lunedì 12 settembre 2022

IL 《BACIO》 DELLA RUGIADA - SECONDA PRIMAVERA

 




IL 《BACIO》 DELLA RUGIADA - SECONDA PRIMAVERA


Il 《bacio》 della rugiada

Grazie alle temperature più moderate, soprattutto di notte, le piante stanno iniziando la loro seconda Primavera annuale: nuove fioriture, nuovi bocci, nuovi getti di foglie. 🌱 🌿

Le fresche nottate riportano quella delicata rugiada che bacia le piante e le risveglia dalla pausa estiva. 💧 💧

📸 Nelle foto in alto: un fiore e un bocciolo di due pelargoni zonali.


Mauro


sabato 10 settembre 2022

LE GUALCHIÈRE - TOPONIMI INDUSTRIALI



Il lemma del verbo 《GUALCARE》
nel Vocabolario Etimologico della Lingua Italiana, in:
https://www.etimo.it/?cmd=id&id=8301&md=846a40ca4b79fdf407f0c878ba50a4cb




Toponimi industriali (...e non solo)


🟢 《LE GUALCHIÈRE》 (anche VALCHIÈRE);

...ma anche GUIDO e GUALTIERO.

La resa italiana del germanico 《W》.


📌 Il toponimo 《gualchièra/valchièra》, molto diffuso in Italia, richiama la presenza di strutture, e magari anche di macchinari (=folloni), per la follatura della lana o di altri materiali (tipo cuoio, o carta); in altri casi, talora, anche per la follatura delle vinacce, nel caso di vasche per la bollitura del mosto.


📌 Il sostantivo 《follone》 deriva dal latino 《fullare》 con significato di lavare, trattare, in riferimento al latino 《fullo》 (=lavandaio), da cui anche la《fullonica》 di età romana antica (una sorta di lavanderia per il lavaggio e il trattamento dei tessuti).


📌 Il sostantivo GUALCHIÈRA (da 《gualcare》) è invece di origine germanica ed ha radice comune con l'odierno《walk/walken》. 

Gualcare vale come torcere, girare, volgere, riferito al lavaggio e alla pigiatura della lana o di altri materiali. 

Da 《gualcare》 , quindi, anche 《gualcire》.


📌 Nella lingua italiana il germanico 《W》 viene spesso reso con 《GU》 nella grafìa e nella pronuncia.


Ne abbiamo esempi anche in alcuni nomi propri di persona:

- il germanico《WALTER》 diventa il "latinizzato" 《GUALTIERO》;

- il "latinizzato"《GUIDO》 ha radice germanica (《Widu/Wido》 ) comune con 《Wood》, ossia 《legno》 ma, per estensione, anche《bosco》.

➡️ Pertanto potremmo considerare il nome proprio 《Guido》 come la versione germanica del latino 《Silvio/Silvia》, ossia bosco, uomo del bosco. 

Nota. Altre ipotesi danno il significato Guido come 《uomo istruito》.

Nel caso di 《Silvio/Silvia》 l'etimologia è - appunto - latina e deriva da 《silva》 (=selva, bosco).

Da cui anche l'aggettivo 《silvano》 e quindi i nomi propri 《Silvano/Silvana》.

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➡️ Nell'immagine in alto, il verbo 《GUALCARE》 nel Vocabolario Etimologico della Lingua Italiana, in:

https://www.etimo.it/?cmd=id&id=8301&md=846a40ca4b79fdf407f0c878ba50a4cb

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Mauro



venerdì 2 settembre 2022

LA PERDONANZA IN UN DIARIO DI VIAGGIO DEL 1914

 

D. GRILLI-M. LUSI-V. BONANNO, 《Attraverso gli Appennini》di Estella Canziani, De Feo editore, Roma 1978;
p. 134.



D. GRILLI-M. LUSI-V. BONANNO, 《Attraverso gli Appennini》di Estella Canziani, De Feo editore, Roma 1978;
pag. 135.


D. GRILLI-M. LUSI-V. BONANNO, 《Attraverso gli Appennini》di Estella Canziani, De Feo editore, Roma 1978;
pag. 136.


D. GRILLI-M. LUSI-V. BONANNO, 《Attraverso gli Appennini》di Estella Canziani, De Feo editore, Roma 1978;
pag. 137.


D. GRILLI-M. LUSI-V. BONANNO, 《Attraverso gli Appennini》di Estella Canziani, De Feo editore, Roma 1978;
pag. 138.


LA PERDONANZA IN UN DIARIO DI VIAGGIO DEL 1914


🎨 Le scene di alcuni dipinti nella bella carrellata sulla Perdonanza del pittore TEOFILO MASULLI, condivisa da Sonia Masulli sul gruppo FacebookL'Aquila: la Storia》, mi hanno richiamato alla mente le atmosfere descritte in questi passi del diario di viaggio 《Through the Appennines and the Lands of the Abruzzi, landscapes and peasant life》 (immagini in alto).

(I dipinti di Teofilo Masulli sulla Perdonanza sono visibili all'indirizzo https://m.facebook.com/groups/292871157446948/permalink/5422834334450579/ )


📌 ✒ L'autrice ESTELLA CANZIANI, scrittrice, pittrice, viaggiatrice britannica, narra in questo diario il suo viaggio del 1914 nell'Abruzzo appenninico. 

In queste pagine, in particolare, descrive l'atmosfera di Collemaggio durante la 《Festa del Perdono》 e la benedizione delle reliquie, con riferimenti anche ai pazienti del vicino ospedale psichiatrico, all'epoca da poco aperto, che da dietro le cancellate reclamavano la loro libertà.


📌 Interessante anche il passaggio in cui si parla del tappeto porpora e oro davanti al campanile e del drappo rosso appeso sulla balaustra dello stesso: dovrebbe trattarsi di quell'antico uso, ancora in essere nel Novecento, per cui le chiese venivano vestite di drappeggi colorati secondo la Solennità in corso, come ancora vediamo oggi sugli abiti dei sacerdoti celebranti.

Molte chiese conservano ancora oggi i ganci lungo i pilastri delle navate, finalizzati proprio a tale uso.


✒ Le pagine che potete leggere nelle immagini in alto sono estratte dalla traduzione italiana del diario, a cura di DIEGO GRILLI, MARIA LUSI, VINCENZO BONANNO: 《Attraverso gli Appennini》di Estella Canziani, De Feo editore, Roma 1978.


Mauro