venerdì 3 novembre 2023

ARCHITETTURE 《(?)MINORI》...MA NON PER L'INGEGNO!

Fig. 1 - Porta con soluzione ad arco ligneo.


Fig. 2 - Cantonale del fabbricato.

Fig. 3 - Prospetto lungo del fabbricato: si osservano le linee dei 《conguagli》 regolari lungo i filari della muratura.


ARCHITETTURE 《(?)MINORI》 ... MA NON PER L'INGEGNO! 

Ottobre 2023

➡️ Penso da molti anni che la definizione di 《architetture minori》 per questo tipo di manufatti sia riduttiva, e non renda pieno merito alle soluzioni ingegnose che vi possiamo osservare. Forse saranno anche 《minori》 per la destinazione d'uso (e neanche troppo) ma certo non per le capacità costruttive di allevatori e contadini, spesso colòni, che ne erano gli autori, essendo molte volte (per necessità) anche 《mastri》 costruttori.

➡️ L'ingegno pratico di saper trovare le migliori soluzioni costruttive con i pochi materiali talora a disposizione.
Come in questo caso: un piccolo fabbricato rurale incastonato e basato sulle rocce calcaree delle contrade immediatamente a nord delle mura cittadine, oggi divenute quartieri residenziali nati nel corso del Novecento.

📍 Particolarmente meritevole di attenzione, è l'architettura composita della porta del fabbricato: 
- gli stìpiti sono realizzati utilizzando solidi blocchi squadrati, magari appena sbozzati dove necessario; nei blocchi osserviamo anche le diverse tipologie di roccia calcarea che troviamo nel nostro territorio;
- in capo ai due stipiti, ecco due 《zeppe》 per mettere a livello (《in bolla》) le imposte dell'arco; una pietra più piccola e piatta sulla destra, un paio di mattoni cotti piani (《pianelle》) sulla sinistra;
- l'arco-piattabanda (fig. 1) è il pezzo forte di questo piccolo portale, capolavoro di un'efficace arte dell'arrangiamento; un grande legno ricurvo, probabilmente un grosso ramo o un fusto d'albero, rifinito quanto basta e collocato in opera sfruttando la sua curvatura naturale.

➡️ Chi realizzava questi piccoli capolavori di architettura rurale non aveva ovviamente a disposizione conci in pietra lavorati da scalpellini, men che meno per l'arco, così come non disponeva di grosse quantità di mattoni per potervi realizzare una piattabanda o un arco tradizionali, e allora ecco che la mente dei costruttori si è affinata con queste soluzioni pratiche ed efficaci.

📍 La muratura del fabbricato è realizzata con semplice soluzione a pietre e calce ma, nei punti in cui è richiesta particolare resistenza, i costruttori non si sono risparmiati:
- e allora, ecco grosse pietre squadrate, pietre d'angolo, a realizzare un robusto cantonale tra il muro laterale corto e il prospetto lungo su strada; il cantonale, ossia lì dove gli sforzi della muratura sono maggiori (fig. 2).
📍I filari della muratura, invece, presentano ad altezze regolari i cosiddetti 《conguagli》(fig. 3):
man mano che si tirava su il muro, ogni tanto veniva realizzato un filare di 《zeppe》 fatto di mattoni, di pietre piatte e più piccole, coppi e altro, per ri-allineare l'andamento orizzontale del muro ed evitare pericolose pendenze che avrebbero destabilizzato l'equilibrio complessivo.

➡️ Le pietre impiegate in queste costruzioni erano generalmente le stesse che venivano estratte durante la lavorazione dei terreni che venivano 《spretati》(liberati dalle pietre) per essere meglio coltivati. Le pietre migliori, più regolari, venivano subito reimpiegate in modo utile mentre il pietrame irregolare veniva accumulato in monticelli detti 《macerine》(da cui il diffuso topònimo 《macerine》). 
E proprio da queste riserve di 《macerine》 si estraevano i materiali per i muretti a secco di contenimento, per i cosiddetti 《tholos》 dei pastori (le 《camere》 o 《locce》), e per la realizzazione di opere murarie come quella che si vede in queste immagini; opere murarie funzionali a usi molteplici, sempre attinenti alle attività agrarie.

➡️ Sul lato posteriore, la costruzione in queste immagini poggia probabilmente sulla roccia naturale, trovandosi a mezza costa lungo un leggero pendìo. Altro espediente efficace: utilizzare il più possibile ciò che già esiste per ridurre al minimo il tempo e la quantità di materiali necessari alla costruzione.
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➡️ In diversi quartieri della nostra città si trovano spesso queste preziose testimonianze delle origini rurali di quelle contrade e dell'ingegno pratico dei nostri nonni, bisnonni e trisavoli.
Veri e propri manuali di architettura rurale, di soluzioni pratiche e valide, gioiellini grezzi che - purtroppo - ancora oggi non vengono apprezzati a pieno e rivalutati.

📍 Costruzioni come queste meriterebbero un bel censimento generale e piani complessivi per il loro recupero strutturale e funzionale, e per la loro valorizzazione.


Mauro Rosati
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