Mercatoris P(atris) imitati-
onem, Rumoldi Mercatoris F(ili)
cura edita, servato tamen
initio longitudinis ex ratio-
ne magne"t"is, quod Pater
in magna sua univer-
sali posuit.》
(EUROPA,
edita a cura di Rumoldo Mercatore Figlio,
a imitazione della grande [carta d'] Europa
di Gerardo Mercatore Padre,
rispettato tuttavia il principio della longitudine
con il metodo del magnete,
che il Padre stabilì nella sua grande
[carta] universale.)
Mauro
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venerdì 12 gennaio 2024
MENS NOVA IN CORDE ANTIQUO
✒ MENS NOVA IN CORDE ANTIQUO
=
(Pensiero moderno in animo "antico")
...ossia...
...pensare in modo innovativo ma con spirito "antico", con le radici ben salde a estrarre il meglio dal "terreno" della Storia.
Una "pianta" con radici sane e robuste è ben vivace nel Presente, carica di nuovi getti e nuove gemme; anche metaforicamente.
Mauro Rosati
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mercoledì 3 gennaio 2024
BENINO, IL PASTORELLO "DORMIENTE"
《BENINO, IL PASTORELLO "DORMIENTE"》
Tra i personaggi immancabili nel repertorio tradizionale dei protagonisti del presepe, troviamo la figura di Benino.
Benino è facilmente riconoscibile, e probabilmente gran parte di noi lo avrà già nel presepe o quantomeno lo avrà visto in qualche rappresentazione, statuaria o vivente.
Benino sembra essere l'unico personaggio che si estranea dalla rappresentazione presepiale, dormendo "a pieno sonno" in mezzo al "viavai" di tutti gli altri protagonisti: zampognari, Re Magi, lavandaie, pescatori, salumieri, contadini, ecc.
Un'estraneità solo apparente, però.
Tuttavia vi sono alcuni aspetti, in particolare, che vale la pena citare, tutti legati al sonno.
sabato 30 dicembre 2023
L'ALBA...《...ORA DEL SILENZIO...MOMENTO MAGICO...》
《...ORA DEL SILENZIO...
L'alba è un momento meraviglioso, forse il più suggestivo di tutta la giornata.
La notte che si dissipa gradualmente,
⭐ le ultime stelle che riluccicano prima di dissolversi apparentemente nei bagliori del sole nascente (l'ultima in assoluto è il pianeta Venere - "finta" stella - "stella della sera" e "stella del mattino", o "stella di giorno"),
🐓 il canto di un gallo che risuona nel quartiere, da una contrada non lontana.
Una tranquillità da assaporare pienamente, il silenzio che precede il trambusto antropico che si scatena di lì a poco, mentre il sole spunta all'orizzonte e dà ufficialmente il via al nuovo giorno. ☀️
I primi raggi che sollevano il velo della bianca brina da terra e dai tetti, come fosse un sottile e fragile lenzuolo notturno che, al risveglio, si dissolve per sublimazione. ❄
Mauro Rosati
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Nota
La riflessione trae spunto dalla seguente citazione pubblicata nel gruppo Facebook "La Campagna appena Ieri":
《...L'alba è il momento in cui nulla respira, l'ora del silenzio, momento magico in ogni stagione...》
(Leonora Carrington)
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giovedì 21 dicembre 2023
IL SOLE D'INVERNO (...in liberi versi)
Il Sole d'Inverno...elogio in liberi versi...
...senza pretese poetiche...
Il Sole d'Inverno...
...non brucia,
riscalda...
...non picchia,
accarezza...
...non urla,
sussurra...
...fa luce,
non abbaglia...
...brilla,
non acceca...
...abbraccia,
ma con dolcezza...
Il Sole d'Inverno...
...è pioggia d'oro...
...è colore...
...è pennello...
...è pittore...
...è anelato tepore...
Il Sole d'Inverno
è gentile...
Il Sole d'Inverno
è discreto...
Il Sole d'Inverno
è educato...
Il Sole d'Inverno
è delicato...
Il Sole d'Inverno...
...rende le brine diamanti...
...rende oro il mare...
...rende la neve argento...
Il Sole d'Inverno
è magia reale...
Il Sole d'Inverno
è naturale incanto...
...Il Sole d'Inverno...
Mauro Rosati
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mercoledì 6 dicembre 2023
1223-2023: PRESEPE...L'UNIVERSALE E IL PARTICOLARE
1223-2023: PRESEPE...L'UNIVERSALE E IL PARTICOLARE
06 dicembre 2023
1223-2023: il 《presepe del centenario》...
...nell'anno dell'ottavo centenario del Presepe vivente di Greccio, frutto del felice incontro di Francesco d'Assisi con Giovanni Velita!
Questo mio piccolo presepe non vuol essere soltanto rievocazione ma anche pensiero e dedica all'Umanità sofferente: sofferenza degli individui e sofferenza di interi Popoli.
Un granellino di luce, fra tanti altri granellini, affinché - insieme - diventino bagliore nei momenti bui dell'Umanità!
Poche cose, come il Presepe, hanno quella 《versatilità》 culturale che ne fa qualcosa di universale e particolare allo stesso tempo.
L'universale
La scena di base, fulcro necessario, è sempre una, la Natività di Gesù, l'elemento universale.
Il particolare
Cambiano invece gli scenari, i paesaggi, i costumi, i mestieri, il colore della pelle, le fisionomie dei personaggi...di città in città, di regione in regione, di Paese in Paese: Gesù nasce tante volte, ma contemporaneamente, tra popolazioni differenti, ciascuna con le proprie specificità e ricchezze etniche e culturali, nel quadro del grande mosaico mondiale; e questo è l'elemento particolare.
Quanti Gesù vediamo nascere! E in quanti luoghi!
In una capanna sulle Ande, in una casetta del Lontano Oriente, in Europa come in Africa, in Scandinavia come nel Mediterraneo, in Groenlandia, in Canada o in Australia, sugli Appennini e sulle Alpi come sulle coste dei nostri Mari!
Quante lingue ci parla, quante storie ci narra, del Passato e del Presente!
Il Presepe... universale e particolare, spiritualità e arte, opera artigiana o rappresentazione povera ed essenziale, sacro e profano, religioso e laico, dimensioni talora opposte che in esso trovano convivenza.
Il Presepe... l'Eternità che scende nella dimensione umana fra i personaggi e gli scenari che ne rappresentano le molte sfaccettature.
Un libro per immagini che parla a tutti, 《Vangelo in dialetto》 secondo una felice definizione attribuita al napoletano Michele Cuciniello, autore dell'omonimo e stupendo presepe nella Certosa di San Martino a Napoli.
Un libro per immagini che ripropone sempre lo stesso evento ma senza mai essere ripetitivo, sempre nuovo agli occhi di ciascuno, sempre nuovo nelle diverse interpretazioni che se ne danno. Testimone di epoche, luoghi, culture differenti.
Un libro che trae vita dai nostri sguardi!
Il Presepe...
oasi fuori dal tempo e senza età,
delizia per gli occhi e per l'animo,
meraviglia e diletto per i bimbi,
contemplazione e serenità per i grandi...
Mauro Rosati
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sabato 25 novembre 2023
SANTA CATERINA D'ALESSANDRIA NELLA STORIA AQUILANA - DUE DETTAGLI
《SANTA CATERINA D'ALESSANDRIA NELLA STORIA AQUILANA - DUE DETTAGLI》
25 novembre
📌 Santa Caterina d'Alessandria d'Egitto (o "Santa Caterina martire"), da non confondere con Santa Caterina da Siena.
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📖 La Santa nella storia dell'Aquila:
l'ex chiesa (con monastero) e il poemetto sacro di Buccio di Ranallo
⛪ Nella nostra Città dell'Aquila abbiamo memoria concreta di questa Santa nel titolo e nell'edificio dell'ex chiesa (e monastero) di Santa Caterina d'Alessandria, in piazza San Biagio, con la sua caratteristica facciata che corona il lato nord della piazza.
A poca distanza, lungo via Sassa, sorge invece l'ex monastero di Santa Caterina da Siena (l'altra Santa Caterina).
✒ A ciò si aggiunga che il nostro Buccio di Ranallo di Poppleto (Coppito) di Aquila è autore di un bel poemetto in volgare aquilano dal titolo 《LA LEGGENDA DI SANTA CATERINA D'ALESSANDRIA》(1330), del quale personalmente venni a conoscenza quindici anni fa grazie allo stimato prof. Gaetano Messineo (1943-2010), docente di Archeologia classica presso l'Università degli Studi dell'Aquila, in occasione di una trasferta studentesca nella vicina Cittaducale dove, nella data odierna, si festeggia la Santa.
👉 Qui di seguito potete consultare il poemetto in versione digitale, a pag. 107 del volume scansionato e a pag. 115 nella numerazione dell'archivio digitale:
🌐 https://archive.org/details/lanticapoesieabruzzese/page/n114/mode/1up
(Digitalizzazione da un originale della University of California)
Buona lettura!
Mauro Rosati
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